New Rules.

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Buona lettura :)

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«Ma che diavolo ti prende Michael?» sbottò Ridley, salendo sull'auto del ragazzo. Michael sbuffò e sperò che Ridley fosse salita abbastanza tardi da non aver sentito come l'aveva definita parlando con Alice. Per fortuna, inoltre, l'arrivo di Ridley era stato provvidenziale per non dover dare spiegazioni alla sua migliore amica circa quell'affermazione inopportuna.

"La mia ragazza"... Anche se, volendo ben vedere, se Alice glielo avesse chiesto, avrebbe detto semplicemente la verità: Ridley era effettivamente la sua ragazza.

Era successo tutto troppo velocemente in effetti, ma, dopo che aveva fatto sesso con Ridley e, soprattutto, dopo aver visto Ashton di fianco a lei, aveva realizzato di essere incredibilmente possessivo nei suoi confronti.

Gettò un'occhiata a Ridley dentro lo specchietto retrovisore e in quel preciso istante capì che nessuno a parte lui avrebbe più dovuto toccarla.

Nessuno avrebbe avuto quel corpo a parte lui. Nessuno avrebbe baciato quella bocca se non lui. Nessuno avrebbe avuto il privilegio di farsi accarezzare dalle sue labbra e dalle sue mani delicate. Nessuno avrebbe goduto dei suoi gemiti e dei suoi orgasmi. Nessuno glieli avrebbe procurati. Nessuno a parte lui.

«Che mi prende? Niente... ero solo sorpreso di vedere Ashton, tutto qui» cercò di liquidare la domanda, mettendo in moto e cominciando a seguire l'auto di Calum dove erano saliti anche Helena, Luke, Ashton e Brianna. Per fortuna lui non aveva dovuto portare qualcun altro, non lo avrebbe sopportato quel giorno.

«Oh... e perché eri così sorpreso di vederlo?» incalzò Ridley, sporgendosi verso il sedile anteriore. Michael non schiodò lo sguardo dalla strada per un solo secondo, stringendo nervosamente il volante.

«Perché... non pensavo che avrebbe voluto avere di nuovo a che fare con te dopo quello che è successo tra di voi!» Ridley sgranò gli occhi per la sua affermazione: quello era un colpo basso, anzi... bassissimo. Ma Ridley, stando con Michael, aveva imparato ad essere piuttosto spietata e a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno, meno che meno da lui. Se Michael voleva la guerra l'avrebbe avuta.

«Beh... non ti è venuto in mente che, magari, Ashton ci vuole riprovare con me? Dopotutto... lui ha detto che non ha intenzione di lasciarmi perdere e io, in fin dei conti, non sono impegnata con nessuno.» Appena Ridley finì di parlare, Alice guardò Michael, seriamente preoccupata, mentre le nocche delle sue dita, strette decisamente con troppa forza sul volante, diventavano bianche a vista d'occhio. Non aveva mai visto Michael così nervoso.

«Che vuole fare Ashton, scusa?» domandò, fingendo tutta la tranquillità che gli riuscì di mettere nella domanda. Prese un profondo respiro e attese la risposta di Ridley, come se non avesse sentito fin troppo chiaramente.

«Hai capito benissimo quello che ho detto!» sibilò lei in risposta. Michael si morse il labbro in modo nervoso.

Aveva voglia di baciarla, tantissima voglia di baciarla. Aveva voglia di prenderla e baciarla fino a farle perdere il respiro, davanti ad Ashton, davanti a Brianna, davanti a Calum. E invece avrebbe dovuto trattenersi per tutto il resto della giornata. Ma il prima possibile avrebbe parlato con Ridley di loro due. Lei era impegnata. Lo era eccome! E presto Ashton per lei sarebbe stato solo un ricordo. Perché era così, giusto? Ridley non pensava più ad Ashton. O almeno così sperava Michael. Perché Ridley ora aveva lui... che motivo aveva di pensare ancora al ragazzo di cui era cotta da ben tre anni? Cacciò quei pensieri, scuotendo la testa. No, Ridley ora pensava a lui, solo a lui.

«D'accordo... d'accordo... io al cinema ci vengo, ma se quello si mette a fare il cascamorto con te...»

«Ma quindi la tua amica e quel Luke stanno insieme?» Alice lo interruppe come se niente fosse, uscendosene dal nulla con quella domanda come se lui non esistesse e non stesse parlando. La fuminò con un'occhiata raggelante e Alice ghignò indifferente. Lo aveva fatto apposta perché Michael le stava dando fastidio. Si stava comportando peggio di un bambino, nemmeno si rendeva conto di essere geloso e possessivo. E inutilmente, per di più.

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