Nel ascoso nido racconto
Gli esodi di un esteta
Tra i mari egli vide la vera bellezzaLa pelle di lui si gremita
Dalla delicata bruma
Una stonata vocazione
Mi porta
Tra i cieli maculatiSi infrange nei miei ricordi
La sua granulosa esistenza
Dal dorso gli colano alghe e sabbiaEvapora la novella del labile esteta
L'immagine di un teschio sulla riva
Resta tuttora
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