I saw you die - Loki (IW)

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Questo è il primo degli immagina che farò in onore dei morti in Infinity war. Domanda: volete che ne scriva uno anche su Wanda (per i maschi o come migliore amica per le femmine) e su Heimdall?

"Loki, che succede?" chiedo preoccupata al mio amico. Conosco Loki da non so quanto tempo e diciamo che ho una piccola cotta per lui.
"Non lo so- risponde -sento come se stesse per succedere qualcosa. Qualcosa di brutto." dice mentre guarda lo spazio dall'oblò, pensieroso.
"È solo una sensazione, tranquillo." lo rassicuro e mettendogli una mano sulla spalla. Vedo dal riflesso sul vetro che lui sorride leggermente, poi sento la sua mano fredda posarsi sulla mia calda e me la stringe leggermente.
Si gira e pianta i suoi occhi di ghiaccio nei miei C/O.
"Perché sei sempre così gentile con me? Cosa ho fatto io per te per essere trattato così bene?" domanda.
"Davvero te lo stai chiedendo? Sei riuscito a rendere la mia vita migliore. Mi sei stato vicino quando non c'era nessun altro. Mi hai insegnato a padroneggiare i miei poteri. Devo continuare? La lista è lunga."
Ed è tutto vero.
Da bambina nessuno voleva stare con me a causa della paura dei miei poteri.
Io sono un demone del fuoco, beh, per metà. Mio padre era asgardiano, ma appena ha saputo della gravidanza di mia madre, demone, è sparito. Mia madre mi ha lasciato ad una sua amica, dato che altrimenti mi avrebbero ucciso nel mio regno.
Solo Arya, la mia madre adottiva, sapeva della mia natura, e nessun altro.
Ma non controllavo i miei poteri e i bambini non stavano mai con me per paura che potessi bruciare i loro giocattoli, la il lato positivo fu che avevano paura che avrei bruciato anche loro de ne avessero parlato con i loro genitori. Poi Arya mi portò al palazzo reale, pregando la regina di aiutarmi a controllare la forma demoniaca che con la rabbia poteva prendere il sopravvento.
Frigga decise di prendermi con loro e conobbi Thor, il famoso dio del Tuono, degno di impugnare Mjolnir, salvatore dei mondi, una montagna di muscoli che ci ha quasi fatto cadere in guerra con i Giganti di Ghiaccio; è un ragazzino timido, studioso, dai capelli corvini e gli occhi chiari, Loki, dio degli Inganni. Magari Frigga aveva previsto tutto, ma fu Loki, alla fine, ad avermi insegnato tutto quello di cui sono capace.
Quando il principino compì diciassette anni, poté scegliere una dama da compagnia, tra le più belle serve del palazzo e me. Non me lo aspettavo, ma scelse me.
Così ebbi un'inattaccabile scusa per stare con lui.
Comunque, tornando al presente, non mi sono accorta che mentre io ripensavo alla mia vita, Loki si è avvicinato e, istintivamente, anche io.
Le distanze diventano sempre minori, finché non vengono eliminate dal principe che posò le sue labbra rosate e sottili sulle mie. Dopo un momento di stupore e di immobilità, mi risvegliai dopo aver sentito le sue mani sui miei fianchi e ricambiai il bacio, mettendo le mie mani tra i suoi capelli.
Le nostre labbra si muovono all'unisono; con la lingua, Loki picchietta leggermente sui miei denti, come per chiedere accesso, che io gli concedo.
Mi lascio travolgere dalle emozioni.
È in questo momento che capisco che non è mai stata una semplice cotta, ma qualcosa di più.
Ci stacchiamo, entrambi con il fiatone
"Quanto tempo ho aspettato per farlo (non pensate male!)" dice lui, interrompendo il silenzio.
"Per fare... cosa?" chiedo confusa.
"T/N io ti... io ti amo."
La risposta mi viene istintiva.
"Anche io ti amo Loki."
Un bellissimo sorriso illumina il suo viso e mi bacia di nuovo, con più sicurezza.
Stavolta ricambio subito, sorridendo sulle sue labbra.
"Sarà meglio andare a dormire ora -dice appena ci stacchiamo- domani nel primo pomeriggio saremo su Midgard."
Io annuisco e lui mi circonda i fianchi con il suo braccio.
Ci incamminiamo verso la mia stanza.
Per quanto possa essere bravo a nascondere le sue emozioni, per me è come un libro aperto, c'è sempre quel nervosismo che si nasconde dietro l'apparente felicità del mondo.
Arrivati alla mia camera, gli auguro la buonanotte, baciandolo sulla guancia. Lui ricambia, dandomi un bacio sulla fronte.
Entro in camera e, a porta chiusa, rimango appoggiata ad essa ad ascoltare i suoi passi che, dopo pochi secondi, si allontanano. Quando sento solo il silenzio totale mi metto la vestaglia e vado a dormire.

Qualche ora dopo

Mi sveglio a causa di alcuni rumori come ovattati, che sembrano provenire da una lotta. Mi alzo dal letto mi preparo due palle di fuoco nella mano sinistra, mentre con la destra apro la porta ed esco fuori. Appena fuori i rumori diventano più forti, quasi come se ci fosse una bolla attorno alla mia stanza.
Mi dirigo verso la fonte di tutto quel baccano e mi ritrovo davanti una scena a dir poco raccapricciante.
Tutti gli Asgardiani a terra, morti.
Thor bloccato da alcuni pezzi di ferro che gli ricoprono il corpo e la bocca.
Un enorme tizio rosa che sta strozzando Loki con una mano ricoperta da un guanto dorato con due pietre incastonate, una viola e una azzurra.
Attorno a lui si trovano degli alieni che devono essere i suoi sgherri.
"Togli le tue mani da lui, bastardo!" grido arrabbiata e gli lancio entrambe le palle di fuoco.
Lascio che la mia parte demoniaca prenda il controllo e assumo la mia forma completa di demone di fuoco (immaginatevela come volete e poi ditemi nei commenti come la vedete).
Subito vengo attaccata dai suoi scagnozzi, ma non sono avversari troppo forti.
Li metto subito al tappeto.
Mi dirigo verso Thor e gli dico che sentirà un po' di calore, infatti inizio a sciogliere il metallo che lo avvolge.
Dopo averlo liberato fisso la mia attenzione sul gigante.
"Non lo ripeterò una terza volta: mettilo giù." dico con la voce "amplificata".
"Io sono Thanos. Conosco la tua storia. Il mio solo scopo è l'uguaglianza. Unisciti a me e avrai lui - dice guardando Loki, per poi tornare a me- e sarai trattata come gli altri, non verrai esclusa."
A quelle parole crollo in ginocchio. Conosce il mio principale punto debole.
"T-T/N - mormora Loki. Rialzo lo sguardo su di lui - n-non lo f-fare."
"Mi dispiace Loki. Non posso vivere sapendoti morto, però posso sopportare il non averti accanto, a patto che tu sia vivo." gli rispondo con le lacrime agli occhi.
"T-T/N. N-no!"
Punto il mio sguardo su Thanos.
"Verrò con te, ma mettilo giù." gli dico riferendomi a Loki.
"Subito." risponde.
Sento il rumore del suo collo che si spezza e il suo corpo cade a terra.
"NOOOOOO!!!" grido piena di dolore.
Mi scaglio contro Thanos, ma lui facilmente mi blocca dal collo e inizia a stringere sempre di più. Con un semplice movimento del suo pollice, la vita abbandona il mio corpo e il mio ultimo sguardo è per il mio principe.


One-shots [SOSPESA]Where stories live. Discover now