20.

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jade's pov

mi sono appena svegliata.
non appena sono arrivata a casa sono crollata sul divano, ero stanca morta.
mi allungo verso il tavolino e prendo il telefono.
appena lo accendo vedo subito un messaggio da parte di perrie.
'vieni verso le sette, ordiniamo una pizza, ho troppa fame'
rido leggendo il messaggio, è sempre la solita.
poi mi accorgo di che ore sono.
merda.
sono le sette e un quarto.
neanche a farlo apposta sento vibrare il cellulare.
è lei.

"pronto"

"jade amelia thirlwall che è in ritardo per la prima volta nella sua vita, ovviamente quando io sto morendo di fame. che scusa hai?"

"mi sono addormentata, e la predica fatta da te fa proprio ridere"

"ma smettila, muovi quel bel culetto e vieni qui dai"

"stai dicendo che ho un bel culo?"

"il punto della frase era un altro, cretina"

"sisi va bene, dieci minuti e arrivo"
non le do il tempo di rispondere che attacco subito, per poi correre di sopra a prepararmi.

una decina di minuti dopo sono già pronta.
esco di casa, chiudendo la porta, e poi mi avvio verso casa di perrie, grazie a dio siamo praticamente attaccate perchè in questo periodo io e la mia pigrizia non andiamo molto d'accordo.
appena arrivo davanti all'ingresso non faccio nemmeno in tempo di bussare che la porta si spalanca , facendomi spaventare e mostrando una perrie sorridente davanti a me.

"dio santo, mi stavi spiando per caso?" chiedo mentre entro in casa.

"no ma va, cosa te lo fa pensare?"
scuoto la testa sorridendo, per poi girarmi verso di lei per salutarla come si deve.
ma mi precede, fiondandosi su di me e posando le sue labbra sulle mie, facendomi sussultare.
ma ricambio subito il bacio, mentre lei esplora tutto il mio corpo con le mani, attirandomi di più a se.
mi schiude le labbra, dando inizio a una gara senza fine.
le uniche cose che si sentono sono il rumore delle nostre labbra e i nostri respiri pesanti.
metto le mani dietro al suo collo, giocando un po' con i suoi capelli, so che ama quando lo faccio.
ma entrambe sentiamo il bisogno di respirare e ci stacchiamo quasi con il fiatone.

"wow, pensavo avessi fame di pizza, non di me" le dico, mentre lei posa le mani sui miei fianchi.

"diciamo che avevo fame di entrambe le cose, forse più di te" dice, per poi stamparmi un bacio veloce sulle labbra e allontanarsi ridendo.

le pizze sono arrivate da qualche minuto, e praticamente perrie ha già finito la sua, metre io sono ancora all'inizio.

"un giorno mi dovrai spiegare come fai a mangiare così tanto e avere comunque un fisico mozzafiato" dico, mentre le rubo una patatina dalla pizza, ricevendo un'occhiataccia da parte sua.

"doti naturali, mi dispiace" dice in tono altezzoso facendomi ridere.
finiamo di mangiare tra una chiacchiera e l'altra e poi ci mettiamo sul divano.

"cosa facciamo di bello edwards?" le chiedo, sedendomi a lato del divano.

"intanto ti metti qui, thirlwall" dice, aprendo le braccia verso di me.
non me lo faccio ripetere due volte e mi fiondo verso di lei, mentre lei mi circonda con le braccia.
mio dio, riesce a emanare così tanto calore pur essendo così piccola.
mi accoccolo di più a lei, appoggio la testa sul suo petto e la cingo in vita con un braccio, attirandola più a me.
siamo in silenzio, ma non un silenzio imbarazzante. non siamo a disagio ne nulla.
siamo tranquille, ci stiamo godendo questo nostro momento, come se volessimo ricordarcelo per sempre.
ma poi è lei a rompere il silenzio.

"non avrei mai pensato di arrivare a questo punto" dice mentre mi accarezza delicatamente i capelli.
alzo la testa quanto basta per guardarla negli occhi.

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