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*Jimin's pov*

Rientro in casa stanco morto; oggi ho dovuto fare il doppio turno...le tasse e le bollette aumentano, e devo mettermi d'impegno se voglio portare a casa i soldi necessari per sfamare entrambi.

-Sei tu?- la voce del mio ragazzo mi arriva annoiata alle orecchie, ma sorgo in essa, una traccia di rabbia, pronta a liberarsi al primo passo falso.

-Sì, sono tornato.- accenno un sorriso, anche se sono esausto. Mi tolgo le scarpe, lasciandole all'ingresso, sfilandomi anche la giacca.

Sento dei passi veloci ed, improvvisamente, un pungente bruciore alla guancia destra, che mi costringe a voltare la testa di scatto, strizzando gli occhi dal dolore.

-Si può sapere dove diavolo ti eri cacciato questa notte?- mi chiede Jihoon, con la mano ancora alzata e arrossata.

Si è preoccupato nel no vedermi?

Apro la bocca per rispondere, sentendo uno strano e piacevole calore al petto al pensiero della preoccupazione del mio ragazzo, che però, mi blocca sul nascere.

-Ero ubriaco fradicio, non sapevo dove fossero le aspirine e avevo bisogno di una zuppa calda! Pensi che queste cose me le faccia da solo o che appaiano nel nulla?- sbaita alterandsi ancora di più.

Ah, no...non era preoccupato per me.

-I-io...- abbasso la testa, non sapendo se rivelare o meno la mia effettiva posizione. -Ero da mia s-sorella...aveva bisogno c-con i bambini.- balbetto, decidendo di mentire...Non voglio che Yoongi Hyung ci vada di mezzo.

-E chiedere il permesso è passato di moda?- chiede retoricamente, prima di girarsi e tornare sul divano.

-Ho voglia di Kimchi questa sera.- borbotta guardando svogliatamente la televisione.

-V-veramente stavo pensando di ordinare della pizza, solo per questa sera...- mormoro volgendo nuovamente il mio sguardo alle punte delle mie scarpe, sentendomi in colpa, senza un apparente motivo -S-sono stanco...s-sai oggi a lavoro è...-

-Non mi interessa.- mi interrompe bruscamente -Ti ho detto che ho voglia di Kimchi, non di pizza, vai a preparare. Ieri non c'eri, ti fai perdonare ora.- non distoglie lo sguardo dallo schermo.

Annuisco silenziosamente, camminando a passo pesante e stanco verso la cucina.

Preparo il Kimchi, chiamandolo poi a tavola.

-Ah Hyung...- mi risveglio d'un tratto, facendogli riportare l'attenzione su di me, alzando gli occhi al cielo e inarcando un sopracciglio.

-Uhm?-

-S-sabato sera...posso uscire con degli amici?- butto giù, piuttosto speranzoso in una risposta affermativa.

-Amici? Quali amici?- chiede ridendo di gusto, facendomi abbassare, per l'ennesima volta, lo sguardo, giocando con il cucchiaio con il contenuto nel mio piatto.

Amici...

Ha ragione...io non ho amici, non ho tempo per gli amici. 

-V-vecchi amici d-dell'università...- mento ancora, nacondendo il nome di Yoongi Hyung.

-Fai quello che ti pare.- scrolla le spalle lui, alzandosi poi da tavola -Io vado a letto, sistemi tu qui no?- non aspetta nemmeno la risposta, obbligatoriamente affermativa, che sale le scale.

Mi alzo dalla sedia, iniziando a sparecchiare e a lavare i piatti, sentendo dolore a tutti i muscoli...devo  riposare.

Cerco di finire il più velocemente possibile, per poi salire in camera e svestirmi....la doccia la farò domani, svegliandomi una mezz'oretta prima...ora proprio non riesco.

Mi stendo sul letto, voltandomi verso Jihoon, cercando di scorgerlo al buio.

Mi avvicino leggermente al suo corpo, ricercando quel calore che fatico sempre a trovare.

Le manifestazioni d'affetto mancano da molto nella nostra relazione, e la notte, è l'unico momento dove posso stargli più vicino.

Mi manca il vecchio Jihoon, ma sono sicuro che tornerà ad essere quel ragazzo di cui mi sono innamorato, e del quale continuo ad amarne il ricordo.

a.a.

Doppio aggiornamento per avvisarvi del fatto che tra le bozze ho un tot di storie nuove, alcune molto carine I think...

Ma prima aspetto di finire Red Relative....mancano all'incirca una quindicina di capitoli...

The next door -Yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora