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Il campanello della casa di Taehyung suonò all'improvviso, facendolo saltare quasi giù dal divano.
Aveva dimenticato di aver ordinato la pizza, ma per fortuna riuscì ad alzarsi e recuperare il portafoglio piuttosto rapidamente.

Aprì la porta e sorridendo al fattorino prese la pizza e pagò, voltandosi subito dopo per chiudere la porta con il piede, ma venne subito bloccata.

«Oh, dimenticato qualcosa? » disse Taehyung, convinto del fatto che ci fosse ancora il fattorino, lì dietro la porta.

«Sì, decisamente»

Taehyung rabbrividì nel sentire quella voce dietro di sé.

«Cosa vuoi? Pensavo te ne fossi andato»

«E invece sono ancora qui.
Non sai quanto è stato difficile aspettare per un'intera settimana. A quanto pare trovarti da solo è terribilmente difficile, Taehyung»

Il più piccolo sospirò avvicinandosi al tavolino situato di fronte il divano, soltanto per poggiare lì la pizza ed avere le mani libere.

«Non voglio più vederti, l'hai capito?» disse, serio.

E non ebbe neanche il tempo di voltarsi, che si trovò praticamente incollato al corpo del maggiore. Le sue mani strette intorno i polsi del minore, e l'espressione incredibilmente seria.

«Bogum...l-lasciami...mi stai facendo male» disse, un po' spaventato, cercando di sfilarsi via da quella stretta possente.

«Lo sai, Taehyung? Ho davvero fatto di tutto per te, sempre. Da quando ci siamo conosciuti. Ed è così che mi ripaghi? Andandoti a scopare un idiota a caso?! Lui che cosa ha fatto per te?! Cosa diavolo ha che io non ho?!!» urlò, a quasi due centimetri dal viso del piccolo, che nel frattempo aveva stretto gli occhi.

«Hai avuto la tua possibilità, e l'hai sprecata! Non potevo restare ad aspettarti per sempre, hai deciso di abbandonarmi, cosa vuoi adesso?!» esclamò dopo qualche istante, riuscendo a liberarsi dalla presa di Bogum con uno strattone, facendo barcollare per qualche istante l'altro.

«Dannazione, Taehyung! Non capisci! Io voglio te, ho sempre voluto te! Perché non vuoi essere mio?!»

«Io non ti amo più! Non voglio più avere niente a che fare con te, lo vuoi capire?!»

Ormai non facevano altro che urlarsi entrambi addosso, ma a Bogum quelle ultime parole non piacquero affatto.
Taehyung non poteva non amarlo.
Taehyung non poteva non essere suo.
Erano fatti per stare insieme, doveva essere così per forza.

«Taehyung, se non ti avrò io, non ti avrà nessun altro, ti è chiaro questo?!»

Il minore quasi rise a quelle parole, indietreggiando un po'.

«Sei impazzito, per caso?!
No, perché stai sparando delle cazzate assurde!» urlò, adesso decisamente arrabbiato.

«Taehyung, non hai capito un cazzo!»

Questa volta la voce del maggiore rimbombò per tutta la casa, il suo tono aveva spaventato Taehyung che indietreggiò ancora.
Ma non ebbe il tempo di allontanarsi poi così tanto, tant'è che Bogum riuscì ad afferrarlo per le spalle e farlo sbattere contro il muro alla sua destra.

Taehyung strizzò gli occhi mentre un leggero verso di dolore fuori uscì dalle sue labbra.

Per qualche istante credette anche di non riuscire più a muoversi, tanto era il dolore che sentiva lungo la spina dorsale e la nuca, ma non disse nulla.
Non voleva dargli soddisfazioni.

«Seriamente? Cerchi di convincermi così? Sei proprio patetico»

E okay, forse avrebbe dovuto evitarsi quelle parole, dato che innervosirono ulteriormente il più grande, ma non era proprio stato capace di trattenerle.

«Così bello quanto stupido, Kim. Non hai capito proprio niente. Tornerai ad essere mio dopo stanotte, o non arriverai all'alba» disse con tono minaccioso, ormai a pochi centimetri dalle labbra dell'altro.

E non aspettò neanche molto prima di lasciare scontrare le sue labbra in modo rude contro quelle del più piccolo.

Taehyung sentì subito un conato di vomito farsi spazio in lui a quel contatto, ma era troppo impegnato a cercare di liberarsi per preoccuparsi di quello.

Riuscì anche a dare diversi colpi contro la mascella e le spalle dell'altro, ma non furono abbastanza da farlo spostare.

«Non fare il difficile, puttanella» sussurrò lascivamente contro le labbra di Taehyung, permettendosi anche subito dopo di passarci la lingua sopra.

E quel gesto fu in grado di dare la forza a Taehyung di ribellarsi ancora una volta.
Alzò in modo del tutto istintivo il ginocchio destro, andando a colpire con forza l'intimità del maggiore che subito si piegò per il dolore.
E per fortuna riuscì anche a spingerlo via dalle spalle, in modo da crearsi una via di fuga mentre l'altro provava a riprendersi.

Non pensò comunque molto a dove andare o cosa fare, il suo istinto lo fece correre su per le scale, fin dentro la sua camera da letto, dove si chiuse a chiave.

Le gambe cedettero una volta lì, e si ritrovò seduto con la schiena contro la porta ed il viso pieno di lacrime.

Doveva chiamare qualcuno, magari avvertire la Polizia, per questo iniziò a tastarsi le tasche con mani tremanti, nella speranza di trovare il suo cellulare. Sperava solo di non averlo lasciato al piano inferiore.

«Sei un coglione, Taehyung! Sai che non sarà una misera porta a fermarmi, vero?»

Bogum stava salendo le scale, e le mani di Taehyung iniziarono a tremare ancora di più, ma per fortuna riuscì a trovare il cellulare.

«O-oddio, sì, grazie!» sussurrò passando il pollice contro lo schermo per sbloccarlo.

In pochissimi istanti riuscì a fare il numero della polizia, ed a quanto pare la fortuna aveva deciso di stare dalla sua parte.
Aveva risposto Jungkook.

‹Buonasera, centrale di Polizia, le serve aiuto?›

«J-Jungkook... C'è Bogum qui...e...aiutami ti prego»

La sua voce non voleva smetterla di tremare, e Jungkook quando capì che si trattava di Taehyung saltò in piedi, preoccupato come non mai.

‹Taehyung! Tae, che succede?! Ti ha toccato? Ti ha picchiato?›

All'improvviso si udirono dei forti tonfi, causati dai pugni di Bogum contro il legno della porta.

«Apri questa dannata porta, puttana!»

Taehyung strinse gli occhi, cercando di frenare le lacrime.

«S-sono chiuso nella mia stanza...m-ma...ti prego, sbrigati...» pianse, stringendo con forza il cellulare tra le mani.

‹Piccolo, stiamo arrivando, okay? Cerca di resistere, tienilo fuori da e non parlargli›

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Lol.
Ciao.
: )

Dad || KookVWhere stories live. Discover now