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La situazione ci era leggermente sfuggita di mano, almeno, a me sicuramente.

In queste settimane dal ritorno da Busan, tra me e Jimin era nato qualcosa.

Non so cosa fosse stato a far sbocciare tutto questo, però entrambi lo percepivamo.

Era forte ed era nuovo. Quei due o tre baci che ci scambiavamo occasionalmente, ora, avevano qualcosa di diverso; duravano di più, erano più passionali e non più semplici o a stampo, quelli erano spariti.

Nonostante tutto, però, nessuno dei due aveva provato ad accennare all'argomento.

Tornavamo a casa dal lavoro, ci salutavamo, sedevamo a tavola e cenavamo, principalmente con cibi d'asporto o precotti, non avendo tempo per cucinare come si deve. Poi restavamo qualche minuto a guardare la TV, e quando a uno dei due cadeva la testa sulla spalla dell'altro, sapevamo che era il "segnale" per alzarci, prepararci e stenderci nel letto.

Tutto normale, quello succedeva anche mesi e mesi fa.

Ma una volta sul letto quel qualcosa veniva fuori.

L'imbarazzo dei primi mesi era completamente sparito, anche se entrambi lo avevamo già notato da un po'.

Ma ora ci veniva tutto così naturale...

Ecco, i baci "occasionali" erano spariti. Ora ogni sera le nostre labbra si ricercavano per un po', lasciando qualche minuto ad ognuno di sfiorare con il naso o le guance parte del viso dell'altro, per poi unirsi, e decisamente non intenzionate a staccarsi subito.

Non eravamo mai andati oltre però, nessun ansimo, nessuna toccata... le nostre mani nemmeno ci provavano, il massimo era passare delicatamente sotto la maglietta, sfiorare la pelle bollente della vita o della schiena, nulla di più.

Ed era così straziante per me.

Come ora, ora ero veramente confuso.

-Hyung tutto bene?- chiede Jimin distraendomi dai miei pensieri.

Cos'è cambiato Jimin, dimmelo tu... perchè io sono sempre lo stesso.

-Si, scusa, ero sovrappensiero...- mormoro nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, socchiudendo gli occhi nel sentire le sue dita intrufolarsi tra i miei capelli, giocando con alcune ciocche.

Erano cose che vedevo spesso nei manga, accarezzare i capelli in silenzio, con il viso di uno nascosto nel corpo dell'altro, stesti nel letto, tra le coperte stropicciate, le gambe incrociate tra di loro.

Eravamo nella stessa identica posizione.

Semplicemente noi non avevamo appena finito di fare l'amore.

-Sai, mia mamma continua ad assillarmi. Dice che sei stupendo, che ti adora già, che è felice per me eccetera...- ridacchia facendomi percepire ogni vibrazione del suo collo.

Ha un ordore così buono...

-Sono irresistibile anche per le donne sposate.- non alzo il volto, ridendo contro la sua pelle, guadagnandomi un leggero coppino.

-Quanto sei scemo! Non fare pensieri su mia madre...- mi rimprovera con una nota di sarcasmo nella voce.

Alzo lo sguardo, facendo incrociare i nostri occhi e sfiorare i nasi.

-Sei solo geloso. Hai paura che possa innamorarmi di tua madre.- lo prendo in giro, senza rendermi pienamente conto nel termine usato.

-Nah... ami solo me tu.- risponde, non ricevendo però alcuna risata o negazione da parte mia.

Semplicemente mi immobilizzo, e lo guardo, intensamente.

Già... amo solo te.

-Yoongi...- cerca di richiamarmi, accennando una nota dispiaciuta nel tono.

-Tranuillo, lo so. Hai bisogno del tuo tempo, non farò nulla di troppo. Ho esagerato? Se dovessi esagerare dimmelo...- lo interrompo allontanandomi appena, improvvisamente spaventato dal poter rovinare tutto quanto. 

Ho fatto tre passi a vanti, non voglio rischiare di farne cento indietro.

-Yoongi...- mi richiama di nuovo, sempre con quella voce debole e insicura.

-Mh?-

-Non pensi che, dopo averti permesso di avvicinarti di più, dopo aver detto ai miei che ci stessimo frequentando, e dopo aver cambiato così tanto il nostro rapporto da quel giorno, io abbia già avuto il mio tempo?- chiede accennando un leggero sorriso, imbarazzato, e io non posso far altro se non gelarmi sul posto per la seconda volta in pochi minuti.

-Solamente...- continua cercando una mia mano, tenendola tra la sua -Ci stiamo conoscendo, mi piaci... pesnsavo si fosse capito, non mi sarei lasciato baciare così facilmente... Però tu, credo che i tuoi sentimenti siano più forti. Ero io il ragazzo di cui mi parlasti tempo fa no? Quello irraggiungibile di cui eri innamorato? Beh... non... non voglio illuderti. Non ti amo... Sai che è difficile con me. Quindi si, se vuoi in realtà possiamo provarci, puoi provarci, possiamo arrivare a diventare qualcosa di più... ma non aspettarti che ricambi subito questi tuoi sentimenti con i quali ora faccio così fatica a rapportarmi... sai bene quanto me come mi si siano stati strappati... Non voglio farti soffrire.- butta giù tutto d'un fiato, ma io non ci rimango male, per niente.

Sapevo già che non mi avrebbe amato, che non avrebbe ricambiat così i miei sentimenti.

Però gli piaccio... e vuole provare a diventare qualcosa.

Dio, ho il cuore impazzito.

-Non mi aspetto nessun "ti amo" a parte tua Jimin, non te lo dirò neache se rischia di metterti a disagio.- rispondo solamente, senza sapere cos'altro dire. 

Ha già capito tutto da solo.

Ritorno vicino a lui, tenendo il suo viso tra le mie mani a coppa, facendo scontrare le nostre labbra in uno di quei baci a stampo che non ci davamo da un po'.

Già, la situazione ci è decisamente sfuggita di mano.

a.a.

sarà l'influenza o il fatto che sto scazzata e devo calmarmi, ma mi sento soooft.

The next door -Yoonmin Where stories live. Discover now