16.

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Perrie's pov
Ormai sono due settimane che io e Holly ci frequentiamo.
Ammetto che è simpatica e con lei mi trovo benissimo, ma c'è qualcosa che manca.
Quando ci baciamo immagino sempre di avere due grandi occhi color nocciola davanti a me, invece dei suoi verdi.
Forse sto facendo la cosa sbagliata.
Stare con questa ragazza, illuderla che ci potrà essere qualcosa di concreto con me quando invece sono innamorata di un'altra.
Già, Jade non ne vuole sapere di uscire dalla mia testa.
Non ci vediamo da quel giorno, da quando le ho urlato addosso.
O meglio, ci vediamo a scuola, ma è come se fosse trasparente.
Ho notato che sta dimagrendo molto, ha sempre delle occhiaie enormi e il viso distrutto.
Ma la cosa che mi preoccupa di più è che ha ricominciato a mettere i suoi soliti maglioni larghi.
E si, sembra una cosa stupida detta così, ma non quelli non li metteva da quando aveva smesso di tagliarsi.
Da quando l'avevo trovata nel bagno di casa sua con una lametta in mano, mentre piangeva a dirotto.
Gliele ho buttate tutte, le lamette, e mi aveva promesso che non l'avrebbe più fatto.
Ora, spero che stia mantenendo quella promessa.
Dovrei fare qualcosa, dovrei andare da lei e chiederle come sta, ma non ce la faccio.
Da quello che ho capito Leigh sta sempre con lei, e ne sono felice.
Ogni tanto Leigh, in corridoio, mi ferma e mi dice cose del tipo "le manchi" o "sta male", per poi allontanarsi e fare come se non fosse successo nulla.
Dio, non so che fare.

È l'ora di pranzo.
Mi sono messa d'accordo con Jesy ed Holly per vederci al tavolo direttamente in mensa.
Appena suona la campana mi alzo e mi dirigo verso la porta della classe, ma vengo fermata di colpo da qualcuno.

"Ma che..." dico spaventata, ma mi rilasso non appena vedo Leigh Anne dietro di me che mi tiene per il polso.

"Scusami, non volevo spaventarti"

"Tranquilla, cosa devi dirmi" chiedo curiosa.

"Si tratta di Jade" dice con un filo di voce.
Sto per voltarmi e andare via non appena sento le sue parole, ma lei mi richiama.

"Aspetta! Dico sul serio. C'è qualcosa che non va. Certo, so che sta male da quando avete litigato e perchè non vi parlate più. Ma è più strana del solito, sento che c'è qualcosa di piú che lei non vuole dirmi. Non la conosco bene come la conosci tu Perrie, ti prego, sto iniziando a preoccuparmi seriamente" mi dice trattenendo il respiro e con gli occhi lucidi.
Ho paura di quello che potrebbe essere.
Prendo un grande respiro, chiudendo gli occhi.

"Dov'è adesso?" le chiedo, e noto che il suo sguardo cambia immediatamente, accennando un pizzico di speranza nei suoi occhi.

"È in bagno, è chiusa li da un po' ma non mi vuole ascoltare"

"Va bene Leigh, vado da lei" dico prima di voltarmi, ma mi ferma ancora.

"Un'ultima cosa. Tieni. L'altro giorno sono andata a casa sua per farmi prestare degli appunti, e dentro un quaderno ho trovato questa. Penso sia per te. Però per favore, leggila a casa, quando sarai da sola dopo scuola" dice porgendomi un pezzo di carta piegato in quattro.
Un po' titubante lo prendo, ringraziandola, e poi esco dall'aula.
Sono tentata di aprirlo e leggere cosa c'è scritto, ma decido di fidarmi delle parole di Leigh Anne, così lo metto in tasca e mi incammino velocemente verso il bagno delle ragazze.
Prima di entrare però scrivo un messaggio a Jesy, dicendole di non aspettarmi per mangiare.
Poi apro la porta e entro, chiudendola a chiave. Non voglio che entri qualcuno o che nessuno senta quello che dobbiamo dirci.
Faccio un passo avanti, trovandomi di fronte le quattro porte del bagno.
Mi abbasso, cercando di capire in quale sia lei.
La prima è vuota.
La seconda pure.
Mi sposto un altro po' e poi vedo un'ombra.
È qui.
Mi avvicino alla porta e busso.

"Occupato" dice, con voce strozzata.
Sta piangendo, fantastico.

