XVII

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Il macabro frutto della mia speranza
S'adagia nel tumulto di un intelletto codardo
Implora la poesia di redimerlo
Sigillato tra i volumi
Nella biblioteca di queste anime depravate
Fui la prole di un infausto Fato
Dal acerbo sapore che scivola nel palato
Apollo oscura quei raggi
Un eclissi si intrapose tra le valvole del mio spirito
E nessuna fulgida luce può risplendere
Se nel petto mio batte ancora l'organo della passione

 Soliloqui NotturniWhere stories live. Discover now