27. San valentino (prima parte)

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"You are my favorite feeling"

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Continuo a tenermi stretta al sedile mentre Tasha accelera per la terza volta.
In questo momento sto realmente pregando di sopravvivere.
-Non sapevo che tu avessi la patente...- mormoro cercando di non mostrarle la mia evidente ansia.
Lei alza le spalle -È la macchina di mio fratello, la uso solo quando lui dorme profondamente sul divano...- mi spiega.

Sposta lo sguardo su di me.
-Devo ammettere che oggi sei veramente carina...- si complimenta con un sorriso fiero.
Abbasso gli occhi, osservando il vestito.
Essendo una festa importante per me ho deciso di indossare un abito semplice, di colore rosso, stretto in vita ma non troppo corto, insieme a dei tacchi bassi neri.
Ho lasciato i capelli sciolti sulle spalle e mi sono truccata leggermente.
-Grazie...- dico accarezzando la gonna, ho sempre avuto questo vestito nell'armadio ma non avevo mai trovato un'occasione giusta per metterlo.
L'ho sempre ritenuto troppo speciale, non volevo sprecarlo per un giorno qualunque.

-Daniel oggi avrà un infarto...- mormora lei sicura accendendosi una sigaretta.

La guardo male -Potresti tenere entrambe la mani sul volante...Perfavore...- le domando stringendomi nella cintura, con ancora più forza.

Voglio bene a Tasha, ma sta guidando come se stessimo scappando da due pattuglie di polizia.

-Stai tranquilla...- mi rassicura lei, e ammetto che si è preparata a sua volta per la giornata.
Ha deciso di mettere un vestito nero aderente e scollato, e dei tacchi dorati probabilmente di almeno dieci centimetri.
È veramente molto bella.
-Pensi che non diranno nulla? Possiamo indossare vestiti in un carcere?- domando perché una parte di me è sicura che questo non sia l'abbigliamento adatto.
-Ma dai...è da anni che vado a questa festa e non hanno mai detto nulla...tutte le ragazze vanno vestite così...- mi spiega parcheggiando poco lontano dal carcere.

Scendiamo dalla macchina e sorrido notando che oggi è una bellissima giornata.
Il sole mi mette sempre di buon umore.

Quando entriamo nell'atrio, noto una quarantina di ragazze sparse per il corridoio, circondate da guardie.
-Hai portato l'autorizzazione visto che sei minorenne?- mi domanda Tasha mentre annuisco.
Ho dovuto portare i fogli firmati da mia zia, esattamente come l'altra volta durante la giornata libera.
Sono molto rigidi su queste cose.

-Bene sediamoci...- dice spingendomi su una delle poche sedie libere e mettendosi proprio di fianco a me.

-Julia sei ancora incinta!- esclama poi Tasha, abbracciando una ragazza a me conosciuta con un grande pancione -Sbaglio o questa è la terza volta?-
Continua a parlare con lei mentre io passo lo sguardo intorno alla stanza.

È molto diverso dalla scorsa volta, stanno facendo controlli corporali a turno mentre altre guardie camminano circospette intorno alle ragazze, come se le studiassero.
Si tratta per lo più di guardie donne.

Quando è il mio turno ammetto di provare una certa ansia, non mi era mai capitato di sottopormi a un controllo.
-Alza le braccia tesoro...- mormora la donna mentre un altro poliziotto passa uno strano aggeggio vicino al mio corpo.
-Tutti i tuoi oggetti personali resteranno in un armadietto...ti verranno date le chiavi e mi raccomando, non perderle...- sento la signora parlare mentre continua a far scorrere le mani su di me.
-Se sei minorenne lascia il certificato alla segreteria...- aggiunge una volta finito di ispezionarmi.
Annuisco mentre mi dirigo a portare le mie cose nell'armadietto.

Difficult HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora