XLIII

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Il candido biancore del suo incarnato
Risplendeva di fari stellari
Intorpidisce la carne col tocco
Del sensual canto
Che ondeggia nel silenzio focoso
Sfavilla della farina tra le sue tenere cosce
Vellutata libidine che col vetro incide

 Soliloqui NotturniWhere stories live. Discover now