LIII

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È la sera
Ove guardo il dardeggiare della ossessa luna
Col profumo dell'oppio
resto in ammollo
Del manto ch'io ebbi, d'un livido tessuto
resistono soltanto i lambelli
Vitrei gli occhi
furono di quella liliale monella
la quale or mi scruta
con presuntuosa innocenza
Nata da infiammabili resti
Nella pancia di un Cedro
Di campagna

 Soliloqui NotturniWhere stories live. Discover now