- Capitolo 16 -

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Stavo stringendo le coperte e il mio cuscino ormai era inzuppato di lacrime, non uscivo dalla mia stanza da una settimana, Loki non mi lasciava mai da sola, si faceva portare il pranzo e la cena in camera mia, lui mangiava, io invece no: << Katherine devi mangiare, ti indebolirai >> non ne volevo più sapere di vivere: << Non m'importava, lasciami morire >> ero depressa, neanche la vicinanza di Loki mi faceva bene, mi tirai su e andai verso il bagno, ma Loki mi fermò: << Lasciarti morire? Neanche per sogno... devi rialzarti Katherine, devi essere forte e non farti abbattere da un uomo qualsiasi, ti troverai molte volte in queste situazioni e tu devi avere il coraggio di rialzarti sempre, non ci sarò sempre al tuo fianco, quindi vedi di rialzarti e di riprenderti >> guardai Loki, era serio, entrai in bagno e riempii la vasca, quando fu piena, entrai e m'immersi sott'acqua: "Rialzarmi? Parla facile lui, non sa cosa si prova ad avere il cuore in mille pezzi, svegliarsi ogni mattina e non vedere più il tuo ragazzo, perché ha scelto di andare con il suo migliore amico, sto pensando che non mi abbia mai amata e che mi abbia solo usato" qualcuno mi tirò su, era sempre lui, Loki: << Lasciami Loki... lasciami andare ti prego >> iniziai a piangere, lui mi abbracciò: << Non ti lascerò mai andare... perché sono innamorato di te e non permetterò che tu ti tolga la vita >> l'avevo sentito oppure immaginato? No, l'avevo sentito, ero sicura: << S-sei innamorato d-di me? >> sussurrai al suo orecchio: << Sì Katherine, lo sono sempre stato, fin da quando ti ho visto la prima volta >> solo allora mi ricordai che ero tra le braccia del dio dell'inganno e poteva dire qualsiasi cosa purché io rimanevo in vita, mi staccai da lui e lo guardai: << N-non ti credo Loki, diresti qualsiasi cosa purché non mi uccida >> lo vedevo serio e incredulo, forse non si aspettava questa mia riflessione: << Kat ti giuro, che non ti sto mentendo, sono veramente innamorato di te >> presi l'asciugamano, mi alzai e mi coprii, legandolo al petto, uscii dalla vasca e mi portai davanti a lui: << Dimostramelo che non mi stai ingannando e che sei innamorato di me >>
<< Farei qualsiasi cosa per te >> qualsiasi cosa?
<< Baciami >> non se lo fece ripetere due volte, mi prese per i fianchi e mi avvicinò a se, si chinò quel poco che basta per arrivare alle mie labbra e in un attimo trovai le sue labbra sulle mie, il tempo si fermò in quel momento, la sua lingua premette contro le mie labbra, sentii tirare leggermente i capelli, mentre con l'altra mano mi afferrò saldamente il fianco, schiusi le mie labbra, la sua lingua si insinuò nella mia bocca. Mi assaporava, lo assaporavo, a quel punto vorrei che questo bacio non finisse mai più, ma purtroppo ci staccammo per riprendere fiato: << Wow! Nessuno mi aveva mai baciata così!! >> sentivo le farfalle nello stomaco: << Ti bacerò così ogni volta che lo vorrai >> appoggiò la sua fronte sulla mia ed entrambi chiudemmo gli occhi: << Vieni con me piccolo cervo >> gli sussurrai sensuale all'orecchio; senza darli tempo, lo presi per mano e lo portai in camera mia e in un attimo mi buttai sulle sue labbra. Le volevo assaporare ancora e ancora, erano un richiamo per me, ma lui mi staccò subito, aveva capito le mie intenzioni; toglie sempre la gioia da ogni cosa: << Kat...fermati...non sai quello che può succedere se continui >> per fargli capire che ero decisa ad andare fino in fondo, mi slacciai l'asciugamano e lo lasciai scivolare giù in modo lento: << Lo so benissimo a cosa sto andando incontro... Loki, io ti voglio >> il Dio mi guardò e non se lo fece ripetere due volte, fu come un invito a nozze per lui: si fiondò sulle mie labbra in modo famelico e focoso, mi prese in braccio a mo di bambina e mi portò sul letto, posto dietro di me, mi adagiò delicatamente su di esso e lui si mise sopra di me: << Mi fai impazzire quando fai così... maledetta Midgardiana>> iniziò a baciarmi il lato della bocca senza prendere le labbra, scese sempre più giù fino ad arrivare al mio collo, iniziò a succhiarlo lasciando dei segni evidenti. A quel gesto gemetti: << L-Loki...>> lo sentii sorridere sulla pelle del collo, scese ancora a baciarmi finché non arrivò il miei seni e li stuzzicò con la lingua, finché il capezzolo non diventò duro e i miei gemiti non riempivano l'aria; scese ancora e mi baciò il ventre e la pancia, finché non si insinuò dentro alla mia intimità con la lingua, lo sentivo che stava giocando con il clitoride con la lingua, mi prese per i fianchi e mi portò di più a se, gli strinsi i capelli neri tra le dita, avevo il respiro affannoso, quando finii si alzò e torno a baciarmi sulle labbra, sentivo che mi sfiorava in modo snervante la gamba e la coscia finché non arrivò di nuovo alla mia intimità, mi penetrò con due dita, a quel tocco inarcai la schiena, iniziò a muoverle, sentivo un bruciore nel basso ventre e capii subito quello che stava per succedere: << L-Loki s-sto per v-venire...f-fermo>> le tolse subito, si alzò e si spogliò e dopo pochi minuti ritornò su di me: << Loki ti prego fai piano >>
<< È la tua prima volta? >> accennai un si con la testa, mi baciò la fronte: << Sarò il più delicato possibile >> mi penetrò delicatamente, chiusi gli occhi dal dolore: << Non chiudere gli occhi Kat, guardami >> li riaprii e lo guardai: << Andrà tutto bene >> iniziò a con brevi spinte e il dolore stava lasciando spazio al piacere, pian piano le aumentò, gli graffiai la schiena e lui l'inarcò, le aumentò ancora di più finché non raggiungemmo l'apice insieme; si accasciò di fianco a me, appoggiai la testa sul suo petto, lui mi abbracciò e mi baciò la testa: << Non sai quanto ho aspettato questo momento Katherine >> mi confessò, alzai la testa e lo guardai: << E tu non sai quanto ho aspettato questo momento, trovare la persona giusta con cui farlo e finalmente l'ho trovata >> lo abbracciai ancora più forte, ma a interrompere quel momento tanto dolce, fu il suono del mio cellulare: << Scusami >> mi allontanai da lui quel poco che basta per prendere il mio cellulare sul comodino: << Pierce >>
<< Katherine ho bisogno che tu ritorni operativa >>
<< Papà non so se le mie condizioni fisiche me lo permettano >>
<< Ho appena chiamato il dottor Banner e ha detto che puoi rientrare in missione >>
<< Capisco... di che missione si tratta? >>
<< Per questa missione voglio una professionista e tu sei la più candidata... devi fermare il soldato d'inverno e ucciderlo >>
<< Ma il capitano Rogers... >> non mi fece finire la frase che intervenne: << Il capitano Rogers ha fatto la sua scelta, voglio che elimini anche lui, ora come ora è un pericolo, ma se riuscirai a farlo tornare in se, portalo alla base e vediamo cosa fare con lui >>
<< Ricevuto >> chiusi la chiamata e buttai il telefono sul letto, mi spettinai i capelli: << Che succede tesoro? >> mi ero dimenticata che di fianco a me c'era Loki: << Niente... ho una missione da portare a termine >>
<< Ho capito, tuo padre vuole che uccidi il soldatino e il suo migliore amico, non sarà una missione suicida Kat? >>
<< Suicida o no, devo rispettare gli ordini >> dopotutto l'avevo già prevista questa missione, ma non m'immaginavo così presto.

I'm off the deep end for youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora