28. Would i die for you?

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MMMHH CIAO come state? A quanto pare finalmente ce l'ho fatta, dopo avervi lasciato in sospeso per due mesi nel momento più intenso della storia lol sorry ma ora E' QUI!

How to disappear è nata qui. Questa è la prima scena che così, senza un motivo, mi è venuta in mente più di un anno fa e da questa è nato tutto il resto. Ci ho pensato così tanto, ho aspettato così a lungo di poterla scrivere che ora mi sembra banale, ma suppongo non lo sia per qualcuno che non ha passato un anno a pensarci. Quindi a questo capitolo ci tengo in modo particolare, e spero di essere riuscita a rendere giustizia all'immagine che mi è capitata in testa un anno fa. E aggiungo GRAZIE per 5k, davvero. Sono rimasta basita quando l'ho visto. E' passato un anno intero, la storia è agli sgoccioli, e io tra poco mi piagno.

Pronti? Buona lettura.

-3!





Quando Frank aprì gli occhi, fu per trovare il viso di Gerard davanti a lui, immerso nell'ombra delle tende ancora chiuse.

La stanza era appena rischiarata dal riflesso pallido della mattina che aveva inizio oltre di esse. Gli era bastato sentire le caviglie dell'altro che colpivano le sue per un istante, mentre si rigirava nel letto, per interrompere la patetica illusione che era stato il suo sonno quella notte. Gli sembrava di non essersi addormentato affatto, per nulla intirizzito dalle coperte calde che lo avvolgevano. Dalle labbra rosa di Gerard soffiavano piccoli respiri, i suoi capelli erano sparsi come schizzi di vernice sul cuscino bianco. Lo teneva raccolto tra le braccia, un grumo morbido in cui affondare la guancia, il torso ben allungato a riempire il suo lato del letto. Frank pensò che fosse bello svegliarsi con qualcuno accanto. Più che bello. Essere la prima cosa che Gerard avrebbe visto quando si fosse svegliato, e tutte quelle cose che non aveva mai pensato di poter pensare.

Poi ricordò.

Gli bastò un istante per rendersi conto del perché si trovasse lì, su un materasso buttato sul pavimento con Gerard accanto, sveglio prima che le tende si alzassero come se il suo orologio biologico avesse risposto al posto suo. E, in quel momento, qualcuno bussò forte alla porta per svegliarli. E gli occhi di Gerard si aprirono di scatto, vigili e puntati nei suoi. Come se, in fondo, il sonno non avesse preso nemmeno lui quella notte.

<<Buongiorno>>, fu l'unica cosa che Frank riuscì a mormorare, mentre all'improvviso gli organi del suo corpo iniziavano a pesare tonnellate.

La parola sembrò perdersi tra le lenzuola che li nascondevano dal mondo, solo per qualche momento ancora. Oltre le pareti si udiva il leggero brusio della casa che si risvegliava. Ma a infrangersi sul suo naso c'era ancora soltanto il respiro caldo di Gerard, che lo guardava indecifrabile.

<<Buongiorno>>, ricambiò, roco.

Le loro ginocchia si sfiorarono, forse per sbaglio, forse attirate le une verso le altre da un bisogno invisibile, e si accarezzarono per un istante solo, lente. Dalle loro bocche non uscì una parola di più. Rimasero a guardarsi ancora un po', aggrappati a quello stralcio di normalità. Frank riusciva a malapena a distinguere le sue pupille scure nel semibuio della stanza, ma non aveva bisogno di vederlo per sentire l'odore del suo corpo intorno a lui, penetrato in quel letto dopo solo una notte. Ci avrebbe potuto fare facilmente l'abitudine, a tornare al mondo ogni mattina con quell'immagine davanti, a mescolare il proprio calore col suo ogni notte.

Non voleva che quella volta fosse l'ultima.

Gerard si voltò e si alzò in piedi, e la realtà sembrò crollargli sulle spalle come se potesse sentirne davvero le ferite.

Frank non riuscì a seguirlo. Restò immobile, lo sguardo fisso su ciò che riusciva a intravedere del corpo completamente nudo del maggiore. Lo lasciò scivolare lungo la sua schiena, su quella distesa di pelle chiara in cui aveva affondato i polpastrelli solo ore prima, sulle curve morbide del suo sedere, sui movimenti precisi con cui si stava abbassando per rivestirsi. Lo stomaco gli si strinse in una morsa. Voleva toccarlo ancora. Cos'avrebbe dato per avere soltanto qualche ora in più.

How to disappear and never be found againWhere stories live. Discover now