XXXV

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Assolvimi angelo
La colpa fu mia
La mia esistenza resa un'atarassia

Desiderai porre rimedio
Rendendomi deviante a questa società in controverso

M'avvalsi della subdola scelta
Incisa sopra a questa lapide

Ambivo alla libertà epicurea
Ma Dio m'ha lanciato tra i dannati
Nei pungenti roseti divenni rosa tra le spine

Si staccano petalo dopo petalo le precedenti anime
Scivolando rinsecchite sul paludoso terreno

Sanguinando silenziosa nel mio perpetuo flagello
Prega per noi angelo

 Soliloqui NotturniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora