Capitolo 2.

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02.
Quando ero a scuola, il professore di psicologia ci spiegò che secondo alcuni antichi cinesi, noi tutti nasciamo con un filo che ci collega alla nostra metà mancante. Il filo si aggroviglia, intreccia, a volte si perde, ma non si spezza mai. Ciò significa che siamo destinati fin dalla nascita ad avere un'anima gemella, questa può essere lontana da noi migliaia di chilometri, ma prima o poi la si ritrova. Sono convinta che il mio filo si sia aggrovigliato con un altro, conducendo il mio cammino verso la mia metà sbagliata. Riuscii a snodare il filo, cominciando un altro cammino. Con il passare del tempo cominciai ad avere la teoria che forse gli antichi avevano aggrovigliato appositamente il mio filo, per condurmi lontano dalla mia metà mancante. Può sembrare banale, ma credo che gli antichi si siano sbagliati sul mio conto: forse una come me non doveva stare con un suo simile, perché evidentemente non avevano tenuto conto che gli opposti si attraggono.
Luke è il mio opposto. Gli antichi si sono fottuti.
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"Stai bene?" mi chiese per la centesima volta.
"Sì Ashton, puoi starne certo, sto bene." sospirai. "Lui  invece? Lui come sta'?" chiesi a mia volta.
"Se la cava."
Silenzio. Non capivo il motivo di questi silenzi imbarazzanti fra noi due. Non ci vedevamo da mesi e l'unica cosa che riuscivamo a chiederci è come stavamo, ma poi silenzio.
"Hai ricominciato a fumare?" domandò curioso quando portai una sigaretta alle mie labbra.
Scrollai le spalle. "Tanto peggio di così non potrebbe andare." Mi lamentai.
"Non dire così, sei riuscita a guarire dopotutto." rispose poggiando la sua  mano destra sulla mia spalla.
"Nessuno guarisce veramente, Ashton, soprattutto quando hai queste malattie."
"Ti vedo bene." aggiunse per riempire quel silenzio che si era formato ancora tra di noi.
"Ci vedi male."
"Tutto andrà bene alla fine. E se non va bene, vuol dire che non é la fine." proferì queste parole prima di alzarsi e andarsene, lasciandomi da sola, seduta sul bordo del marciapiede.
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LUKE'S POV.
"Allora?" chiesi quando Ashton varcò la soglia di casa.
"Dice di stare bene." sospirò.
"Le credi?"
Sospirò passandosi una mano sul viso. "Le manchi Luke, oggi mi ha chiesto di te." ignorò la mia precedente domanda. "Tieni questo, leggilo." mi porse un quadernetto dalla copertina nera. "È il suo diario." aggiunse.

Remember me. // he looks so perfect sequel. [completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora