- Capitolo 7 -

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Quando mi svegliai avevo un'emicrania pazzesca, mi sedetti sul letto: << Ahia che male!! Oddio non mi ricordo niente, l'ultima cosa che mi ricordo era che ero al fast food con Steve >> mi alzai dal letto e mi guardai allo specchio: << Sono uno zombie >> mi diressi verso il bagno e iniziai a farmi una bella doccia calda e rilassante.
<< Finalmente ti sei svegliata, stavo per mandare una squadra a recuperarti, ormai si cena >> scoppiai a ridere, a vivere con Stark o impari a stare agli scherzi oppure è meglio che te ne vai, mi passò una tazza di tè: << Grazie Tony, sai dov'è Steve? >> volevo sapere che cos'era successo dopo la cena, dato che ho un blackout in testa: << In palestra, sta sempre ad allenarsi quello >> presi il tè che poco prima avevo appoggiato sul tavolo e mi diressi verso la palestra; quando lo vidi stava tirando di pugni al sacco da box: << Steve? >> non mi sentii, così alzai il tono di voce: << STEVE? >> si fermò e si girò a guardarmi: << Ah ciao Katherine... posso esserti utile? >> perché era così freddo con me? Non lo era mai stato: << Possiamo parlare un secondo? >> questa situazione non mi piaceva: << Sì >> prese un asciugamano e iniziò ad asciugarsi il sudore: << Ecco, volevo chiederti, cos'era successo ieri sera dopo che ho bevuto la birra, non mi ricordo >> lo guardai attentamente, ogni espressione del suo viso doveva dirmi qualcosa e invece non faceva trapelare niente: << Ti ho caricato in moto e ti ho portato a casa >> aveva distolto lo sguardo mentre lo diceva e questo voleva dire solo una cosa: << Stai mentendo Steve... dimmelo guardandomi negli occhi >> mi guardò dritto negli occhi: << Ti ho caricato e portato a casa Katherine >>
<< Bugiardo >> sentivo che mentiva, me lo sentivo, corsi via, il più lontano possibile da lui e dalle sue menzogne.
Guardai l'orario, erano le 23:00, stavo guardando New York dall'alto, ero seduta sul tetto della Stark Tower, sentivo il vento che mi accarezzava i capelli: << Eccoti dov'eri, ti stanno cercando tutti >> mi strinsi di più nella coperta: << Ti prego Loki lasciami da sola >> invece di andarsene si sedette di fianco a me: << Non mi piace vederti così, qualunque sia stato a ridurti così lo dovresti uccidere >> nascosi la testa sotto alla coperta, non volevo che mi vedesse sorridere: << Lo so, l'unica cosa che volevo sapere era la verità e invece lui che cosa fa? Mi mente, odio quando la gente mi mente >>
<< Quello è il mio mestiere, se no non sarei il dio degli inganni e delle malefatte... comunque Katherine non ti arrendere e cerca sempre di scoprire la verità >> in quel momento iniziò a piovere: << Per te è facile parlare >>
<< No Katherine, ti sbagli, per me non è facile parlare, anzi tutta questa cosa mi è alquanto difficile, non ho mai aiutato nessuno, sono sempre stato un egoista in tutto e per tutto, vedevo soffrire le persone e nel farlo gioivo >> lo guardavo mentre parlava, si girò verso di me: << Hai dei bellissimi occhi Katherine

 comunque Katherine non ti arrendere e cerca sempre di scoprire la verità >> in quel momento iniziò a piovere: << Per te è facile parlare >> << No Katherine, ti sbagli, per me non è facile parlare, anzi tutta questa cosa mi è alquanto difficile, n...

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e non voglio vederli piangere per colpa di Rogers, lui non ti merita, ma ora torniamo dentro ti raffredderai >> mi alzai, stando attenta a non scivolare, ma misi male il piede e come non detto scivolai per qualche metro, Loki mi prese per mano: << Non mollare la mia mano... hai capito Katherine?! >> mi tirò su con forza e mi prese in braccio a mo di sposa, mi aggrappai fortemente a lui e chiusi gli occhi, sentii che aveva appena saltato e in un baleno era atterrato: << Puoi aprire gli occhi >> li aprii, ed eravamo in camera mia: << M-ma come hai fatto? >> gli chiesi, mi mise giù, ma non volevo staccarmi da lui: << Un piccolo trucchetto di magia >> avevo ancora le braccia incrociate dietro al suo collo: << L-Loki? Puoi rimanere finché non mi addormento? >> aveva il viso troppo vicino al mio, potevo sentire il suo respiro: << Va bene, ma ora vatti ad asciugare >> mi staccai da lui e andai verso il bagno, mi diedi un asciugata e indossai la mia camicia da notte in raso e in pizzo nero; quando uscii dal bagno lo trovai che curiosava in camera mia: << Non c'è nessuna gemma preziosa che tu possa rubare >> ironizzai, si voltò e mi squadrò dalla testa ai piedi: << Tu dormi così? >> era a bocca spalancata: << Sì perché? >> gli chiesi, chiuse la bocca e si mise a sedere sulla sedia: << Era per sapere >> mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi: << Buonanotte Loki >>
<< Buonanotte Kat >>
POV LOKI
<< Tu dormi così? >> ero a bocca spalancata, ma come poteva pensare di dormire quando c'ero io in camera con lei? << Sì perché? >> mi chiede anche il perché? Era dannatamente sexy, non sai che ti farei Katherine, sono ormai sere che ti sogno e che ti possiedo nel mio letto, sentivo rigonfiarsi il cavallo, così decisi di mettermi a sedere prima che si aggrega della gonfiatura: << Era per sapere >> si sdraiò sul letto e vidi che chiuse gli occhi: << Buonanotte Loki >> mi disse a fior di labbra: << Buonanotte Kat >> la stavo guardando mentre dormiva, ma ad un tratto si girò e la camicia da notte si alzò, mostrando il suo perizoma in pizzo: << Così non mi aiuti Katherine >> mi alzai e mi diressi verso di lei, le sfiorai le gambe, per andare fino a su alle cosce, stavo accarezzando la schiena, quando la sentii tremare e sussurrare: << Steve >> mi fermai, trovai ancora quella poca lucidità che mi rimaneva, così la coprii fino al collo, per fortuna che ha nominato quell'inetto se no chissà cosa sarebbe successo, dovevo andarmene da quella stanza, così uscii dalla sua camera e me ne andai nella mia: << Dannazione, che mi è saltato in mente, sto diventando troppo rammollito a stare con questi midgarniani >> dovevo ritrovare il vecchio me, così mi sdraiai a letto, chiusi gli occhi e vidi Katherine, con indosso quella vestaglia sexy e per non parlare del suo corpo, che farebbe invidia a qualunque donna, anche quelle asgardiane, si sedette sopra di me e iniziò a baciarmi da per tutto, iniziò a muovere il suo bacino sopra al mio membro, ero così eccitato che iniziai a gemere, quando aprii gli occhi Katherine non c'era, abbassai lo sguardo e avevo i vestiti bagnati: << Ma quale Dio degli inganni e delle malefatte... sono il dio dell'incontinenza >> dovevo smetterla di pensare a lei, lei non mi sarebbe mai appartenuta, non sarebbe mai stata mia, perché al mio posto c'era quell'insopportabile e perfettino di un capitano, che non ha avuto nemmeno il coraggio di dirle che l'ha baciata... se lui non si muove a prenderla, giuro su Odino che la prenderò io, facendola diventare mia.

I'm off the deep end for youWhere stories live. Discover now