19. Nuove conoscenze

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"People go
But how
They left
Always stays"
Milk and Honey

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-Alexandra...Tesoro svegliati...- sento la dolce voce di mia zia invadermi le orecchie e mi strofino gli occhi svegliandomi di colpo.

-Cosa che è successo?- mormoro confusa.
Oggi è domenica, non ho scuola.
-Scusa tesoro non volevo svegliarti ma è che...abbiamo una visita qui a casa...-mi spiega mia zia con un tono di voce basso, come se fosse sorpresa a sua volta.

-Cosa? E chi sarebbe...- mormoro totalmente confusa.

Guardo l'orario e noto che non sono neanche le 8 di mattina.
Molto presto per una visita.

Sono sicura al 100% che non si tratta di Tobias, dato che ieri è tornato a casa molto più frastornato di me, e sicuramente è ancora caricato sul letto.

-Dice di essere una tua compagna di scuola...- mi spiega mentre mi alzo.

Compagna di scuola?
Non ho amiche, le uniche ragazze che conosco di classe mia mi rivolgono la parola solo ed esclusivamente durante i compiti in classe.

Ancora stordita dalla sera prima, mi vesto, mettendomi una semplice tuta.
Pettino i capelli e scendo le scale.
La curiosità è forte.

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-Emh ciao...- è la prima cosa che riesco a dire, con un sorriso, mentre noto una ragazza a me sconosciuta seduta sul divano di casa mia.

Sono sicura di non averla mai vista prima, nemmeno nei corridoi di scuola.

-Vi preparo un caffè...- si affretta a dire mia zia sorridente allontanandosi.
Probabilmente è felice che io abbia una cosiddetta amica.

-Non penso di conoscerti...- mormoro osservando meglio la sconosciuta.

Si tratta di una ragazza alta, un po' in carne, dalla pelle ramata e i capelli raccolti in tante piccole treccine.
Indossa dei pantaloni cargo militari e una canottiera nera.
Ha un aspetto molto carino, e un sorriso bellissimo, ma per niente familiare.

-No...in effetti no non ci conosciamo...- mi da ragione lei, un po' imbarazzata.
-Ma vorrei parlarti- aggiunge e mi incuriosisco ancora di più.

-Certo...- mormoro sedendomi a mia volta sul divano.

-Scusami per l'orario...- si affretta a dire lei notando che sto ancora sbadigliando.
-Oh no tranquilla...di solito mi sveglio molto presto, ma ieri sono andata ad una festa e sono tornata tardi...- le spiego, come se la conoscessi da una vita.

Lei mi sorride, porgendomi la mano.
-Mi chiamo Tasha...-
La stringo
-Alexandra- sorrido a mia volta per alleviare la tensione.

-Ecco si forse ti sembrerà strano che io mi presenti così tutto un tratto a casa tua...- alza le mani e capisco che si sente a disagio esattamente come me.
-Però c'è una cosa di cui dovrei parlarti...-

Si ferma un attimo, e dopo continua.
-Fai da tutor ad un ragazzo al centro minorile giusto? Daniel walker?- mi domanda mentre annuisco ancora più confusa.

Lo conosce?

-Ecco io sono la ragazza di Alger...un amico di Daniel da quello che racconta lui...-
continua a parlare e l'ascolto.
-Mi ha raccontato il mio ragazzo di te, del fatto che stai facendo da tutor a Daniel e avrai un favore da chiederti...-

Daniel parla di me ai suoi amici?

Non so se essere contenta o sorpresa di questa cosa...forse entrambi.

Difficult HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora