18.

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Jade's pov

"Allora..." comincio a dire alzandomi dal divano.

"Si?"

"Mia madre dormirà fuori casa sta notte, e a dire il vero mi ero già preparata un sacco di film strappa lacrime da vedere per deprimermi ancora di più" continuo a dire, prendendo fra le dita una ciocca di capelli e cominciando a giocarci nervosamente "ma dopo il tuo arrivo è cambiato tutto. Quindi mi chiedevo se volessi dormire da me sta notte, così mi fai un po' di compagnia"
Non ero mai stata così nervosa di chiedere a Perrie di rimanere a dormire da me.
Non so il motivo, ma sono tremendamente in ansia.
Ansia che scompare subito non appena sul suo viso spunta un sorriso stupendo.

"Certo che voglio dormire da te, adesso lo scrivo a mia mamma" non finisce neanche la frase che ha già il telefono in mano, intenta ad informare a sua madre.

"Fatto" dice, lanciando delicatamente il telefono sul divano.

"Comunque devi farti una doccia. Hai tutti i vestiti fradici, prima che ti prendi un accidente"
Velocemente si avvicina a me, prendendomi per un fianco.

"Mi sa che te la devi fare anche tu, ti sei avvinghiata come un koala addosso a me e ti sei bagnata anche tu" mi fa notare il mio pigiama, non ci avevo fatto caso.

"Allora andiamo" mi dice lei, prendendomi per mano e trascinandomi di sopra, in camera mia.
Ma non appena capisco le sue intenzioni mi blocco, davanti al letto.
Lei si gira, con un espressione interrogativa sul volto.

"Prima vai tu e poi io, piccola pervertita" dico ridendo.
Incrocia le braccia al petto, assumendo un espressione da finta offesa.

"Punto uno, non sono pervertita, punto due, risparmieremmo tempo, punto tre, so che anche tu lo vorresti piccolo angioletto" dice facendomi l'occhiolino e avvicinandosi a me con fare provocatorio.

"Stiamo insieme praticamente da dieci minuti, non penso sia il caso" dico posando una mano sul suo petto, fermandola.

"Ma abbiamo già fatto di peggio, ricordi?" dice, sempre con un aria divertita. Sta cercando di tentarmi, ma non ci riuscirà.

"Si, e proprio perchè mi ricordo direi che dobbiamo andarci piano" le accarezzo la guancia, cercando di farle capire che è la cosa giusta.
Mi rivolge un sorriso dolce, posando la mano sulla mia.

"Hai ragione, rallentiamo un po' e facciamo in modo che le cose funzionino" dice, per poi stamparmi un bacio veloce sulle labbra.
Si allontana, dirigendosi verso il bagno di camera mia.
Apre la porta, ma prima di entrare si gira verso di me

"Ma se vuoi venire con me l'offerta è sempre valida" dice accigliata sulla porta.

"Vai a farti sta doccia cretina" dico ridendo, mentre lei chiude la porta.

Passarono circa tre ore.
Dopo che Perrie è uscita dal bagno con solo un asciugamano addosso ho dovuto tenere a bada tutti i miei ormoni per non saltare addosso, ma sarei stata poco coerente con quello che avevo detto poco prima.

Abbiamo deciso di ordinare il sushi, e fra circa dieci minuti dovrebbe arrivare.
Mi mancavano le nostre serate.
Cibo d'asporto, film, pop corn e serie tv.
Sembra perfetto.
Sussulto non appena sento suonare il campanello.
Mi alzo dal divano e corro alla porta, accogliendo un ragazzo, forse della mia età, con almeno tre sacchetti in mano.

"Ciao! Quanto ti devo?" chiedo, tirando fuori il portafoglio.

"Sono 34" ovviamente Perrie ha dovuto ordinare tutto il menù, come suo solito, ma ho insistito per pagare io sta sera.
Tiro fuori i soldi da dargli, ma nel passarci i sacchetti mi cadono alcune monete.

"Oddio scusami" dico, affrettandomi a raccogliere tutte le monetine cadute a terra.
Ma non faccio in tempo a sollevarmi che Perrie è di fianco a me.

"Si okay va bene così, dammi i sacchetti, tieni questi e addio" dice, prendendo di fretta i sacchetti e consegnandoli il resto dei soldi, per poi chiudergli la porta in faccia.
Mi giro di scatto verso di lei, incredula, mentre va verso il tavolo per sistemare le cose.

"Mi spieghi cosa ti è preso?" le chiedo, prendendola per un braccio, facendola voltare.

"Quando ti sei piegata per prendere i soldi ti si sono alzati i pantaloncini, e ti ha letteralmente studiato tutto il culo, nei minimi dettagli e senza contegno" dice respirando profondamente.
È gelosa. Sorrido involontariamente.

"Sei gelosa" affermo, avvicinandomi di più a lei.

"Non sono gelosa"

"Oh si che lo sei, e anche tanto"

"Si okay sono gelosa, va bene? Nessuno può guardarti in quel modo"
Sorrido ancora di più, e elimino le distanze, portando le mani dietro al suo collo mentre poso le labbra sulle sue.
Lei mi avvicina a se tenendomi per i fianchi.
Il bacio si fa più intenso, nessuna delle due sembra intenzionata a smettere.
Sento le sue mani accarezzarmi e scendere sempre di più, fino a raggiungere il mio fondoschiena.
Lo stringe, e senza volere faccio uscire un gemito dalla mia bocca, provocando un sorriso da parte sua.
Ma non si allontana.
Posa le labbra sul mio collo, lasciando dei piccoli baci, togliendomi il fiato.
Se va avanti così non so per quanto tempo potrò rispettare quello che avevo detto.

"Pez..." sussurro, mentre lei continua con la sua piacevole tortura.

"D-dobbiamo mangiare"
Lentamente si stacca da me, guardandomi negli occhi.
Sorride, soddisfatta della mia reazione.

"Allora mangiamo" dice divertita, mentre va a sedersi, lasciandomi lì in piedi come un imbecille, ancora scossa.

Ormai siamo a letto da un po'.
Abbiamo finito di vedere un film horror, anche se ero più impegnata ad abbracciare Perrie che ogni due per tre strillava per la paura.
Non appena arrivano i titoli di coda si solleva da me, e chiude velocemente il computer, accendendo poi la lampada sul mio comodino.

"Avrò di sicuro gli incubi sta notte" dice, guardandosi intorno con aria spaventata.

"Ma non faceva paura Pez" rido vedendo la sua espressione.

"Non faceva paura?! Adesso mi sognerò un tipo con una maschera terrificante in faccia che vuole stuprarmi e uccidermi"
Continuo a ridere, ricevendo diverse cuscinate da parte sua.

"Va bene va bene, adesso dormiamo dai, domani dobbiamo andare a scuola" dico, per poi aprire le braccia. Non se lo fa ripetere due volte e si fionda verso di me, appoggiandosi sul mio petto.
La circondo con un braccio, mentre con l'altro le cingo il bacino, attirandola a me.
Ma poi ripenso meglio a quello che ho detto.

"Pez..."

"Mh mh" solleva il viso verso il mio.

"Domani dobbiamo andare a scuola"

"Oh, è vero" dice abbassando lo sguardo. Evidentemente ha capito quello che volevo dire.

"Cosa facciamo?"

"Se te la senti, io mi comporterei normalmente. Siamo solo due ragazze innamorate che stanno insieme Jade, ci sarà lo stupore del primo impatto, ma poi non ne parleranno più" mi dice, cercando di rassicurarmi.
E stranamente ci riesce.
Ha ragione, io la amo e lei ama me, perchè dovremmo nasconderci?
Che ne parlino pure, noi siamo felici ed è questo l'importante.

"Hai ragione, andrà tutto bene" dico lasciandole un bacio sulla fronte.

"Buonanotte Jadey"
Alza il viso verso di me, e mi lascia un leggero bacio sulle labbra, ma che riesce comunque a togliermi il fiato.

"Buonanotte Pez"
Mi addormento così, cullata dal suo profumo mentre la stringo fra le braccia.

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