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N.A. avendo scritto il capitolo prima in giorni differenti, nel rileggerlo velocemente per continuarlo mi sono persa un mio errore. Avevo detto che era estate, mentre verso la fine avevo specificato più volte l'uso di giacche e temperatura bassa. Ho cambiato, e ho deciso (visto che ho sempre specificato il passaggio di mesi e settimane varie) di cambiare l'ambientazione a inizio Settembre, così da giustificare la presenza di turisti, e la possibile temperatura rigida. Spero di essere stata chiara, dopo tornerò a ricontrollare alcuni capitoli così da specificare ancora meglio.
Scusatemi.
-aria

Jungkook aveva ragione.

Io e Jimin sembravamo praticamente fidanzati, non era la prima volta che qualcuno ce lo chiedeva e noi, sempre impacciatamente, eravamo costretti a sorridere e negare, dichiarando che ci stessimo semplicemente frequentando, cosa sì vera, ma in parte.

-Yoongi, mi ascolti o fai finta santo cielo?- mi tira un coppino il mio migliore amico, facendomi sussurrare un'imprecazione e massaggiare il punto colpito.

-Ti sto ascoltando coglione...- rispondo guardandolo male, vedendolo ricambiare l'occhiataccia ed incrociare le braccia al petto, alzando un sopracciglio.

-Ah si? E qual è l'ultima cosa che ho detto?- chiede increspando le labbra, aspettando una mia risposta.

Merda, non ne ho idea.

-Uhm... di dichiararmi a Jimin?- tento, facendola sembrare più una domanda.

-Ti sei fermato seriamente lì? Aish, poi ho cambiato totalmente discorso... Vedi che non mi ascolti?!- mi tira il secondo coppino, facendomi venire voglia di picchiarlo.

Ringrazia che sei il mio migliore amico, stupido moccioso insolente.

-E sentiamo, cosa avresti detto di così importante?- chiedo alzando gli occhi al cielo, sapendo già di non essermi perso granchè nel non ascoltarlo.

-Ho detto che ieri sono andato dal dottore che mi ha fissato un intervento molto rischioso per risolvere un mio problema.- rispiega Jungkook, facendomi spalancare gli occhi.

-Sei serio? Che problema?- cheido subito allarmato, irrigidendomi sulla poltrona.

Il mio migliore amico scoppia subito a ridere, piegandosi in due e tenendosi la pancia con le mani.

Dio, ti ammazzo feto del cazzo.

-A-avresti dovuto v-vedere la tua faccia. - parla tra una risata e l'altra, indicandomi con l'indice -Vedi c-che non mi ascolti?- mi tira infine una pacca sul braccio, tornando immediatamente spaventosamente serio.

Fino ad un secondo fa stava per rotolare a terra ma cosa-

-Sei veramente un coglione Jungkook, aish. Ti odio. E comunque no, non ti stavo ascoltando... Stavo pensando a come chiedere a Jimin di essere il mio ragaz... -

-Hyung sono tornato!- mi interrompe la voce di Jimin, entrando velocemente in sala, fermandosi un secondo nel vedere Jungkook.

-Oh Kookiee, ciao~ - lo saluta con un abbraccio, spostandosi poi verso di me, lasciandomi un veloce bacio a stampo, sfilandosi nel contempo la giacca.

-Fuori piove, beato tu che avevi il giorno libero...- ridacchia ancora vicino al mio viso -Ah, tornando ho ordinato della pizza... - borbotta girandosi verso Jungkook -Ti fermi per cena? - chiede scompigliandosi i capelli umidi.

-No, no grazie.- declina gentilmente il mio amico, alzandosi -Stavo giusto per andarmene.- mi riserva un occhiolino di nascosto.

-Ci vediamo presto, magari con gli altri...- prende la sua giacca, infilandosela e tirando su anche il cappuccio, abbracciando entrambi -Ci vediamo ragazzi, divertitevi.- esce poi di casa, chiudendosi la porta alle spalle.

-Te l'ho presa al salame piccante...- subito Jimin si siede accanto a me, massaggiandosi le spalle e sospirando.

-Aish, finalmente a casa, ti giuro non ne potevo più di stare fuori...- mormora facendo una smorfia dolorante, al che appoggio le mie mani sulle sue, scostandole, massaggiando per lui le spalle e sentendolo immediatamente rilassarsi contro di me e mugugnare in segno di approvazione.

-Apparecchio io la tavola, stai un po' steso okay?- gli bacio da dietro una guancia, alzandomi e andando in cucina, dopo averlo visto poggiare la schiena al divano.

-Ti va la birra?- chiedo dalla cucina, alzando un po' il tono di voce per farmi sentire.

-No, grazie, solo acqua!- risponde con lo stesso tono dal divano.

Qualche minuto dopo sento il campanello suonare e, preso il portafoglio, apro la porta, prendendo i due cartoni e pagando.

-Piccoletto vieni che è arrivata...- mi sporgo appena per guardarlo, vedendolo alzarsi e raggiungermi a passo lento e pesante.

-Aish, non vedo l'ora di stendermi nel letto con te Hyung... È tutta la giornata che sto in piedi...- mi abbraccia da dietro, mentre sono in piedi al bancone della cucina per tagliare le due pizze a spicchi.

-Anche io... Mi sei mancato oggi.- sorrido poggiando forchetta e coltello, rigirandomi tra le sue braccia, mettendomi faccia a faccia con lui.

-Davvero?- chiede con gli occhi luccicanti e un sorriso da bambino.

Dovrei chiederglielo ora?

-Si - gli strizzo una guancia - Jimin senti... Stavo pensando... - inzio, bloccandomi nel vederlo poggiare la fronte nell'incavo del mio collo.

-Dimmi ti ascolto... - soffia sulla mia pelle.

-Vorresti... -

No, non ce la faccio.

-I-il pepe?- imrpovviso facendolo negare e poi staccarsi.

-Nah, non mi va questa sera. - mormora afferrando da dietro la mia schiena la sua pizza - Grazie- cantilena dandomi un altro bacio a stampo, andando poi a sedersi a tavola.

Perché dev'essere così difficile...

a.a.
Incredibile ma vero: sono viva.
(eh, pensavate fossi aria ehhhh)
((k pessima))
(((addio)))

The next door -Yoonmin Where stories live. Discover now