You need help - Bucky Barnes (IW)

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Dopo la serata con i tuoi amici, torni a casa a piedi.
Paul ha insistito tanto per accompagnarti fino al portone, ma tu ti sei fatta lasciare a circa cento metri da lì.
L'ultimo tratto di strada è in un piccolo e scuro vicolo.
Mentre lo attraversi, però, scorgi una figura di un uomo seduto.
Appena sei abbastanza vicina, lo illumini e vedi un uomo con un braccio di metallo con una stella rossa sulla spalla bionica.
Con il braccio sano preme su un punto del fianco e tu vedi la mano completamente insanguinata.
Sta dormendo, ma è pallido e sudato, con i capelli attaccati alla fronte.
Non puoi fare a meno di esclamare un "Oh mio Dio!", e, di conseguenza, lui si sveglia.
"Vattene" dice scorbutico prima di strizzare gli occhi per la fitta al fianco.
"Ma- ma tu sei ferito! Chiamo subito un'ambulanza!" affermi.
"No! Mi-mi troveranno, mi prenderanno..." non finisce la frase che sviene.
Chiami subito Paul, che era ancora vicino.
Insieme lo sollevate e lo portate a casa tua.
Una volta entrati, lo poggiate momentaneamente su una poltrona nel soggiorno e aprite il divano letto.
Mentre il tuo amico lo mette sul letto, tu prendi la cassetta del pronto soccorso che tieni in bagno.
Pulisci la ferita, ci metti dei punti e la fasci.
"Grazie dell'aiuto Paul.- lo ringrazi- Ma perché eri ancora nelle vicinanze?" domandi con un sorrisetto malizioso.
"Beh, ecco. Avevo paura a lasciarti andare sola, così avevo deciso di seguirti, nel caso avessi avuto bisogno di aiuto." risponde grattandosi la nuca imbarazzato.
Ridacchi e lo ringrazi ancora.
"Sei sicura che sia il caso di rimanere da sola con lui? Potrebbe essere pericoloso."
"Tranquillo. Per come è messo, non potrebbe fare male a una mosca."
Paul se ne va e tu rimani a osservare lo sconosciuto dal braccio bionico.
Gli metti una mano sulla fronte e ti accorgi che scotta in modo preoccupante.
Vai in cucina e prendi una pezza, la bagni e gliela metti sulla fronte.
Rimani a osservarlo. Ti ha colpita in modo particolare, senti come una specie di legame tra te e lui.
I capelli castani gli arrivano più o meno fino alle spalle, che sono larghe e muscolose. Indossa una specie di divisa da guerra nera, con pantaloni neri come gli stivali che porta.
Per mettergli la garza hai dovuto alzare la maglietta e quindi ora sono in bella vista gli addominali.
Dopo circa mezz'ora ti disincanti e vai in camera tua per metterti a dormire.

Vieni svegliata da alcuni gemiti di dolori.
Ti precipiti in sala e vedi lo sconosciuto che si contorce dal dolore.
Corri a prendere degli antidolorifici e glieli dai; mano a mano si calma e apre gli occhi.
Sono occhi di un azzurro color ghiaccio, profondo, che in questo momento trasmettono paura.
"G-grazie." mormora.
"E di cosa? Non potevo lasciarti in quel vicolo buio a morire. Come ti chiami?" chiedi.
"Bucky, Bucky Barnes."
"Piacere Bucky, io sono T/N." ti presenti sorridendo.
"Ehm, io vado a preparare qualcosa da mangiare. Hai preferenze?" domandi.
Lui scuote la testa, come per dire "no" e tu ti dirigi in cucina per fare la colazione, dato che essendosi fatte le 8 non vale la pena tornare a dormire.
Appena finito, torni in sala, ma il letto è vuoto.
Posi la colazione sul tavolo e chiami Bucky.
Fortunatamente era solo in bagno.
Mangiate in silenzio, silenzio che decidi di rompere.
"Senti, pensavo di uscire un secondo per comprarti dei vestiti. Non puoi mica girare per la città con questi.
Poi passerò al mercato a fare un po' di spesa. Vuoi qualcosa in particolare?"
Lui fa no con la testa, poi tu ti dirigi verso la porta della tua camera per prepararti e uscire.
Per i vestiti decidi di prendergli qualcosa di comodo, come una semplice maglia nera e una tuta dello stesso colore, per le scarpe devi chiedergli il numero, così chiami a casa e glielo domandi.
Gli prendi un paio di scarpe da ginnastica e vai al mercato.
Mentre cammini i suoi occhi azzurri ti perseguitano.
Se prima erano impauriti, prima che tu uscissi sembravano più tranquilli.
Prendi quel che ti serve e dopo vai in farmacia a fare scorta di garze, disinfettante e antidolorifici per poter cambiare la fasciatura al tuo coinquilino.
Torni a casa, gli dai i suoi vestiti e gli dai un doccia shampoo per potersi lavare. Inoltre gli dai qualcosa per coprire la fascia, in modo che il sapone non vada nella ferita.
Dopo circa quindici minuti esce, vestito e profumato e con i capelli ancora umidi.
"Te la sei presa comoda.- ironizzi ridacchiando- Dai, vieni qui che ti cambio la fascia. Ti consiglio di stenderti."
Lui obbedisce, prima però si leva la maglia, mettendo in bella mostra il suo fisico scolpito.
Rimani un secondo colpita da quegli addominali così definiti e quei pettorali così possenti, ma ti risvegli in tempo per non fare una brutta figura.
Togli la vecchia fasciatura sporca di sangue e controlli la ferita.
È di un brutto colorito giallastro e ti preoccupa un po'.
"Cazzo." mormori. Fortunatamente Bucky non ti sente.
La disinfetti come se nulla fosse e la fasci di nuovo.
In tutto questo lui ha le nocche bianche a forza di stringere le lenzuola e i denti digrignati per il dolore del disinfettante.
"Riposati, se vuoi guarda un po' di TV, qui ci sono dei libri. Io ora devo fare una telefonata, ma per qualsiasi cosa puoi chiedere. Va bene?"
Lui annuisce e si addormenta subito, sfinito.
Vai in camera tua e chiami una tua amica laureata in medicina. È, infatti, stata lei a insegnarti le basi del primo soccorso.
"Ehy, Mara! Come stai?... Molto bene. Senti devo chiederti una cosa. Ieri ho trovato un tizio nel vicolo e l'ho portato a casa mia... No, tranquilla per come è messo non può fare nulla. Comunque, stavo dicendo, ha una brutta ferita sul fianco, come se fosse stato preso di striscio da qualcosa, come un proiettile. Ieri ho messo in pratica i tuoi insegnamenti, ma oggi quando dovevo cambiare la fasciatura la ferita aveva un brutto colore giallastro. È un segno negativo?... Cosa?... È infetta?... Ma ci ho messo litri di disinfettante... Va bene. Grazie mille. A dopo. Ehi Bucky! -lo chiami, cercando di svegliarlo- Tra poco verrà una mia amica dottoressa a vedere la ferita, va bene?"
"C-cosa?-dice spaventato- Come si chiama?"
"Mara Anderson, perché?" rispondi preoccupata.
Tira un sospiro di sollievo.
"Senti, T/N,- sussulti, stupita da come suona il tuo nome pronunciato da lui- io, io non so perché tu mi abbia salvato, ma voglio che tu sappia che te ne sono grato.
Ci conosciamo da appena un giorno, ma non so molto di te. So solo che sei una persona meravigliosa e molto, forse troppo, altruista. Hai così tanta fiducia negli altri da portare uno sconosciuto in casa tua. Non tutti l'avrebbero fatto.
Mi piacerebbe conoscerti meglio, s-sempre che a te vada bene."
Sorridi raggiante.
Mara aveva detto che ci avrebbe messo all'incirca due ore ad arrivare perché doveva prima sbrigare Delle faccende, quindi passate le seguenti due ore a parlare, o, meglio, tu parli.
Puntuale come sempre, Mara arriva e inizia a visitare Bucky. Applica una specie di pomata sulla ferita che poco a poco torna di un colore normale.
Mentre lei spalmava la pomata, Bucky ti stringeva la mano.
Non sai se l'abbia fatto a causa del bruciore intenso che gli provocava la cura o perché semplicemente ne aveva voglia, ma l'importante è che tu abbia sentito quanto morbide e calde siano le sue mani.
"Da come l'avevi descritta sembrava chissà che cosa, invece non era nulla." vi informa.
La inviti a cena, ma lei dice che non può fermarsi

Qualche giorno dopo.

Ordini due pizze per te e per Bucky e, mentre mangiate, guardate Jurassic World (se non l'avete visto vedetelo). In questi giorni avete parlato molto. Lui si è aperto con te e ti ha raccontato di quando era il soldato James Buchanan Barnes, e solo questo; di come l'HYDRA l'abbia trasformato nel Soldato d'Inverno, di come sia scappato e sia tutt'ora in fuga.
Anche tu gli hai raccontato della tua vita, anche se non proprio tutto...
Nella scena in cui Claire e Owen si baciano succede qualcosa di magico.
Bucky avvicina il viso al tuo e poggia delicatamente le sue labbra sulle tue.
Senti mille farfalle invaderti lo stomaco e ricambi.
Le vostre labbra si muovono in sincronia, come se si fossero allenate per un sacco di tempo, come se fosse un balletto per cui si preparano da mesi.
Quando vi staccate nessuno dice niente, rimanere semplicemente a vedere il film, tu accoccolata tra le braccia di lui.
Alla fine del film siete così stanchi che vi addormentate sul divano letto, ma, tre o quattro ore dopo venite svegliati dalla rumore della finestra in frantumi.
Dei tizi vestiti con una tuta mimetica recante una specie di teschio con dei tentacoli sul busto entrano e iniziano a sparare.
Inizi a combattere contro di loro.
Li conosci.
Sono dell'HYDRA.
Mentre combatti la manica della maglia viene strappata e la stella rossa che hai tatuata sul braccio viene vista da tutti.
"T/N?!? Ma cosa vuol dire?!" domanda Bucky, cercando di reprimere una smorfia di dolore mentre combatte.
"Te lo avrei detto, prima o poi!" rispondi mentre metti KO l'ennesimo agente.
Però sono troppi e tre di loro riescono a bloccarti, mentre per Bucky ne bastano due, essendo ancora ferito.
"Signore il soggetto a2 è stato bloccato." Dice un sesto agente alla radiolina.
"Bene."
"E c'è anche il soggetto a1." aggiunge.
"Molto bene. Arrivo."
La voce che risponde è femminile e tu non vedi l'ora di prenderla a calci nelle gengive.
Una donna vestita con pantaloni neri di pelle, una canotta nera e una giacca di pelle nera con lo stesso simbolo degli altri uomini fa la sua entrata.
"MARA?!?! Ma cosa cazzo fai?!?!" urli.
"Mia cara T/N, nonostante le tue continue fughe, ti abbiamo preso. E non sola. Due piccioni con una fava.
Vedi io comando uno squadrone dell'HYDRA, ho consigliato di scegliere te per il progetto N/P (nome progetto. Non sapevo come chiamarlo, quindi immaginatevi un nome figo e ditemelo. Poi, sempre se volete, sceglierò quello che mi piace di più e lo metterò in questo immagina).
Sei la persona più resistente che io conosca, sapevo che saresti riuscita ad assimilare il siero.
Ti abbiamo addestrata ad uccidere e eravamo sicuri che tu e il soggetto a1 -dice guardando Bucky- avreste fatto un'accoppiata vincente.
Ma tu poi hai visto i tuoi genitori e sei scappata. Peccato che li abbiamo uccisi inutilmente.
Ma ora ti, anzi vi, abbiamo preso e non ci sfuggirete mai più. Il progetto N/P può finalmente concludersi." conclude con un sorriso sadico.
"Mi dispiace non avertelo detto, Bucky. Temevo che mi avresti odiata. Ho fatto cose molto peggiori di te.-
gli dici tra le lacrime.- Sarai un ottimo partner." concludi con un sorriso forzato.
Vi portano via, alla base HYDRA più vicina e lì si avvera ciò che non avresti mai voluto.

VIVA LE STORIE A FINALE TRAGICOOOO!!😂😂
Non odiatemi per averlo fatto finire male, ma sinceramente lo adoro.
Scusate se non pubblico con frequenza, ma non sempre ho le idee e questo, come vedete, è stato abbastanza lungo con le sue quasi 2000 parole.
Vi auguro buona cena se come me non avete ancora mangiato e buona serata ❤️

One-shots [SOSPESA]Where stories live. Discover now