XLVIII

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Nel ascoso nido racconto
Gli esodi di un esteta
Tra i mari egli vide la vera bellezza

La pelle di lui si gremita
Dalla delicata bruma
Una stonata vocazione
Mi porta
Tra i cieli maculati

Si infrange nei miei ricordi
La sua granulosa esistenza
Dal dorso gli colano alghe e sabbia

Evapora la novella del labile esteta
L'immagine di un teschio sulla riva
Resta tuttora

 Soliloqui NotturniWhere stories live. Discover now