10. Incomprensioni

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"Tante volte uno deve lottare così duramente per la vita
che non ha tempo di viverla"
C.Bukowski

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-Secondo te quanto dureranno?- mi domanda Tobias appoggiandosi all'armadietto.
Osservo la giovane ragazza vestita da cheerleaders e il bel ragazzo muscoloso mostrarle il bicipite.
-Non so...penso un mesetto- borbotto con un sorriso.

Quel ragazzo l'avevo già visto due giorni prima con un'altra.

Funziona un po' così, a scuola mia.
Ogni volta che qualcuno di popolare si mette insieme a qualcun altro non durano quasi mai più di un paio di mesi.
Mi dispiace molto, perché vedere questo genere di scene non fa che ricordarmi che magari, il vero amore che mi sogno io, neanche esiste.

-Secondo me due settimane...- il mio amico dai capelli rossi prende i libri distrattamente.
-Addirittura...-
-Non mi sembrano molto presi...- commenta facendomi un cenno nella loro direzione.
In effetti adesso sono entrambi al telefono.

Quando improvvisamente qualcosa cambia.
Gli occhi della bella ragazza di alzano, e capisco benissimo il perché.

Alan, insieme al suo gruppo fidato di amici sta passando in mezzo al corridoio.
Camminano a passo lento, sanno benissimo di fare un certo effetto alle persone.

Si girano tutti, quando arrivano loro.
Tra i borbottii e le risatine delle ragazze e gli sguardi torvi dei ragazzi, non so come faccia Alan a reggere tutte queste attenzioni.

Per certi versi, sono contenta di non essere al posto suo, passare inosservati ha i suoi pregi.

Quando passa di fianco a me per un attimo il suo sguardo gelido si abbassa.
Posa i suoi occhi nei miei.
Non riesco a capire se stia provando rabbia, divertimento o semplicemente il niente.
Perché passano pochi secondi, poi sparisce lungo il corridoio.

-Ce l'ha ancora con te per quello che hai fatto la scorsa settimana?- domanda il mio amico, che deve sicuramente aver notato il nostro gioco di sguardi.
-Non lo so...- dico sinceramente alzando le spalle.

Ormai è passata una settimana da quell'accaduto e ammetto che personalmente sto facendo finta di nulla.
Non ho riscontrato altri problemi con Alan, anzi, sono contenta di aver notato che ci siamo completamente ignorati.

Allo stesso tempo, la mia gioia aumenta quando penso a ciò che dovrò fare il pomeriggio.
Rivedere Daniel...

Guardo l'anellino di metallo sul mio anulare e sorrido.

Anche lui è risultato tranquillo questi ultimi giorni, non mi ha trattata troppo male nonostante qualche discussione inerente alle materie scolastiche.
Sembra quasi avere veramente intenzione di voler cambiare...migliorare.
E il fatto che mi abbia dato la possibilità di far parte di questa sua riabilitazione, mi rende quasi...fiera di lui.

Nonostante ciò ammetto che una parte di me non comprende bene perché questo suo improvviso cambiamento.
Certe volte sembra quasi...obbligato a voler cambiare, come se non dipendesse da una scelta autonoma.

Forse semplicemente non vede l'ora di uscire dal carcere e si questo nessuno potrebbe dargli torto, certamente.

Ma c'è una parte di me, una piccola parte, che ha paura di non riuscire realmente a comprendere quel ragazzo.

Difficult HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora