8. estranea

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(T/n) si sedette nella sedia di legno di fronte Erwin con le braccia e le gambe incrociate, gli occhi fissi sul pavimento mentre suo 'padre' la guardava arrabbiato. Era arrabbiato per l'improvviso combattimento prima della valutazione, anche se era orgoglioso del fatto che lei aveva battuto il soldato più forte tra i cadetti.

"Ti avevo detto che avremmo avuto una valutazione dopo pranzo. E tu, invece, sei andata in giro e hai iniziato un combattimento con Levi."

"Lo so, lo so. Sei arrabbiato. Ma come potevo resistere ad un combattimento?"

"Potevi resistere fino a dopo pranzo. Anche se sei il Caporale, o mia figlia, devi ancora obbedire ai miei ordini. Capito?"

"...sì..."

"Bene. Ora, posticiperò la valutazione per domani sera."

"Cosa?!"

"Mi hai sentito. Ora, signorina, vai a ispezionare i dormitori dei Cadetti per punizione" Erwin parlò con fermezza nella sua voce, prendendo una penna e firmando il documento che aveva davanti. (T/n) si morse la lingua ed uscì dall'ufficio, infastidita da suo padre adottivo. Vuole che lei lo chiami "papà" da quando lo chiamò per scherzo "daddy" un giorno durante l'addestramento. Maledetto stramboide.

***

Si fermò davanti alla porta della camera in cui dormivano i tre teppisti. Voleva parlare con sua sorella, dal momento che non lo aveva ancora fatto. (T/n) stava per bussare quando sentì delle voci provenienti dall'interno.

"Levi-bro, non ci avevi detto che avevi combattuto contro (t/n)! Se fossi stata lì in infermeria, le avrei detto qualcosa-!"

"Calmati, Isabel. Non è che tu possa fare di tutto. Lei è il Caporale, oltre che figlia adottiva di Sopracciglia, e noi siamo solo dei miseri cadetti. Non potresti alzare un dito su di lei neanche se ci provassi."

"Furlan ha ragione. Anche se avesse perso, cosa che non ha fatto, avresti dovuto far finta che non fosse mai successo per poter entrare a far parte di questa Legione Suicida. Il ratto ha talento, te lo dico io, ma non ti farebbe mai del male e tu non lo faresti a lei. Si è solo lasciata andare un po'"

"E allora? Non mi interessa se lo ha fatto o no! Ti ha fatto del male ed è questo ciò che mi interessa!"

"Quindi se lei morisse, ti importerebbe solo se Levi si fosse fatto male?"

"...no..." Isabel rimase in silenzio, sapendo bene che Furlan aveva ragione. Avrebbe pianto ogni minuto di ogni ora se lei avesse perso (t/n) per la seconda volta, ma perché si sentiva così disgustata dalla battaglia avvenuta poco prima?

"Sicura che sia tua sorella? Non avete ancora avuto una conversazione decente e da come vi trattate sembrate due estranee"

(T/n) fece un passo indietro, non aveva sentito la risposta di Isabel alla domanda di Furlan, era troppo devastata dal tono di voce della sorella. Iniziò a correre verso il suo ufficio, che era connesso alla sua stanza.

Levi sentì dei passi, sapeva che la ragazza aveva sentito la conversazione.

Isabel's Sister (Levi x Reader) [ITA]Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang