Love Bites.

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Questo capitolo Giada l'aveva dedicato a me sigjsgzsbjfkxugskddb *felice*

(Non vi interessa, lo so ahah)

Buona lettura :3

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«Ridley era da me stanotte.» Gli sguardi di tutti i presenti si puntarono addosso a Michael, che se ne era appena uscito con quell'affermazione come se nulla fosse.

La tranquillità di Clifford spiazzò Calum, che davvero non poteva credere alle sue orecchie: quel ragazzo gli stava sul serio dicendo di aver passato la notte con sua sorella come se gli stesse confessando di aver fatto la spesa?

Strinse i pugni, ma Michael non perse la sua sicurezza e continuò a fissarlo, sostenendo lo sguardo decisamente furioso di Calum.

Brianna, dal canto suo, era sorpresa, anzi, più propriamente scioccata. Sapeva che le sue ipotesi avrebbero trovato conferma, ma certo non si aspettava di riuscire a farli confessare così presto e così facilmente. Michael però sembrava serio e, soprattutto, sembrava voler continuare quella sceneggiata.

E questo era ciò che maggiormente preoccupava Ridley. La ragazza si aspettava che da un momento all'altro Michael dicesse qualcosa come "Ehi, Cal, stavo scherzando! Volevo solo vedere la tua reazione!" Invece, tutto ciò che ottenne quando Calum, a denti stretti, domandò: «Stai scherzando o sei serio?» fu una smorfia di Michael, piuttosto eloquente, e la sua risposta secca e chiara:

«Sono serio. Ridley era da me stanotte.» Calum deglutì, stringendo i pugni. Contò mentalmente fino a dieci.

La sua sorellina non era più piccola.

La sua sorellina aveva diciassette anni.

La sua sorellina doveva scoprire il mondo.

Era inevitabile che prima o poi accadesse e Ridley lo avrebbe sicuramente rinnegato come fratello se ora lui avesse ucciso a suon di schiaffi Michael Clifford, il ragazzo per cui sua sorella, probabilmente, aveva una di quelle cotte adolescenziali che aveva passato anche lui alla sua età. O che, magari e purtroppo, non era una cotta.

In qualunque caso, doveva trattenersi e farsene una ragione. Questo era quello che gli suggeriva il buonsenso, ma guardando quel tizio coi capelli verdi, un paio di tatuaggi, l'orecchino e la maglietta degli Iron Maiden, decisamente non ce la faceva a stare calmo. Non che non gli piacesse Michael, come persona non aveva nulla da ridire, ma, se ci pensava, lo conosceva davvero troppo poco per non poter ipotizzare le cose peggiori. Per quanto poteva saperne Calum, sua sorella presto si sarebbe ritrovata in qualche squallido luogo svenuta -o peggio-, con una siringa infilata nel braccio e più alcool che sangue in circolo nel suo corpo.

Certo, Calum si era delineato in mente il quadro più catastrofico possibile, ma d'altro canto nella vita aveva imparato a non fidarsi mai di nessuno. Men che meno di un ragazzo che praticamente non conosceva.

Tuttavia, per la felicità di Ridley, per quanto odiasse questa prospettiva, avrebbe dovuto concedergli almeno il beneficio del dubbio e quanto meno provare a capire chi era veramente Michael Clifford, non solo giudicandolo dal colore dei capelli.

Ma nessuno, nemmeno Ridley stessa, avrebbe potuto impedire che lui provasse astio nei confronti dell'intero universo maschile che si avvicinava a lei.

Calum, in quanto fratello maggiore, avrebbe sempre tenuto gli occhi aperti e sarebbe sempre stato pronto a torturare e a castrare il malcapitato di turno che si fosse fatto venire la malsana idea di far soffrire Ridley.

Così, mentre Calum stringeva i pugni e tentava di respirare, provando a non pensare a quello che quel Michael aveva fatto alla sua sorellina durante la notte, inaspettatamente la temuta domanda non venne da lui.

Disobey.Where stories live. Discover now