Capitolo 11.

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LEGGETE A FINE CAPITOLO, IMPORTANTE!

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Anche se a volte non sopporti una persona, quando gli succede qualcosa di brutto ci stai male per lei o lui. Vero... Vero?
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"Non ho tempo per queste cose tesoro." Rispose mio padre quando lo inviati a venire a pranzo con me.

"Papà, per favore! Non ci sentiamo da mesi, potresti dimenticare per un ora il tuo lavoro e magari passare un po' di tempo in compagnia di tua figlia e di tuo nipote?" Quasi lo implorai

Lo sentii sbuffare. "Va bene, domani a pranzo. Ti aspetto alla Hall domani a mezzogiorno, vedi di non fare tardi." Rispose segnando l'impegno nella sua agenda tascabile. "Ora ho una riunione importante, ti chiamo stasera se riesco." Mi liquidò.

"Aspetta, volevo chiederti, ti ricordi di Luke vero?"

"Oh sì, il giardiniere." Rise. "Hai più avuto notizie di lui? Sai per caso che lavoro fa o dove vive?"

"Mi prendi in giro? L'ho visto al piano di sotto, lavora per te papà!" Quasi gli urlai contro.

Il suo sguardo passò da divertito a serio. Prese la cornetta del telefono fisso che aveva sulla scrivania, premendo velocemente i tasti.

"Chantal, passai James." Ordinò.

Sinceramente, quando mio padre faceva così mi inquietava davvero molto. "Papà io vado, mi sono appena ricordata di avere un impegno." Mentii mentre prendevo la mia giacca e la borsa. Mi salutò con un gesto della mano, mentre parlava al telefono.

Presi l'ascensore per tornare al piano terra, e non feci altro che pensare a Luke. Lo so che dovevo dimenticarlo, ma era quasi impossibile, insomma.

L'ascensore si fermò al nono piano, si riempì quando alcune persone salirono e poi ripartì. Ero schiacciata stra il muro e il corpo di un uomo non tanto in forma. Diamine, mi mancava il fiato, perché oltre ad essere grasso, puzzava anche. Cazzo, perché tutte a me?

Sospirai di sollievo quando l'ascensore si fermò ancora, facendo uscire la maggior parte dei presenti, reatammo solo io ed un altro uomo, al quale non feci caso, l'unica cosa che volevo al momento era uscire da quel dannato ascensore.

Sentii uno spostamento d'aria, alzai gli occhi, trovando l'uomo davanti a me, che si rivelò essere Luke.

"Ti odio." Sussurrai abbastanza forte in modo che lui potesse sentire.

"Una volta mi amavi, invece." Parlò con voce roca, mi fece rabbrividire.

"Una volta." Scandii le parole.

"Cosa ti ho fatto Jessica? Torna da me, ti prego." Implorò.

Non gli risposi, lo ignorai. Sapeva benissimo cosa mi aveva fatto, avevo sofferto per lui e adesso mi chiede di ritornare da lui, che gli manco? Beh Hemmings, vaffanculo.

"Davvero non volevo arrivare a questo, ma dobbiamo parlare." Parlò. Vidi la sua figura spostarsi, bloccando l'ascensore.

"Sei fuori di testa? Fammi uscire!" Gli urlai contro.

"Quando avremmo parlato, beh ti farò uscire."

"Mio padre lo verrà a sapere. Non la passerai liscia questa."

"Oh ti prego, chiudi quella bocca. Ti devi sempre difendere con tuo padre, sei cresciuta ma di mentalità rimani ancora quella stupida sedicenne viziata."

"Cosa penserà il tuo capo quando verrà a sapere che hai rinchiuso sua figlia in un fottuto ascensore? Oh sì giusto, sei talmente idiota, che non sei nemmeno riuscito a farti assumere qui!"

La sua mascella si tese, e il suo sguardo divenne tetro.

"Okay, forse ho esagerato, mi dispiace." Mi scusai, notai il suo sguardo addolcirsi. "Cosa vuoi sapere?" Gli chiesi.

"Non lo so, tutto, come si chiama?"

Sospirai, lui non doveva sapere nulla di mio figlio. Il mio respiro si affannò leggermente. "Tu-tu non devi sapere nulla di lui, mi dispiace." Il suo viso si rattristì.

"Luke, l'ho promesso a Michael."

"Ti amo, okay?" Mi disse.

Dopo tutto questo mi amava, mi amava ancora. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai, mi sembrava la cosa giusta da fare.

"Lucas..." sospirai. "Io, io ehm..."

Non feci in tempo a finire la frase che il cellulare mi squillò, facendoci sobbalzare entrambi.

"Signora Clifford?" Domandò una voce maschile dall'altra parte del telefono.

"Sì sono io, ma chi parla?"

"La chiamo dal New York downtown hospital, suo marito è in pericolo di vita."

BOOM BANG.
eccomi tornata, scusatemi per la qualità del capitolo, ma ho l'influenza e non riesco a pensare molto lucidamente.
Allora la grande notizia è che....
FARÒ UN MEET AND GREET!
In tante me l'hanno chiesto e alla fine sono arrivata alla conclusione che non sarebbe una cattiva idea.
Rispondete a questa domanda:
DI DOVE SIETE?
così saprò meglio dove organizzarlo. Se volete chiedermi qualcosa a riguardo fatelo pure nella chat privata oppure contattate ZoeRosa,che è il mio piccolo elfo aiutante, nei messaggi.
Spero che vi piaccia questa mia iniziativa.
Ve se ama.
-Federica.

Remember me. // he looks so perfect sequel. [completa]Where stories live. Discover now