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*None's pov*

Diversamente da come si poteva immaginare, Jimin e Yoongi non stavano ancora insieme. 

Non avevano affrontato più l'argomento, e nessuno dei due aveva avuto ne modo ne coraggio di dichiararsi all'altro, timorosi che fosse ancora "troppo presto".

Per Yoongi a lavoro era arrivata la stagione più complicata e piena. A fine estate, infatti, dalla stazione arrivavano sempre più turisti, ad ogni ora, desiderosi di un caffeè o qualcosa di veloce da mettere sotto ai denti.

I suoi orari si erano triplicati, non vedeva i suoi amici da una vita e Jimin si occupava praticamente di tutto in casa, tanto che Holly era arrivata a fare le feste prima al rosa e poi il suo effettivo padrone.

-Buonasera!- 

21:18

Puntuale come un orologio svizzero.

Da una settimana a quella parte una ragazza giovane, estremamente carina, entrava nel bar sempre alla stessa ora, ordinando il solito caffè americano e rimaneva per fare due chiacchiere con Yoongi, alleggerendogli un po' il peso della giornata stancante.

Era rilassante parlare con qualcuno dopo aver passato ore ed ore a correre come un forsennato dietro al bar, e un po' gli dispiaceva per quella ragazza, che aveva imparato a conoscere nei giorni.

Passava tutte le sere per prendere l'ultimo treno per il suo paesino in campagna, venendo ogni giorno nella capitale per assistere alle cure del fidanzato malato e ricoverato

E Yoongi sorrideva, nel sentirla parlare di lui, e pensava che avrebbe fatto lo stesso, se lui e Jimin fossero stati al loro posto. Si sarebbe svegliato presto per lui, avrebbe preso il treno, sarebbe rimasto ore in ospedale per poi tornare la sera.

-Noona!- la salutò, non sapendo effettivamente il suo nome, conoscendo solo alcuni dettagli della sua vita, tra questi, che fosse appunto più grande di lui.

-Yoongi buonasera.- salutò cordiale, avendo letto giorni prima il nome sulla targhetta della divi, sedendosi davanti a lui sullo sgabello del bancone.

-Il solito?- chiese già in procinto di preparare la solita ordinazione della ragazza.

-Si, grazie... - accennò un sorriso, abbassando quasi subito lo sguardo, facendo comparire un cipiglio sul volto di Yoongi, stranito nel non vederla sorridente come i giorni precedenti.

-Tutto bene? Successo qualcosa?- chiese come se fosse un vecchio amico, poggiando la tazzina sul bancone, togliendosi poi grembiule e targhettina, pronto per chiudere il locale.

-Forse non ce la farà...- sussurrò la ragazza con voce tremante, affondando subito il viso nella sua tazza, ingoiando il magone.

-Oh... noona... mi spiace...- mormorò affrettandosi a superare il bancone, poggiando una mano sulla sua spalla che subito fu attirata dalla ragazza che si girò e appoggiò il viso sul petto di Yoongi, iniziando a singhiozzando.

Il ragazzo sussultò un secondo, non aspettandoselo e non sapendo cosa fare. Optò ninfine per poggiare la mano libera sulla schiena della ragazza, accarezzandola lentamente.

-Non... n-non credevo che sarebbe peggiorato così d'un colpo... stava bene...- straziò le ultime due parole tirando sul col naso.

-Yoongi sono venuto a prend...- Jimin entrò in quel momento nel bar, intenzionato ad accompagnare il suo Hyung  a casa, non aspettandosi minimamente quella scena, per lui strana e decisamene equivoca.

Il suo Yoongi abbracciato ad una ragazza, senza riuscire a vedere i singhiozzi.

-Oh, Jimin, arrivo subito scusa...- tira un sorriso, staccandosi dalla ragazza, consolandola ancora un po', offrendole il caffè ed accompanandola fino alla porta, con una mano poggiata con premura sulla sua schiena.

Tutto sotto lo sguardo sempre più confuso del rosa.

-Ci vediamo domani Noona...- la saluta tirando le labbra in una linea sottile in segno di dispiacere.

-A domani Yoongi, grazie?- accennò un sorriso, naturalmente forzato.

Il blu aspettò di vederla voltare l'angolo per prendere il binario per poi girarsi e incontrare li sguardo di Jimin, sorridendo immediatamente nel vederlo lì.

-Mi sei venuto a prendere?- chiese non riuscendo a smettere di sorridere; vederlo dopo un giorno intero era bellissimo.

-Chi era? Perchè piangeva? La conosci?- non rispose ne alla domanda ne al sorriso, si poteva vedere lontano un miglio quanto fosse preoccupato, probabilmente per i fatti passati con il suo ex.

-Uh? Non so il suo nome... viene tutte le sere prima di prendere il treno... Ha il fidanzato in ospedale e... oggi ha avuto una brutta notizia, diciamo che la stavo consolando.- rispose tranquillamente Yoongi, alzando un sopraccigio per quell'interrogatorio inaspettato -Perchè me lo chiedi?-

-Uh niente solo... niente, lascia stare.- accennò un sorriso fugace, affiaccandolo e stringendosi nelle spalle -Andiamo? Ho incontrato Seokjin, era fuori da casa... ci ha preparato qualcosa. Si scusava per non essere riuscito a venire la scorsa volta.- cambià argomento, cosa che però Yoongi non permise così facilmente.

Gli afferrò il polso e lo fece girare nella sua direzione -Cosa pensavi, mh?- chiese leggermente indispettito per quell'accusa taciturna.

-N-niente, volevo solamente sapere chi fosse.- cercò di staccarsi dalla presa Jimin, non volendo che effettivamente sapesse quanto si fosse spaventato i primi istanti.

-Guarda che non sono come Jihoon io. Non tradisco a differenza sua.- sputò visibilmente contrariato dall'essere messo a confronto con quell'essere.

Uscì dal bar, seguito velocemente da Jimin, a testa bassa. Chiuse a chiave e si incamminò a passo svelto verso l'uscita della stazione, senza girarsi per controllare che il ragazzo lo stesse seguendo.

-N-Non ho detto questo!- affrettò il passo il minore, aggrappandosi alla manica della sua giacca, sperando rallentasse il passo.

-Ma sono sicuro che tu lo abbia pensato.- si fermò, dandogli comunque le spalle, cercando di staccare la presa dalla stoffa.

-B-beh s-se anche fosse non c'è bisogno di prendersela c-così...- mormorò Jimin, sempre a testa bassa. 

Non gli piaceva quando Yoongi si innervosiva, sapeva fare veramente paura, e gli ricordava i periodi passati.

-Cristo, Jimin. Pensavi veramente ti stessi tradendo? Hai davvero pensato che stessi facendo come Jihoon? Sembra che tu non mi conosca. Come potrei minimamente pensarci? Mh?- si voltò per guardarlo male, trovandolo piccolo piccolo ricurvo su se stesso, guardarsi le punte delle scarpe.

-S-scusa... Non ti ho paragonato a lui solo... Mi spiace okay? Non alzare la voce però... - lo pregò rialzando lo sguardo con gli occhi leggermente lucidi.

L'ultima cosa che Yoongi avrebbe voluto vedere.

-Okay okay...- si affrettò infatti a dire, agitando le mani davanti al corpo -Ma non piangere...- sospirò stringendo per un secondo la base del naso tra pollice e indice -Scusa... non mi piace che la gente non si fidi di me... soprattutto tu Jimin. Non dovresti dubitare di me, non sarei capace di farti una cosa simile... e poi mi hai visto come Jihoon... sai che non è esattamente la mia persona preferita- spiegò il perchè della sua ira improvvisa, accennando una risatina per l'ultima frase, grato di essere riuscito a strappare un sorriso anche a Jimin.

-Lo so, mi spiace...- annuì facendo una piccola smorfia, prendendo la sua mano, fredda per la bassa temperatura, tirando appena il labbro all'infuori in un'espressione bambinesca. 

-Andiamo a casa che mi sto congelando?- continuò facendo annuire Yoongi intenerito, che infilò le loro mani nella tasca del giubboto.

-Aish, neanche due minuti riesco a rimanere arrabbiato con te.-



The next door -Yoonmin Where stories live. Discover now