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I colpi alla porta non cessarono neanche per un istante.
La chiamata con Jungkook venne interrotta, e Taehyung ormai era più spaventato che mai.

Non si era mai ritrovato in una situazione del genere, e non riusciva proprio a credere che adesso ci si trovasse per colpa di Bogum.
Quel ragazzo che per tre anni l'aveva amato come non mai.

«Apri questa dannata porta, Taehyung!»

Continuava a sentire le sue urla, e dovette spostarsi da dietro la porta dato che tutti quei colpi la facevano muovere ed andavano a colpire la sua schiena già dolorante.

Si alzò, ancora con delle lacrime che scorrevano lungo il suo viso, e provò a spostare la scrivania che aveva in camera davanti la porta, sperando che quella riuscisse a tenere ancora per qualche minuto Bogum fuori da lì.
Doveva solo resistere, Jungkook sarebbe arrivato presto.

Ma non riuscì a spostarla più di qualche centimetro perché la porta, all'improvviso, venne spalancata grazie ad un calcio da parte di Bogum.

I cardini si staccarono del tutto, e la porta cadde a terra in un tonfo che fece strizzare gli occhi a Taehyung, che provò ad indietreggiare ancora, invano.

Il più grande si avvicinò rapidamente all'altro, sferrandogli un pugno in pieno viso a causa della rabbia cieca che stava provando.

Taehyung cadde a terra dopo quel forte colpo; le orecchie fischiavano e la vista divenne offuscata.

«T-ti prego...Bogum...parliamone, okay? Prova...prova a calmarti...» mormorò il più piccolo, cercando di non ingoiare il sangue che gli si era accumulato in bocca dopo quel pugno ricevuto.

«Calmarmi?! –urlò, inginocchiandosi davanti all'altro– Come cazzo faccio a calmarmi?! Non hai capito niente, Taehyung! » continuò, ancora più arrabbiato, afferrando poi il più piccolo dai capelli.

La stretta si fece man mano sempre più forte e, grazie a quella, riuscì a tirare il più piccolo in piedi che, nel frattempo, gemette dal dolore.

«È meglio darsi da fare, adesso. Abbiamo circa due anni da recuperare» sussurrò il più grande, avvicinandosi lentamente al suo orecchio destro.

Taehyung strizzò gli occhi nel sentire la mano di Bogum scorrere lungo il suo sedere, ma per fortuna durò poco anche quel tocco.
Sola che quello che accadde dopo fu peggiore, secondo Taehyung.

Si sentì voltare e poi spingere in avanti, verso il letto.
Per fortuna riuscì a non caderci sopra, aggrappandosi al comodino li vicino, causando la caduta di una bottiglia di vetro che vi era sopra.

Cadendo, la bottiglia si ruppe, e Taehyung si accasciò a terra subito dopo, fingendo di aver perso l'equilibrio.

Una strana idea si era subito presentata nella sua mente nel vedere il vetro rotto sotto di sé, e credeva fosse esagerata come reazione, ma non avrebbe mai lasciato Bogum fare quello che voleva.

Avrebbe provato a difendersi fino all'ultimo.

«Alzati, subito» ordinò, il più grande.

Taehyung obbedì, ma non prima di aver recuperato il lungo collo della bottiglia che teneva intatta ancora mezza bottiglia. Le estremità rimaste erano piuttosto appuntite, ed il piccolo cercò di non ferirsi mentre si tirava in piedi.

Bogum si avvicinò al corpo dell'altro, avvolgendo le sue braccia intorno i fianchi di quest'ultimo soltanto per aprire il bottone dei suoi jeans e tirare, subito dopo, anche la cerniera giù.

Lasciò anche scivolare la mano all'interno di quel semplice indumento per accarezzare il più piccolo che, nel frattempo, stringeva spaventato tra le mani il collo della bottiglia all'altezza del petto.

Dad || KookVWhere stories live. Discover now