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Lei si spense nella sua crisalide
Delle sue doglie egli ne assorbì le lesioni
Il bronzeo corpo al chiaror di luna
Lo trascinò nei ritrovamenti del suo Io egoista
Un crepitio insorge dalle altrui labbra
Dei pigmenti slavati
Colorano la natura circostante

Questa sará la protesi della misera vita
Come misero fu il desiderio del suo inguine
D'amore la decorò come meglio credette
Ma lei si spense e lui ne morì

 Soliloqui NotturniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora