- Capitolo 1 -

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Finalmente dopo cinque mesi passati in missione, ero di nuovo a casa, nella mia amata New York: << Hey straniera >> davanti a me avevo Steve Rogers, ovvero Capitan America: << Hey straniero, sei venuto prendermi? >> gli chiesi tutta bella entusiasta: << Certo, dai monta su... Stark è impazziente di vederti >> montai in sella alla moto e Steve affondò il gas; mi chiamo Katherine, ma per  gli amici Kat, sono una spia dello S.H.E.L.D. di livello 10 come Nastasha, i miei genitori sono morti in missione quando avevo solo 3 anni, così Nick Fiury, mi prese sotto alla sua ala protettrice e mi adottò, all'età di sei anni iniziai il mio addestramento, ed ora eccomi qua, appena rientrata da una missione e abbracciata a Steve, ero pazzamente cotta di lui, ma Steve non mi ricambiava, pensava ancora alla sua amata Peggy: << Eccoci qua >> eravamo arrivati dvaanti alla Stark Tower: << Vai pure, Stark ti sta aspettando >> scesi dalla moto di Steve e entrai nel grattacielo, presi l'ascensore e mi diressi verso l'ultimo piano, sapevo di trovarlo lì Tony: << Bentornata Kat >> mi corse incontro e mi sollevò da terra, lo abbracciai: << Grazie Tony, ma ora mettimi giù >> mi posò delicatamente per terra; Tony era come un secondo padre, uno zio, un fratello, con lui stavo bene; dietro di lui vidi Natasha, la mia migliore amica e la mia confidente: << Ciao Nat, mi sei mancata tantissimo in missione >> le corsi incontro e l'abbracciai: << Anche tu mi sei mancata, mi annoiavo a morte ad allenarmi, in cinque secondi battevo Steve e Stark >> scoppiai a ridere, dopottutto la Vedova Nera doveva mantere in tatto il suo sorpannome: << Eccoti qua, Capitan Ghiacciolo, stavamo incominciando senza di te >> Steve ci aveva raggiunti e scommetto che Stark aveva combinato qualcosa e infatti prese fuori tre bottiglie di champagne: << A cosa si festeggia Tony? >> gli domandai curiosa, mi porse il bicchiere pieno: << Al tuo ritorno eeee.... rullo di tamburi...... Alla tua entrata negli Avengers, finalmente ce l'hai fatta >> gli Avenger? Era da tre anni che provavo ad entrarci, ma mio padre mi bocciava sempre e mi diceva che non ero idonea: << Cosa mi sono persa mentre ero in Germania? >> qua gatta ci covava: << Stark e Steve hanno messo una buona parola per te e Fiury alla fine ha accettato... quindi benvenuta in squadra amica mia >> brindammo al mio ingresso negli Avengers e al mio ritorno: << Bruce dov'è? >> non lo vedevo da nessuna parte: << Bruce è dovuto un attimo andare con Legolas a prendere da mangaire >> certo che Tony aveva dei soprannomi proprio per tutti, povero Clint: << Bene... quindi mi spiegate bene, come avete fatto a convincere mio padre a farmi entrare dentro agli Avengers? >> non mi davo per vinta finché non mi dicono la verità: << Gli abbiamo fatto un bel discorsetto, soprattutto Capitan Ghiacciolo... ha iniziato a dire che sei grande abbastanza per farne parte e una ragazza come te ci serve nel nostro gruppo di supereroi >> e come sempre, sempre il solito a sintetizzare: << Ci avete messo poco a convincerlo.... ah poi c'è un'altra cosa che ti volevo chiedere Tony... hai dato un soprannome a tutti, il mio qual è? Me lo sono sempre chiesta >> ero curiosa di sapere, mi aveva sempre chiamato Kat o Scricciolo, dato che ero la più piccola del gruppo: << Lo vuoi davvero sapere? Beh ti accontento subito... ti ho soprannominato Sunshine, perché quando ridi e parli, in te si sprigiona una bellissima luce solare >> wow questa non me l'aspettavo: << Ok Tony basta vino >> gli dissi scherzando: << Kat è la verità... chiedilo a chiunque >> mi guardai in giro e tutti annuirono: << Perfetto, sarò perseguitata a vita da questo stupido e bello soprannome, ma ora vado a letto sono stanca, a domani ragazzi >> salutai tutti e appoggiai il bicchiere sul tavolo: << Hey non aspetti la pizza? >> Steve mi corse dietro: << Non ho fame... grazie Steve >> lo congedai con un sorriso, entrai in camera e mi feci una bellissima doccia rilassante, dopo di che mi misi a letto e aspettai che Morfeo mi venisse a prendere.
Quanto mi era mancata questa bellissima piscina, potevo vedere tutta New York: << Ciao Kat, bentornata >> mi girai e vidi Bruce: << Grazie Bruce e scusami per ieri sera, ma ero troppo stanca e non ti ho aspettato >> scoppiò a ridere: << Non ti preoccupare, me l'ero immaginato, ti lascio nuotare, ho diverse cose da fare... ciao >> lo salutai con la mano e ripresi a nuotare felicemente, finché non mi stancai, uscii dalla piscina

e mi avviai verso il lettino: << Certo che in questi cinque mesi hai messo su un bel fisico Kat >> mi girai e c'era Tony: << Grazie Stark >> mi avvolsi nell'asciugamano: << Sunshine non te la sei presa vero? >> mi domandò preoccupato: << Tony, non...

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e mi avviai verso il lettino: << Certo che in questi cinque mesi hai messo su un bel fisico Kat >> mi girai e c'era Tony: << Grazie Stark >> mi avvolsi nell'asciugamano: << Sunshine non te la sei presa vero? >> mi domandò preoccupato: << Tony, non me la prendo per così poco, so come sei fatto >> mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia: << Vado a farmi una doccia e poi devo andare da Fiury a fare rapporto sulla missione >>.
Guidavo la Ducati 999 nera per le strade di New York finché non arrivai allo S.H.E.L.D., percorsi i lunghi corridori e così arrivai davanti alla porta dell'ufficio di papà, bussai ed entrai solo quando sentii avanti: << Ciao Katherine, bentornata >> mi venne incontro e mi baciò sulla guancia: << Allora com'è andata la missione? >> mi chiese subito: << Bene, qua c'è tutto quello che devi sapere sulle società tedesche >> tirai fuori dai jeans un chip: << Benfatto Katherine... Stark ti ha detto della notizia? >> sapevo che saltava fuori questo argomento: << Sì papà me l'ha detto... come mai hai ceduto così facilmente? >> mi sedetti sulla sedia che c'era di fronte alla scrivania: << Diciamo che non sei più una bambina, sei cresciuta e hai delle potenzialità... e persone come te, devono far parte degli Avengers... Non so se l'hai notato, ma tu sei più forte di Natasha e Clint messi insieme, io non me n'ero mai accorto, è stata Natasha a farmelo capire... sai Katherine ho sempre rifiutato di fartici entrare perché avevo paura che ti accadesse qualcosa, sei la mia bambina >> era da tanto tempo che non mi parlava così: << Questa missione era per farmi capire se eri pronta oppure no... e la conferma l'ho avuta: sei pronta, vai e rendimi orgoglioso di te >>.

I'm off the deep end for youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora