Sorgeva il cangiante sole
Un atterrito indigeno divagò tra gli ubertosi campiAl largo
Sotto alla cupola di una vecchia parrocchia
Compose epigrammi di grande beltà
Mentre l'aratro ruglia tra le piantagioni
Di afoni piovaschi ne fece sciroppo per gli arti
Nel fallace paesaggio
Evanescente divenne la mente
Tra il disfatto sogno e l'amaro amor