One-shots [SOSPESA]

Can I touch your hair? - Brian May

"In the year of '39 assembled here the volunteers
In the days when the lands were few
Here the ship sailed out into the blue and sunny morn
The sweetest sight ever seen..."

A interrompere la pace nella stanza creata dalla voce del riccioluto Brian May sono le mie amiche, Mary, Cristal e Veronika.
Entrano tutte con un gran sorriso sul volto, come se avessero vinto la lotteria.
Mentre mi alzo per spegnere il giradischi chiedo loro una spiegazione.
"Allora- comincia Mary- tu non lo sai, ma qualche giorno fa è stato indetto un piccolo concorso in cui il premio è un pass per incontrare i Queen subito dopo il prossimo concerto!"
"E...?" la incito, rimettendo con cura il disco nella sua custodia.
"E il prossimo concerto sarà tra cinque giorni, il giorno del tuo compleanno!"
"E...?"
"E ABBIAMO VINTO!"
Per poco non mi cade il disco dalle mani. Le guardo, incredula, alla ricerca di un qualche segno che mi facesse capire che era tutto uno scherzo di pessimo gusto.
Niente.
Solo tre facce con un sorriso da strappare le guance.
Dei sorrisi che contagiano anche me e mi spingono a stringere le mie migliori amiche in un affettuoso abbraccio.
Ovviamente, ci "prenotiamo" i nostri musicisti: Cheryl è con Roger, Mary con Freddie, Veronika con Deaky e, purtroppo, a me tocca Brian.
Quell'uomo mi fa andare fuori di testa. Lui e i suoi ricci scuri.
La sua voce, il suono unico della sua Red Special, costruita interamente, o quasi, da lui insieme a suo padre.

QUATTRO GIORNI DOPO

Dato che le mie amiche sono fissate con i vestiti, cominciano fin da subito a ispezionare il mio armadio alla ricerca di qualcosa che potesse andare bene per la sera del grande giorno. Purtroppo, vi trovano solo pantaloni a zampa d'elefante, jeans a palazzo e maglioncini, di tutti i colori e generi.
Non ho mai amato molto i vestiti, sono sempre stata più propensa a un pantalone elegante con dei tacchi, ma solo in casi speciali.
"E questo, T/N? Perché non ci hai detto di avere un vestitino così carino?" chiede Mary tirando fuori da un angolo del guardaroba un vestito viola, monospalla, fino al ginocchio, decorato da ghirigori che partono dal punto in basso a sinistra fino ad arrivare all'unica spallina, a destra, e che coprono tutta la zona della gonna e una frazione del corpetto.
"Non pensavo di averlo ancora." rispondo.
Ed è così.
Quel vestito è l'unica cosa che mi rimane di una relazione non andata a buon fine. Zack, il mio ultimo amore, mi aveva tradita con un'altra donna, alla quale aveva regalato molto più che un vestitino. Per quanto ne so, quei due si sono poi sposati e hanno messo su famiglia. Il tutto accadde all'incirca quattro o cinque anni fa.
Credevo di essermi sbarazzata di qualunque cosa mi ricordasse di lui, ma evidentemente non sono stata abbastanza forte da buttare anche il vestito.
"Non è che mi porti proprio ricordi felici, questo abito." spiego loro tutta la storia, per la prima volta in un anno in cui conviviamo e due che le ho conosciute e mi sono trasferita a Londra da Parigi.
Vedendomi intristita dai ricordi, Veronika, la più sensibile, mi stringe la mano e mi incoraggia ad andare avanti.
"In fondo, è solo un vestito, chissà che tu non trovi qualche bel ragazzo al locale, perché se dovesse succedere avresti una bella rivincita, no?" dice.
Ridacchio leggermente e annuisco, ringraziandola.
Decidono poi di andare a fare shopping perché, a parere loro, non hanno nulla di adatto da mettere.
Io, invece, decido di rimanere nel nostro piccolo, ma confortevole, appartamento, a bearmi della voce di Freddie, Roger o Brian.

IL GIORNO DOPO

Oh, Cristo.
È già arrivato il giorno.
Dovrei essere felice perché è il mio compleanno, ma sono terribilmente in ansia.
E se non dovessi risultare simpatica?
E se dovessero pensare che io sia una di quelle solite ragazze che li vuole solo per la popolarità?
E se LUI dovesse pensare che io sia una ragazza ossessionata dal gossip che vuole sapere anche i minimi particolari delle loro vite?
Cerco di calmarmi, riuscendoci solo in parte.
Il concerto di stasera sarà alle 19, ma noi contiamo di stare lì almeno mezz'ora prima per prendere i posti migliori.