Capitolo ventinove - Did he see him?

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La porta di casa Horan venne spalancata immediatamente quando Louis vide il compagno dai capelli ricci attraverso la grande vetrata del salotto: Harry sembrava esausto e zoppicava per la stanchezza mentre trasportava il corpo esile ed inerme di Ni...

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La porta di casa Horan venne spalancata immediatamente quando Louis vide il compagno dai capelli ricci attraverso la grande vetrata del salotto: Harry sembrava esausto e zoppicava per la stanchezza mentre trasportava il corpo esile ed inerme di Niall lungo il sentiero che dal parcheggio conduceva all'ingresso.

"Sono qui!" urlò a tutti i presenti, poco prima di aprire l'uscio e accogliere Harry all'interno dell'abitazione.
"Accendete il camino!" sbraitò quest'ultimo mentre camminava faticosamente verso di esso.
"Cosa? È luglio!"
"So quanto può sembrare strano, ma Niall è in ipotermia, è rimasto tutta la notte sotto la pioggia con i vestiti bagnati addosso" disse velocemente "il dottore sta venendo, l'ho già chiamato mentre ero in auto" spiegò, dato che aveva visto Bea prendere in mano il telefono e digitare qualche tasto, forse per chiamare l'ospedale. Harry fu felice di vederla in piedi e sana come un pesce, considerando che la notte appena trascorsa non era stata delle migliori per quanto riguarda la sua salute. Harry poggiò il corpo di Niall tra i cuscini che Louis e Liam avevano accuratamente disteso per terra così da tenere l'amico su una superficie morbida. Per fortuna, qualche minuto davanti al fuoco bastò a Niall per riprendersi dallo stato di incoscienza in cui era caduto: Bea notò che aveva cominciato a battere i denti e qualcosa le diceva che era un buon segno. In quel preciso istante, qualcuno suonò il campanello ed Harry andò ad aprire, pronto ad accogliere il loro medico curante: nessun altro avrebbe potuto presentarsi davanti casa loro alle sei e mezza del mattino.
"Cosa succede qui?" La voce dell'uomo dai capelli brizzolati e il ventre rigonfio - d'altronde come ogni cinquantenne che si rispetti - era grave e nella stanza cadde un silenzio agghiacciante mentre adagiava la valigetta con i propri aggeggi da dottore accanto al corpo di Niall.
"Mh... qualcuno è uscito di casa senza ombrello a quanto vedo"
"Si, fortunatamente non è nulla di grave. Vero Dr. Coile?" chiese Harry, fermamente convinto che nel giro di qualche minuto Niall avrebbe riaperto gli occhi.
"Si si, assolutamente" lo rassicurò, mentre con lo stetoscopio tastava il battito cardiaco del biondo. Il suo sguardo era molto tranquillo, il ché rassicurò chiunque si trovasse all'interno del salotto di casa Horan. Qualche secondo più tardi, Beatrice poté vedere gli occhi di Niall strizzarsi leggermente per poi aprirsi, uno ad uno, lasciando che il blu profondo dei suoi occhi le riempisse l'anima di gioia. Nel frattempo aveva ripreso a piovere, ma adesso non aveva più importanza perché Niall era dentro casa, al sicuro e, soprattutto, all'asciutto.
Il ragazzo le rivolse un'occhiata quasi addolorata. Il primo pensiero che ebbe fu subito quello di scusarsi "Mi... Mi dispiace" sussurrò con un fil di voce mentre gli occhi gli si riempivano di... lacrime?
Beatrice era sbalordita mentre lo guardava, gli occhi sgranati e le mani che non smettevano di accarezzarlo per un solo istante: il suo corpo adesso aveva ripreso ad essere caldo come sempre e questa era l'unica cosa che le permetteva di rimanere lucida. Gli lasciò un bacio sulla fronte mentre passava le dita tra i capelli umidi del compagno.
"Avrei dovuto darti... ascolto" concluse con non poca fatica, prima di rivolgere lo sguardo nello spazio intorno a sé per capire del tutto cosa stesse succedendo: Beatrice, il dottore ed Harry erano inginocchiati al suo fianco davanti al camino e decisamente sudati - Harry più degli altri - a causa della temperatura elevata ed esagerata per la stagione, Louis stringeva convulsamente le spalle del riccio con le proprie mani, nel frattempo Liam cingeva un fianco di Zayn, fermo davanti alla porta della cucina con gli occhi sgranati per via della preoccupazione. Il biondo lo vide fare qualche passo in avanti, nonostante il braccio di Liam avesse troncato ogni sua sorta di movimento sin dal principio, come per fargli capire che non era il momento per tornare a star così vicino al convalescente Niall. Quest'ultimo lo ringraziò mentalmente perché, anche se aveva riconosciuto il proprio errore, non era ancora pronto per rivolgergli anche solo una parola. Fu l'ultimo pensiero a fargli breccia nel cervello prima di chiudere gli occhi e scivolare in un sonno profondo.

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