"Jade sono io" dico, appoggiando la fronte sulla porta.

"Cosa ci fai qui?" mi chiede con un tono di voce sorpreso.

"Leigh mi ha raccontato tutto, dobbiamo parlare. Ti prego, esci da qui"

"Sto bene, non c'è bisogno che tu ti preoccupi. Vai dalle altre, ti staranno aspettando" dice tirando su con il naso.

"Non mi interessa Jade, devi uscire da questo bagno e parlarmi"

"Non serve, tranquilla"
Okay, sto perdendo la pazienza, ma non ho intenzione di arrendermi.

"Jade so cosa stai facendo. Hai ricominciato ad indossare quei maglioni. Jade cazzo...me l'avevi promesso" dico, quando i miei occhi si fanno lucidi.

"Ti sbagli...non lo sto più facendo"
Dio mio, riesco a capire quando mente anche senza vederla in faccia.

"Anche se non mi parli io lo so. Anche se ti vedo solo da lontano l'ho capito. Ti prego, apri questa maledetta porta" la supplico, sperando in una sua reazione.
Aspetto un po', e quasi mi rassegno al fatto che non uscirà di qui.
Ma poi sento finalmente il rumore della serratura della porta che si apre, mostrandomi una Jade distrutta davanti a me.
Ha i capelli sciolti che le ricadono sulle spalle, il poco trucco che ha è sbavato e il labbro le trema.
È bellissima anche così per me, anche se mi fa male vederla in questo stato.
È immobile davanti a me.
Mi fissa, senza distogliere lo sguardo dai miei occhi, provocandomi un brivido che non provavo da tempo.
senza pensarci due volte mi avvicino a lei e l'abbraccio.
Lei sussulta prima, sicuramente non se l'aspettava, ma poi ricambia l'abbraccio.
Lentamente posa me mani sui miei fianchi, per poi stringermi di più a se.
La circondo con le mie braccia, e la sento fin troppo piccola sotto il mio tocco.
Dio mio quanto sta dimagrendo.
Ma un singhiozzo mi distrae dai miei pensieri.
Ricomincia a piangere sulla mia spalla, senza trattenersi.
Le accarezzo lentamente i capelli, cercando di tranquillizzarla.
Dopo un po' si allontana da me.
Facendo attenzione poso la mia mano sul suo polso, per poi portarlo verso di me.
Segue ogni mio piccolo movimento con uno sguardo terrorizzato, uno sguardo di chi è stato appena scoperto.
Le tiro su la manica e mi manca il respiro non appena vedo la sua pelle piena di tagli.
Mi si riempiono gli occhi di lacrime, e quando lei lo vede allontana da me il braccio, sistemandosi.

"Tranquilla, va tutto bene" dice con la testa bassa.

"No Jade, non va tutto bene. Non puoi farti questo, non ancora, non dopo tutto quello che hai passato" le dico alzando un po' la voce.

"Mi fa star è meglio, è l'unico modo che conosco" si giustifica lei.

"Non sembra che tu stia meglio. Ti fai solo del male, lo sai meglio di me. Ti ricordi quanto hai sofferto quando lo facevi? È il peggiore dei modi per tentare di stare meglio"
Allungo una mano verso il suo viso, asciugandole le ultime lacrime scese, per poi accarezzarle la guancia.
Lei alza la testa verso di me, facendo incastrare i nostri sguardi.

"Ti prego, non lo fare più. Promettimelo, ti scongiuro Jade" dico, mentre sento qualcosa che bagna il mio viso.
Sto piangendo.

"Va bene...te lo prometto" dice, mantenendo gli occhi puntati su di me.
Faccio un mezzo sorriso, e senza accorgermene mi avvicino a lei.
Poso una mano sul suo fianco, attirandola a me.
Lei non la smette di guardarmi, di studiare ogni singola parte di me.
Siamo a pochi centimetri di distanza, sento i nostri respiri che si confondono, mentre il suo profumo mi invade.
Sto per farlo.
Sto per baciarla.

"Scusami Perrie...non posso" dice, per poi allontanarsi da me e scappare via.
Apre la porta e esce da bagno correndo, lasciandomi lì, da sola.
È scappata, un'altra volta.
Ci stavamo per baciare, ma come al solito lei ha trovato la via più facile e ha deciso di andarsene.
Mi lascio scivolare sulla porta, accasciandomi a terra e lasciare il libero sfogo alle mie lacrime.

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