Squadra d'Assalto Varia - Squalo della Pioggia

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- Dino? -
- Si, Marinette? -
- Questa storia deve finire. -
- Sono d'accordo con te, Marinette. -
Lal si strofinò le tempie con le mani, respirando a fondo per mantenere la calma, Dino era seduto sul divano, Marinette accanto a lui e la bambina dall'altro lato; Bianchi era in piedi vicino la finestra.
Squalo, invece, era seduto sulla poltrona accanto a loro, braccia conserte e sguardo sottile.
Sabine entrò silenziosamente in salotto, posando un vassoio con diverse tazzine e una teiera di thé sul tavolino, prima di dirigersi alle scale che portavano alla boulangèrie. - Allora, vi lascio chiacchierare - sorrise, anche se un po' forzatamente, e sparì oltre la porta. Solo allora Tikki venne fuori, sedendosi sulla spalla di Marinette.
- Bene - cominciò Dino, drizzandosi - Siamo tutt'orecchi! - esclamò.
Squalo mise giù le gambe, fino a quel momento accavallate, e si portò la mano destra alla sinistra; sotto lo sguardo sgranato di Marinette, l'uomo iniziò a svitarsi la mano fino a staccarla del tutto, lasciando solo un puntale di ferro simile ad un chiodo che spuntava dal polso. Scavando all'interno con le dita, ne tirò fuori una busta da lettera bianca che lanciò alla ragazza; lei la prese al volo, sussultando: era una normalissima busta, con scritto sul retro il suo nome in una calligrafia sottile e ondulata, chiusa con un sigillo di ceralacca rosso che recava lo stemma dei Vongola.
- Questa è da parte del Nono e del suo Braccio Sinistro - spiegò Squalo, scorbutico, poggiando la mano con la spada per terra accanto alla poltrona ed estraendone dalla giacca una perssoché identica, con l'unica differenza che le dita erano aperte - Hanno saputo che il Boss voleva mandarmi qui a verificare e hanno avuto la brillante idea di usarmi come fattorino - ringhiò, stizzito, avvitandosi la mano nuova.
- Boss? - chiese Marinette, confusa.
- Xanxus - rispose Dino, lapidario, e lei poteva associare solo brutte notizie a quel nome.
- Sarò chiaro, mocciosa - cominciò Squalo, sistemandosi sulla poltrona - Noi destestiamo l'attuale Decima Generazione dei Vongola, Boss e Guardiani in primis.
Non è perché non siamo riusciti ad avere il posto - precisò, al suo sguardo indignato - Ma diciamo che abbiamo subìto quasi tutti una personale umiliazione da parte di quei marmocchi - spiegò. Per un attimo strinse il bracciolo della poltrona nella mano destra, con un luccichio scuro negli occhi, poi abbassò il capo - Noi, assassini professionisti, battuti da un branco di mocciosi che frequentano ancora le medie: a questo punto è una questione di orgoglio, non so se mi spiego. Ad ogni modo, sono stati riconosciuti come membri ufficiali della Famiglia Vongola: uccidendoli verremo considerati traditori e saremmo uccisi a nostra volta. -
Nella stanza scese il silenzio. Marinette non fiatò continuando a guardarlo, cercando di capire dove volesse arrivare a parare con quel discorso. Sentì Tikki stringersi di più al suo collo, preoccupata. Anche Dino sembrava un po' a disagio.
- La stessa cosa, però, non vale per te - informò l'albino, fissando i suoi occhi di ghiaccio in quelli di Marinette che li sgranò, sorpresa.
- Cosa? - chiese, confusa - Che significa? -
Dino s'irrigidì - Marinette... - cominciò, esitante - ...tu non sei ancora stata riconosciuta dagli altri Guardiani - spiegò, facendola voltare verso di lui.
- È troppo presto per questo - sospirò Lal - Comunque, è tradizione che i Guardiani degli Anelli mettano alla prova colui o lei che sarà destinato ad essere il Braccio Sinistro del Boss - spiegò.
Marinette la fissò, sconvolta - Questo... nessuno me lo aveva detto! - esclamò, incredula.
- Beh, i Guardiani sono membri particolari della Famiglia, di cui il Boss si fida ciecamente ma... a loro volta, deve esserci fiducia anche tra loro. È un qualcosa di reciproco. Dato che Radi entrò a far parte della Famiglia in circostanze particolari e visti i suoi precedenti... - spiegò Dino.
- ...gli altri Guardiani vollero mettermi alla prova per potersi fidare di me. -
Tutti si voltarono verso Marinette, che si tappò la bocca con la mano: si era dimenticata di avere ancora l'Anello al dito. Squalo si sporse in avanti, gli occhi leggermente sgranati.
- Allora è vero - disse, stupito - Che lo spirito del Primo Braccio Sinistro è ancora chiuso dentro l'Anello. -
- Beh, io mi definirei più una Volontà - rispose Radi, sempre tramite Marinette che si esibì in una smorfia di disappunto. - Una volontà molto invadente - borbottò la ragazza, a disagio. - Ad ogni modo - continuò Radi, e Marinette sentì distintamente la propria voce plasmarsi ad ogni parola sulla tonalità di quella dell'uomo, tanto che persino Lal sbarrò gli occhi - Marinette non è ancora stata riconosciuta dagli altri Guardiani, è vero, ma è stata scelta ed è l'unica a poter portare questo Anello. Ciò non ne fa un membro della Famiglia a tutti gli effetti ma se decideste di ucciderla le conseguenze non sarebbero comunque leggere. -
Il ragionamento non faceva una piega, a rigor di logica, e tutti e quattro spostarono lo sguardo su Squalo in attesa di una risposta. Lui si esibì in un verso di scherno.
- Non vi è ancora chiara la situazione, evidentemente - rispose - È proprio perché lei è stata scelta che non possiamo farla fuori, con o senza riconoscimento - spiegò.
Marinette non capì subito il concetto, ma Lal e Radi sì.
- Capisco... - disse l'uomo, annuendo - Visti i precedenti, direi che non fa una grinza. -
- Uhm... cosa? - chiese Marinette, schiarendosi un pò la gola. Squalo sospirò, seccato.
- Ma ti si deve spiegare tutto?! - sbottò. Marinette si offese.
- Ehi, io tante cose di questa storia non le so! - si difese, stizzita.
L'albino si strofinò la mano sulla tempia - Tu sei stata scelta per essere il Braccio Sinistro del Decimo Vongola - specificò.
- Si, questo me lo hanno detto - annuì lei.
- Per questo non possiamo farti fuori: se il nostro Boss diventasse Decimo tu dovresti essere il suo Braccio Sinistro, e lui preferirebbe avere una di sangue che possa utilizzare quell'Anello, al contrario di quella prima di te - spiegò Squalo.
Marinette aprì bocca per rispondere... ma la richiuse, sconcertata. - Non ho capito - ammise.
- In poche parole, tu sei destinata ad essere il Braccio Sinistro del Decimo Vongola... chiunque esso sia - specificò Bianchi - Adesso tu sei il Braccio di Sawada perché è lui l'attuale Decimo, ma se qualcun'altro prendesse il suo posto tu diventeresti il Braccio di questo qualcuno. -
- E dato che Xanxus mira a diventare Decimo... - Lal non ebbe neanche bisogno di finire la frase.
- ...io diventerei il suo Braccio Sinistro - capì Marinette, mentre ogni tassello andava al suo posto - Che cosa contorta! -
- È così che funziona - rispose Dino - Non possiamo cercare un Braccio Sinistro per ogni candidato, sarebbe impossibile: a malapena abbiamo trovato te! -
- E siamo stati davvero fortunati - ammise Lal - Oltretutto, questo ruolo deve essere coperto da qualcuno in cui la Famiglia, Guardiani e Boss prima di tutti, ripongono una grande fiducia. -
- Per questo fu deciso che i Guardiani avrebbero messo alla prova il candidato - continuò Squalo - Era necessario per il regolare funzionamento della Famiglia. -
- Quindi... se questo Xanxus divenisse Boss, io dovrei scontrarmi con i suoi Guardiani? - chiese, leggermente preoccupata.
- Nah. Figuriamoci se lui si perde in queste cazzate - Squalo stroncò le sue paranoie con un gesto della mano - Se sei forte sei dentro. Se sei debole o lo tradisci sei morto. È così che funziona - spiegò, serio e glaciale - E comunque, in teoria, io avrei dovuto essere il Guardiano della Pioggia - informò, facendola gelare sul divano - Non ci sarebbe nemmeno gusto ad affettare una mezza calzetta come te! -
- Ehi! - si lamentò Marinette.
Squalo aprì le braccia, incredulo - Sei una mocciosa del cazzo! - disse, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
- Ho soltanto quindici anni! - si difese lei.
- Io alla tua età ero il miglior assassino del mondo! - la rimbeccò lui.
- Io alla mia età salvo Parigi da delle Farfalle Malefiche! -
Tikki si sbatté una zampetta in fronte - No dai, Marinette, sul serio? - chiese.
- Ok, ok, adesso calmatevi! - Dino si sporse in avanti, piazzando una mano di fronte ad ognuno - È ancora troppo presto per parlare delle prove. Marinette non è pronta per incontrare gli altri Guardiani e questo Xanxus dovrebbe saperlo benissimo... quindi perché ha mandato te qui? - chiese, accigliato.
Squalo si riabbandonò sulla poltrona, seccato - Ho saputo della sua esistenza tramite quei mocciosi. Nemmeno noi sapevamo che quell'Anello era stato consegnato a qualcun'altro - spiegò - Quindi il Boss mi ha mandato qui a dare un'occhiata. Non cercate di capirne il motivo: lo conosco da anni e la sua mente contorta è un mistero anche per me - concluse, con un verso di disprezzo.
- Io invece credo che si stia vendicando per quello che è successo nella Battaglia degli Anelli - indovinò Dino. Pochi secondi dopo dovette ritirarsi per evitare una tazzina di porcellana blu, che andò a schiantarsi contro lo schienale del divano tra lui e Marinette.
- Ehi! È il servizio preferito di mia madre! - avvertì la ragazza, prendendo la ceramica miracolosamente intatta.
- Non provocarmi, Cavallone, non sono dell'umore! - ringhiò Squalo.
- Ebbene! - esclamò Lal, ad alta voce, per attirare l'attenzione - Quanto hai intenzione di restare? - chiese.
- Più sto lontano da loro e meglio è - rispose lui - Anche perché se tornassi indietro ora, il Nono dovrà cercarsi una nuova Squadra d'Assalto - borbottò, e Marinette vide una sinistra aura omicida intorno a lui.
- Beh... spero tu non abbia intenzione di dormire qui. No, perché io ho finito i divani - ammise lei, per spezzare l'atmosfera.
Squalo si voltò verso di lei, inarcando un sopracciglio. Poi affondò nella poltrona.
- A dire il vero... -

The Lady of the RingWhere stories live. Discover now