6.

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Perrie's pov
Dopo scuola Alex mi ha riaccompagnata a casa. Stare con lui è qualcosa di indescrivibile.
Mi fa provare delle cose che non avevo mai provato prima.
E questo mi rende dannatamente fragile.
Però nonostante tutto non riesco a smettere di pensare a Jade.
Se ho fatto la cosa giusta.
Se me ne pentirò.
Se sta bene.
Se sta piangendo.
Piangendo a causa mia.
La sua espressione quando l'ho vista in classe è stata una pugnalata al cuore.
Volevo fermarla, parlarle, scusarmi, ma le parole non sono uscite dalla mia bocca.
Non ho avuto il coraggio di dirle niente.
E l'ho lasciata andare, andare via da me.
Andare, forse per sempre.
Al solo pensiero sento un dolore all'altezza del petto.
Cerco di distrarmi, di pensare ad altro, ma fallisco miseramente.
Poi mi viene in mente Alex.
Dopo avermi accompagnata a casa mi ha chiesto cosa volessi fare sta sera.
Fortunatamente ho casa libera oggi, mia madre fa il turno di notte a lavoro, quindi gli ho chiesto se voleva venire da me e che ne so, vedere un film.
Ha accettato, e quindi verso le nove dovrebbe arrivare.
Comincio a mettere un po' a posto la casa, è letteralmente un casino.

Senza accorgermene si sono già fatte le nove meno dieci.
Sono riuscita a riordinare il più possibile e a prepararmi, in modo da essere presentabile, o per lo meno decente.
Mi siedo sul divano e prendo il telefono.
Comincio a guardare qualche social, ma dopo qualche minuto sento il campanello suonare, facendomi sussultare.
Vado di fretta ad aprire la porta, e non appena lo vedo non gli lascio il tempo di dire nulla e gli porto le braccia al collo, posando le mie labbra sulle sue.
Sorride a quel contatto, ricambiando il bacio.

"Ti sono mancato vedo" dice allontanandosi da me ed entrando in casa.

"Abbastanza" rispondo ridendo.
Chiudo la porta e lo faccio accomodare in sala.
Si siede sul divano, e senza preavviso mi trascina con se, facendomi sedere a cavalcioni su di lui.
Porta le mani sui miei fianchi e mi attira a se, catturando le mie labbra poco dopo.
Comincia a baciarmi con foga, come se ne avesse un bisogno disperato.
Lo sento abbassare le mani sul mio fondoschiena, provocandomi una scarica lungo tutto il corpo quando lo stringe delicatamente.
Sorrido sulle sue labbra, ma poi sono costretta a staccarmi da lui per riprendere fiato.

"Anche io ti sono mancata eh" dico, per poi sentire un'adorabile risata uscire dalla sua bocca.
Poi senza dire nulla, cambia espressione, diventando improvvisamente serio.
Accorcia di nuovo le distanze, facendo incontrare le sue labbra con le mie.
Subito schiude le mie con la lingua, per farla scontrare con la mia.
Sono troppo concentrata sul bacio e non mi sono nemmeno accorta che ha infilato le mani sotto la mia maglietta, salendo lentamente fino al reggiseno.
Arriva al gancetto, ma lo fermo, staccandomi da lui.

"Alex, no" dico guardandolo negli occhi.
Mi guarda anche lui, e noto che ha uno sguardo diverso.
Una scintilla strana brilla nei suoi occhi, e poi un sorriso malizioso su fa strada sul suo viso, spaventandomi.
Non mi ascolta, e posa di nuovo le mani sulla mia schiena, sganciando il reggiseno.
Cerco di allontanarmi, ma mi avvicina ancora di più a lui.
Con foga si fionda sul mio collo, baciando e succhiando quella parte di pelle nuda.
Poso le mani sul suo petto e lo allontano, ma è decisamente troppo forte rispetto a me.
Senza accorgermene mi ritrovo sotto di lui, intrappolata.
Continua ad esplorare il mio collo, mentre sento la sua mano posarsi sulla mia coscia.
No, ti prego.
Non faccio in tempo a capire nulla che mi strappa la magliettina che avevo addosso, lanciandola per terra.

"Sei così bella" dice posando la mano sulla mia pancia, tracciando una linea con il dito dall'ombelico fino all'altezza del seno, ancora coperto dal reggiseno ormai slacciato.
Con poca delicatezza mi sfila le spalline e lo lancia insieme alla maglietta.
Si avventa sul mio seno, lasciando dei baci umidi su di esso, per poi mordere e succhiare la pelle.
Non riesco a fare nulla.
Non riesco a muovermi.
Non riesco a respingerlo.
Ho capito dove vuole arrivare, e so che non si fermerà.
Lo sapevo, lo sapevano tutti.
La sua fama di puttaniere lo precede, ma non pensavo potesse fare davvero una cosa simile.
E ovviamente io mi sono comportata come la classica stupida ragazza che cade ai piedi del più figo della scuola.
E adesso mi trovo qui, immobile, sotto il suo tocco rude e brusco.
Riesco chiaramente a sentire che si sta eccitando, fin troppo.
Vorrei spingerlo via, urlargli contro e mandarlo fuori da casa mia, ma so che non ce la farei contro di lui.
Mi lascio andare al pensiero, mi arrendo.
Sento la sua mano fredda posarsi di nuovo sulla mia pancia, per poi arrivare al bottone dei jeans.

"Ti piacerà, ma a me di più" sussurra al mio orecchio con un tono sarcastico, per poi slacciare i miei pantaloni e sfilarmeli.
Solo un pezzo di stoffa mi divide da lui e da tutto quello che mi potrebbe fare.
Si alza di scatto da me. Si toglie di fretta i pantaloni, rimanendo in boxer davanti a me.
Mi rivolge uno sguardo terrificante, sogghignando.
Poi torna su di me, continuando a baciarmi ogni singola porzione di pelle nuda.
Poi arriva all'altezza delle mutandine.
Senza aspettare ancora strappa anche quelle, lasciandomi completamente nuda sotto di lui.

"Ti prego...non lo fare" riesco a dire con voce debole, quasi sussurrando, in preda al panico.
Torna su di me, guardandomi con gli occhi spalancati.
Poi sorride di nuovo, mentre mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Non ho intenzione di fermarmi dolcezza, non ho ancora cominciato" dice facendomi rabbrividire.
Si alza leggermente da me e si leva i boxer.
Torna a baciarmi, ma sono inerme sotto il suo tocco.
Chiudo gli occhi, aspettandomi di tutto.
Si sta portando via la mia prima volta.
Si sta portando via una cosa che avrei voluto tenere per una persona che avrei amato davvero, con cui avrei voluto farlo veramente.
Invece lui se ne sta sbattendo completamente.
Chiudo gli occhi, mentre sento una lacrima scendere lentamente sulla mia guancia.
E poi sento un dolore straziante non appena si spinge dentro di me.
Dolore, solo dolore.
All'inizio si muove lentamente, ma dura poco.
Comincia a dare spinte più forti, gemendo mentre si tiene a me.
Sono ancora una volta immobile, sento solo dolore, nient'altro.
Dopo un po' la vista mi si appanna.
Buio completo.

Se n'è andato.
Non ho sentito più nulla dopo la prima volta che è entrato dentro di me.
Non si è limitato a farlo solo una volta, non ne aveva abbastanza.
Mi ha lasciata qui, nuda, da sola, dolorante.
Più ci penso più le lacrime continuano a scendere.
Non posso credere che l'abbia fatto davvero.
Mi aveva avvisata.
Jade me l'aveva detto.
Ma il come al solito ho voluto fare di testa mia, non ascoltarla.
Invece ho ascoltato lui. Mi sono fidata si una persona che conoscevo a malapena invece della mia migliore amica.
Continuo a piangere, ormai accasciata sul pavimento dopo che mi ha spinta giú dal divano con forza.
Non riesco ad alzarmi, non riesco a reagire.
Non riesco a smettere di piangere.
Sono sola, e me lo merito.

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