Chapter three

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*Hermione's POV*

Il giorno dopo mi alzai dal letto intontita; mi stropicciai gli occhi arrossati dalla stanchezza, mi e vestii in fretta e corsi subito nella Sala Grande per fare colazione. Né Harry né Ron erano arrivati, quindi mi sedetti accanto a Luna.

-Che succede Hermione?- mi chiese la bionda, non appena mi vide.

-Sono stanca, non ho dormito molto...- sbadigliai esausta, pucciando un biscotto al cacao nel latte.

-Si vede, hai una brutta cera!- disse quindi Luna, mangiando un cornetto alla crema.

Poco dopo arrivarono Ron ed Harry, ed io li salutai, sorridente.

-Avete dormito bene?- chiesi, sistemandomi i boccoli ribelli con le mani. I due ragazzi annuirono.

-Io affatto.- dissi, sbadigliando ancora una volta.

Quando Ron mi chiese come mai non avessi dormito io mentii, dicendo che c'erano stati rumori strani.

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C'era lezione col professor Piton, così mi sedetti ad uno dei banchi in attesa dell'inizio lezione, e quando ognuno prese il proprio posto Piton cominciò a spiegare attentamente la lezione.

-Signorino Malfoy,- s'interruppe ad un certo punto, -dato che continua a parlare col suo vivace compagnetto di banco si sieda vicino a.. alla signorina Granger!-

Ebbi un sussulto.

-Ma professor Piton...- obbiettai, venendo però ignorata.

-Niente ma, signorina Granger. Rapido signorino, rapido!-

Il ragazzo dai capelli biondo platino si sedette impacciato accanto a me. Cercai di allontanarmi il più possibile da lui; quest'ultimo, d'altro canto, si arrabbiò molto.

-Ma che diavolo fai, Mezzosangue?- sibilò a denti stretti.

Continuai ad ignorarlo, assumendo un atteggiamento menefreghista. Si avvicinò a me, arrabbiato.

-Sono io che dovrei allontanarmi da te.-

Lo ignorai: ero ancora arrabbiatissima per ciò che mi aveva detto la sera precedente.

La lezione continuò normalmente e alla fine dell'ora tutti si alzarono per uscire dall'aula, ma io restai seduta dov'era proprio per far uscire Draco per primo.

-Gli altri sono usciti, eh.- sibilò, sarcastico.

-Appunto, esci prima tu!- sbuffai.

Dopo un continuo di "esci tu" ci alzammo dalle sedie insieme, ma appena ce ne accorgemmo ci risedemmo. Allora io sbuffai, annoiata, e mi diressi verso la porta della classe.

-Granger, aspetta!- urlò Draco ad un certo punto, facendomi fermare improvvisamente.

Mi voltai, incrociando le braccia contro il petto. Lui mi raggiunse, restando a poca distanza da me.

-Vieni alla quercia dietro Hogwarts tra un'ora, ti aspetto lì.-

Esplosi in una risata ironica, puntando lo sguardo da un'altra parte.

-Oh, capisco: non dobbiamo farci vedere insieme, huh? Non si sa mai che il signorino si vergogni di una Mezzosangue come me.-

Mi voltai per andarmene, ma qualcosa dentro di me mi obbligò a restare.

-Ci sarai?- chiese, speranzoso.

-Forse.-

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Quando uscii incontrai Luna, che mi salutò allegramente.

-Ti va di fare due passi?- chiese, sistemandosi i lunghi capelli biondi.

-Certo, ma tra un'ora dovrò proprio andarmene.-

Luna annuì e insieme ci incamminammo verso il giardino. Mentre camminavamo, una vicina all'altra, Luna parlò.

-Ho scoperto di piacere a Neville.-

-Davvero? Come?-

-Me l'hanno detto.- alzò le spalle lei.

-E a te lui interessa?-

-Ecco... io trovo che Neville sia un ragazzo interessante, dolce e carino, ma non so se è quello giusto per me.- mormorò, confusa.

-Non dovrai per forza sposartelo, giusto? Provaci con lui, almeno una volta. Poi, in caso non funzionasse potrai sempre lasciarlo.-

Continuammo a camminare per circa un'ora, e quando mi diressi verso la quercia indicatami da Draco lui era già lì. Hermione si sistemò i capelli e la divisa e gli andò incontro.

-Granger.-

-Malfoy.- lo salutai, sedendomi ad una certa distanza da lui.

-Mi dispiace.-

Lo guardai, sgranando gli occhi.

-E perché mai dovrebbe dispiacerti?-

-Perché ti faccio pensare sempre che mi vergogno di te e che ti odio, ma non è vero...-

Rimasi attonita nel sentire ciò che mi stava dicendo.

-Cioè, forse è vero che ti odio, ma è perché mio padre è sempre stato severo con me: mi ha sempre indirizzato verso altri tipi di persone, mi ha sempre detto come dovevo comportarmi, e ciò mi ha indotto ad essere sempre così acido.- disse Draco tutto a d'un fiato.

-Non so nemmeno come sia un abbraccio, renditi conto...- rise amaramente, scuotendo il capo.

Lo guardai, unendo le labbra in una sottile linea. Provavo una sincera compassione per lui, ma non sapevo come farlo sentire meglio. Gli diedi una pacca sulla schiena, facendolo ridere.

-E questo cos'era?-

Risi, alzando le spalle.

-Non sapevo cosa fare.- confessai.

Chiacchierammo per un po', e quando era arrivata l'ora di salutarci ci fu un po' d'imbarazzo.

-Allora ci... vediamo in giro, Granger.-

Cominciò a grattarsi nervosamente la nuca, imbarazzato.

-Va bene, Malfoy. Ci vediamo.-

Lui si voltò, e quando stava per andarsene lo chiamai. Si voltò, chiedendomi cosa volessi. Io gli corsi incontro e gli diedi un abbraccio alquanto impacciato, il primo che lui avesse mai ricevuto. Nonostante sembrasse un abbraccio tra due robot sentii di aver fatto un bel gesto.

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Hrmione parlano e Draco si scusa. Sarà sincero?

Continuo presto, commentate per farmi sapere se come inizio vi piace, un bacio a tutti coloro che mi seguono e leggono la storia.

Ti amo, ed è colpa mia. (in correzione)Where stories live. Discover now