19. sacrificio

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(T/n) e gli altri si sono riuniti. La brutta sensazione che avvertiva allo stomaco stava diventando sempre peggio ad ogni galoppo.

"(T/n)!" Urlò Flagon tra la pioggia. "Dov'è Levi?"

"Si è separato da noi! È difficile vedere qualcosa con questa nebbia quindi è anche difficile trovarlo!" Urlò (T/n), quella sensazione la fece quasi vomitare.

Presto la squadra arrivò in una vasta pianura priva di ripari dalla pioggia. Deve essere il centro della tempesta, pensò (T/n). Il terreno era fangoso e l'acqua li stava bagnando tutti, facendo congelare la loro pelle al contatto con il vento e i loro vestiti divennero un secondo strato di pelle.

"Sorella!" Chiamò Isabel accanto al Caporale. "Secondo te quanto ci metterà Levi a tornare da noi?"

Ci fu un lungo periodo di silenzio. C'è il 50% di possibilità che lui ritorni, ma la stessa che non ritorni, beh... non tutto intero forse. Gli occhi di Isabel imploravano una risposta da parte della sorella, stessa cosa Furlan insieme a Sairam e Flagon dietro di loro.

Finalmente, la giovane donna chiuse i suoi occhi (c/o) con un nodo alla gola. "Non lo so. Potrebbe non riuscire a trovare persone vive lì fuori con questa tempesta e siamo in mezzo al territorio dei titani, quindi potrebbe anche non riuscire a trovare noi, o noi potremmo non trovare lui." Il Caporale deglutì lentamente stringendo i pugni. Isabel divenne silenziosa, osservando i suoi pugni chiusi tristemente. Levi era il suo fratello maggiore acquisto, anche Furlan, ma Levi era più un vero parente, persino più di (t/n).

Furlan piazzò la sua mano sulla spalla di Isabel, dandole un sostegno e uno sguardo pieno di comprensione. (T/n) sospirò profondamente. Inspirò dal naso per calmarsi ma un odore disgustoso risalì le sue narici al posto del fresco odore della pioggia. Aprì gli occhi di colpò e ordinò alla squadra di fermarsi, loro obbedirono.

"(T/n)!" Urlò Flagon, "Cosa c'è che non va?" Il Caporale era paralizzato dalla paura. L'odore diventava sempre più fresco ogni secondo. Come faccio a sentirlo? Non sono Mike, questo è sicuro! Ma in mezzo ad una tempesta é impossibile! Pensò guardandosi intorno, il suo battito stava velocizzando per l'ansia. Le sue orecchie sentirono il suono di passi pesanti venire verso di loro che sembravano tuoni vicino alle sue orecchie sensibili. Ma gli altri non sentirono niente se non il suono della pioggia.

Tirò le redini e il cavallo partì, gli altri la seguirono.

Quando partirono, proprio nel posto in cui erano prima un grosso titano sbattè contro il terreno, guardandosi intorno e facendo versi come un gatto malato.

"Continuiamo ad andare avanti!" Urlò (T/n), la sua vista le permetteva di vedere ogni singolo capello della creatura e i lineamenti dei suoi muscoli. Quello non è un normale titano.

I loro occhi si incrociarono e il mondo sembrò fermarsi.

Occhi rosso sangue, un corpo magro e deformato, muscoli accentuati, artigli affilati, una ruvida lingua nera e un grosso buco al posto della bocca. Aveva lunghi capelli marroni bagnati dalla pioggia. Le sue pupille si contrassero e i suoi occhi si assottigliarono per poter analizzare la sua preda, poi si fiondò su di loro.

"Dividiamoci!" Urlò Flagon, la squadra andò in vie separate. Sairam era con (t/n), Isabel era con Furlan e Flagon continuava ad andare verso gli alberi. Il titano non seguì lui o Isabel e Furlan, no, la sua preda era la unica e anormale donna con Sairam.

Mirò al Caporale e le colpì di striscio la gamba. Sairam impugnò le spade e in un attimo si ritrovò dietro la schiena del titano. Tagliò un pezzo della sua spada e il titano ululò rumorosamente, facendo perdere l'equilibrio al soldato per poi afferrarlo con i suoi denti. (T/n) riuscì a sentire il rumore delle sue ossa venir schiacciate dalla mandibola del titano e un urlo di dolore, poi il silenzio tagliò l'aria come un coltello incandescente.

Deglutì il corpo di Sairam e scosse la testa come un cane. Flagon tagliò i talloni del titano facendogli perdere l'equilibrio.

(T/n) si riunì a sua sorella e Furlan nella zona più esterna della pianura. Flagon era bloccato tra le mani del titano e fu squarciato facilmente, poi fu inghiottito in un boccone. Il titano si rigirò su se stesso, cercando di trovare la sua preda.

Loro erano seduti sugli alberi, guardavano il Titano ruggire in preda alla frustrazione. Isabel deglutì, tenendo la presa sulle sue spade. Guardò (t/n) che stava fissando la bestia con il terrore negli occhi. Isabel mise velocemente le spade al loro posto e abbracciò (t/n), sua sorella ricambiò insicura sul perché di quel gesto.

"Ti voglio bene sorellina, non dimenticarlo mai!" Isabel pianse nella sua spalla. Il Caporale strinse la sua presa.

"Come se potessi dimenticarlo, Izzy" disse (t/n) per poi baciare la fronte di sua sorella. Isabel si alzò puntando lo sguardo verso il titano che stava cercando tra i vari alberi. La mano di (t/n) afferrò quella di Isabel "Cosa stai facendo? Se andassi verresti ammazzata"

"Verremo tutti ammazzati, sorella"

"Si, ma non così. Rimetti le spade al loro posto e ritorniamo dentro le mura-"

"Ci seguirebbe fino a lì! Dobbiamo almeno ferirlo prima di scappare!" Isabel aveva delle lacrime che scorrevano sul suo viso, (t/n) cercava di trattenerle. Scosse la testa pregando sua sorella di non andare.

"Non ti lascerò andare una seconda volta, Isabel!" Urlò (T/n), la sua voce si ruppe.

"Isabel! Pensa a quello che stai facendo! Stai praticamente commettendo un suicidio!" Urlò Furlan, il titano si stava avvicinando.

"Devo farlo! Dobbiamo farlo!" Urlò Isabel stringendo la mano della sorella, voleva sacrificarsi ma allo stesso tempo no. Non voleva abbandonare sua sorella una seconda volta, mai più.

"Isabel!" Urlò (t/n) abbracciando Isabel da dietro "Mi rifiuto di lasciarti andare!"

Isabel sighiozzò, stringendo forte sua sorella come se da quello ne dipendesse la sua stessa vita, una vita molto breve.

Furlan lasciò la sua postazione per poter attirare il titano lontano da loro. Isabel prese le mani piene di calli della sorella e le strinse. (T/n) stava tremando terribilmente, una cascata di acqua salata scese dai suoi soliti occhi secchi. Isabel la asciugò, baciandole la guancia.

"Ti voglio bene sorellina" sussurrò. Separò le loro mani e raggiunse Furlan.

"Isabel!" (T/n) pianse saltando giù dall'albero e sfrecciando verso il titano.

Quest'ultimo catturò Furlan tra le sue fauci, rompendo la sua colonna vertebrale.

"Fermi!" (T/n) urlò. Il suono dei passi pesanti non era lontano.

Isabel tagliò il titano in varie zone. Il titano ringhiò alzando la mano.

"Izzy!"

Il titano schiacciò Isabel con la sua mano, facendo staccare la testa da quel corlo fragile.

"ISABEL!" Urlò (t/n). Successivamente tutto divenne confuso.

Isabel's Sister (Levi x Reader) [ITA]Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang