Capitolo speciale #2

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È diverso dal capitolo speciale #1 perché è un'altra storia. È sempre una storia su mha che vorrei scrivere, ma non ne sono sicura; scrivetemi se volete che la pubblichi oppure no.

Ero stesa sul mio letto, con le cuffiette calzate mentre ascoltavo la mia playlist personale canticchiando allegramente. Dopo poco un rumore di porta richiamò la mia attenzione, e mi accorsi che qualcuno era entrato in casa. Quasi strisciando raggiunsi l'ingresso, e notai mia madre che salutava un ragazzo. Me ne ero totalmente dimenticata! Avrei dovuto passare il pomeriggio con quello lì per un lavoro di coppia. Sbuffando mi avvicinai <<Ciao Xavier>> dissi, cercando di sfoggiare il mio sorriso più realistico <<Ciao Alexia>> mi rispose lui, facendo altrettanto e cercando di nascondere l'odio reciproco.

Gli feci cenno di seguirmi in camera mia, ed una volta arrivati mi chiusi la porta alle spalle <<Sempre puntualissimo, bicolore>> dissi, indicando l'orologio a muro che segnava le cinque e dodici <<Sempre bellissima, marijuana>> rispose lui, indicando il mio abbigliamento da casa ed i miei capelli. Mi sedetti a terra, prendendo un quaderno <<Dobbiamo parlare dei nostri hobby e trovare un punto in comune tra di noi>> a questa affermazione scoppiò a ridere <<Noi? Qualcosa in comune?>> sbuffai <<Non l'ho scelto io di lavorare con te! E poi c'eri anche tu in classe, idiota>> alzó gli occhi al cielo e mi fece il verso.
Poi si sedette anche lui davanti a me e mi si avvicinò molto, con i suoi capelli castagni che sfioravano i miei biondi <<Cazzo fai?>> prese un auricolare e lo calzò <<Se dobbiamo proprio farlo questo lavoro allora devo sapere cosa ascolti, no?>> poi notò la mia espressione innervosita ed imbarazzata <<Tranquilla, non flirtavo con te>> <<Tsk, lo spero>> aggiunsi sottovoce, ridacchiando; mi guardò male, al che io risposi con un sorriso a trentadue denti. Io e quell'essere eravamo nella stessa classe, e non ci sopportavamo; i nostri genitori erano amici, e diverse volte eravamo stati obbligati a a stare insieme, ma essere nella stessa aula seigiorni su sette era un'altra cosa. Ci prendevamo in giro per tutto il tempo, lanciandoci frecciatine o anche oggetti quando capitava; io lo chiamavo bicolore poiché aveva un occhio verde ed uno blu, e lui mi chiamava marjiuana a causa del mio cognome e del colore dei miei capelli. A quel soprannome però mi ero affezionata perché lo utilizzavano anche i miei amici, il problema era quando lo usava lui. Feci partire una canzone, che in realtà era la sigla di un anime: My hero academia <<Sì! Boku no hero academia!... Aspetta... Segui questa serie?!?>> lo osservai inarcando un sopracciglio <<Non ti facevo un tipo da anime... Proprio per nulla>> <<Scherzi?! Tu piuttosto!>> <<Non hai mai visto il mio diario? È stracolmo di disegni delle mie serie preferite e di citazioni: anche un ritardato come te capirebbe che sono una otaku!>> lui sbuffò, per poi ridere <<Possiamo considerarlo un punto in comune?>> annuii, e presi la penna per scrivere sul quaderno, lui fece altrettanto e le nostre mani si incrociarono, facendo toccare la punta delle penne sulla scritta My hero academia.

Aprii gli occhi <<C-che cosa...?>> mi guardai le mani, e notai che c'era qualcosa di strano. Mi osservai intorno e capii di essere in uno stanzino. Cercai di muovermi con cautela per non inciampare come al mio solito, ed accesi la lampadina che avevo sfiorato con il capo. Riuscii a trovare il cellulare che era a pochi centimetri da me, e lo accesi. Di istinto andai alla fotocamera, e mi osservai.

Per poco non feci cadere il telefono. Mi osservai con attenzione: avevo sempre i capelli biondo scuro lisci alla base che si intrecciavano fino a formare dei boccoli più chiari sulle punte, guance perennemente rosee, gli occhi grandi e nerissimi con degli inspiegabili riflessi color miele alla luce del sole, bassa come un tappo schiacciato, e magra nonostante mangi come una porca. Sempre uguale, ma ero... Un personaggio di un anime! Si notava la differenza, ma tutto intorno a me era reale, ed anche io lo ero, nonostante sembrassi provenire da un cartone. Mi osservai meglio e mi resi conto che si trattava dello stile di My hero academia <<Oh, no>> dissi a me stessa. Mi alzai facendo molta attenzione ed aprii la porta. Era vero. Ero... Alla Yuuei?!?!?!! Mi precipitai dietro l'angolo, notando la porta dell'ufficio del preside, però mi scontrai con qualcuno <<Ahia! Stai pi->> mi tappò la bocca e mi fece arretrare, quando mi lasció riuscii a guardarlo in faccia: era Xavier; il suo ciuffo castano scuro, i lineamenti simmetrici e gli occhi bicolore erano inconfondibili. Nessuno poteva negare che fosse tanto bello quanto detestabile, cioè davvero molto <<Mi spieghi come siamo finiti qui?!?>> mi sussurrò, anche se avrebbe voluto urlarmi contro <<E secondo te io lo so?! Sai, non mi era mai capitato di ritrovarmi catapultata in una serie animata!>> dissi di rimando. Lui sospirò <<Adesso è inutile litigare. Abbiamo le divise della scuola, questo dovrebbe significare che dobbiamo rimanere qui; il quaderno è arrivato qui con noi, vorrà dire qualcosa, no?>> annuii, osservando con disgusto che effettivamente avevo una minigonna addosso. Lui mi squadrò <<Effettivamente non ti sta affatto male, ma tutto sarebbe meglio di come ti vesti di solito>>, si beccò una gomitata nello stomaco, mentre cercavo di coprire quanta più pelle possibile <<Fai vedere questo quaderno>>, lui me lo diede e ne osservai le pagine. Sulla prima c'era la scritta che avevamo fatto poco prima, le restanti erano vuote, tranne l'ultima, su cui c'era scritto un punto in comune <<Tutto questo è assurdo!>> dissi, sedendomi contro il muro <<La cosa peggiore è che sarebbe fantastico se tu non fossi qui con me>> mi rispose, beccandosi una seconda gomitata nello stomaco <<Però non ci dobbiamo separare>> annuii di malavoglia, e mi alzai.

Decidemmo insieme di andare nell'ufficio del preside, per capirci qualcosa di più, e lo trovammo... Ad aspettarci? <<Ragazzi, siete in ritardo: le lezioni inizieranno tra pochi minuti. Oggi è il primo giorno, e quali studenti raccomandati volevo essere io a spiegarvi le regole dell'istituto e p->> con la sua solita cortesia, Michele interruppe l'orso/criceto/topo/coso bianco <<Ci scusi... In che classe siamo?>> irritato lui rispose <<La prima A, ma stavo dicendo... >> non ascoltammo il resto poiché eravamo troppo emozionati.

Fortunatamente la campanella suonò, e fummo "costretti" a correre in classe <<Non ci credo che conoscerò i miei husbandi!!!!!>> dissi, con i classici occhi a stellina tipici di ogni anime che si rispetti <<Cavoli! Questa cosa è pazzesca!!!>> rispose il moro, seguendomi a ruota. Arrivammo, con il fiatone, davanti ad una porta con su scritto 1A.

L'avventura era appena iniziata.

La versione completa sarà diversa da questa e l'ho già scritta perché l'ho sognata questa notte (cose paranormali), dove specifico il perché dei nomi ed anche i caratteri dei protagonisti. Uff... Devo dormire domani ho un compito di inglese 😭😭😭😭
Un grande kiss a tutti
P.s.
SIAMO ARRIVATI A MILLE LETTURE!!! E ho scoperto di essere sul "podio" in diversi tag!!!!!!!!!... Anche se non ho ancora capito il loro principio😅😅👍🏻👍🏻

Chi sono davvero [Bakugou x reader] CONCLUSAUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum