Non verrò al tuo matrimonio

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NON VERRO' AL TUO MATRIMONIO


Mancava solo un mese al suo matrimonio, tutti i suoi amici ne parlavano e Robin si sentiva alla grande, fino a quando il dottore le telefonò.

All'ospedale la mora si sentì sola senza la presenza di Barney.

Poi lo stesso dottore giapponese dell'ultima volta la incontrò e le spiegò una cosa che sembrava molto complicata e a Robin mancò ancora di più la sua presenza rassicurante.

C'era un ronzio nel suo cervello e tutto ciò che riuscì a pensare fu :

-Non posso avere figli?-

Il dottore sospirò e le mostrò alcuni grafici sullo schermo del computer, ma per Robin erano principalmente una nebbia confusa.

-Le possibilità che rimanga incinta biologicamente sono sotto il cinque per cento. In questo caso, sono costretto a chiamarla infertilità-

Robin non reagì.

La maggior parte delle donne avrebbe pianto, ma lei rimase semplicemente apatica di fronte a quella notizia.

Vide i due bambini di Barney che aveva immaginato anni prima, belli e vivi, nella loro età adolescenziale.

Per qualche motivo, non voleva lasciarli andare.

-Ma cinque per cento significa lo stesso che ci sono delle possibilità, no?-

La sua voce era forte, un muro che le proteggeva la mente, per non mostrare che quella notizia la stava toccando nel profondo.

Il dottore fece un sorriso triste.

-Se accadesse, rientrerebbe nella categoria dei miracoli-

Dannazione, pensò lei. Non aver mai creduto ai miracoli ritornava a prenderla a calci in culo.

Comprò una bottiglia di gin economico e fece una passeggiata a Central Park. Faceva freddo per essere aprile, come se l'inferno si fosse congelato, ma Robin non aveva testa per preoccuparsene.

Camminò fino a quando non fu veramente buio e finì col sedersi su una panchina, a guardare l'orizzonte.

Non aveva mai voluto dei figli, quella era sempre stata una certezza nella sua mente. Voleva essere una giornalista, andare in ogni nazione sul pianeta, per dedicarsi a servizi pericolosi, e l'idea di rinunciare a tutto quello per una macchina di escrementi era sempre stata, per lei, incredibilmente stupida.

Ma dire di non volere dei figli e sentirsi dire che non si possono avere sono due cose diverse.

Se un giorno avesse cambiato idea, magari avrebbe provato ad avere dei figli. Ora quell'idea non rientrava neanche nell'equazione.

Poi, Robin li rivide: i due bambini che, una volta, pensava avrebbe avuto.

Un paio di mesi prima Robin aveva dovuto lasciar andare Barney nel modo più doloroso possibile ed ora doveva lasciar andare via un sogno che non sapeva neanche di avere.

Non importava quanto le risultasse facile immaginarli, quei ragazzi non esistevano.

Sparirono da qualche parte nella terra dei sogni, così, alla fine. Robin si alzò dalla panchina, congelata dalla testa ai piedi, e tornò a casa.

Temeva il discorso che avrebbe dovuto avere con il suo futuro marito, ma era pronta ad affrontarlo. Non poteva dare la vita a quei ragazzi, ma si sarebbe dannata se non avesse vissuto la sua al massimo.

Luccichii nell'ariaWhere stories live. Discover now