Capitolo 2_Believer

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Due settimane dopo, sabato sera

Bradley

"Sai, Brad, il mio capo vorrebbe un piercing alla lingua. A te ha fatto molto male? Perché lui è terrorizzato all'idea" mi interpellò Jill durante la cena. Il tono era sereno e complice, come se consultarmi fosse un'abitudine e non una rarità.

Il boccone di squisito pollo al curry si incastrò in gola, mentre cercavo un modo per tirarmene fuori in fretta.

La ragazza non mi rivolgeva quasi mai la parola e la maggior parte del tempo era così rigida che sembrava le avessero conficcato un bastone nel culo, ma quando nelle vicinanze c'era il suo fidato e inquietante ragazzo gigante appariva più rilassata.

Evitai di mostrare quanto mi desse sui nervi che tutti loro si ostinassero a chiamarmi Brad, come se fossimo in confidenza.

"In quella zona sono facili le infezioni, giusto?" intervenne Adam, facendomi intendere con un cenno di rispondere educatamente.

Lui e i suoi sfacciati tentativi di farci legare ad ogni costo.

"Ehm...sì, per qualche giorno non è proprio piacevole, poi ci si abitua" replicai impacciato. Dosare la mia notoria scontrosità era faticoso.

"Se prova così tanta paura, perché vuole farlo?" la interrogò Annabeth, seduta davanti a me e intenta a rubare le patatine fritte dal piatto del cugino, il quale la lasciava fare senza la minima traccia di fastidio sul volto.

Fin da quando l'avevo conosciuto, ero indeciso se classificarlo tra i santi o i coglioni. Nessuno era così buono.

Jill scrollò le spalle e alzò gli occhi marroni al cielo. "Pare che la sua nuova fidanzata lo trovi eccitante" rivelò con una smorfia. "Come mille altre pratiche sessuali che avrei fatto a meno di ascoltare e di cui mi ha voluto comunque mettere al corrente"

Lo era, mi ritrovai a pensare.
Non lo dissi ad alta voce, perché non ci tenevo a partecipare attivamente alla conversazione, ma sapevo bene che certi accessori erano capaci di aumentare il piacere, specialmente se usati in un determinato modo.

"Che assurdità. Se lei volesse fargli indossare il perizoma, accetterebbe solo per renderla felice?"

La replica impertinente lasciò i suoi amici di stucco, stranamente io la trovai divertente e dovetti lottare con me stesso per non sorridere.
Non potevo certo darla vinta alla mia nemica numero uno.

"Beh, non puoi paragonare un piercing al perizoma, Ann. Il primo è quasi normale oggigiorno, il secondo è solo ridicolo...e scomodo" obiettò Adam, sempre pronto a raccogliere una sfida verbale, seppur a suo rischio e pericolo.

Calder annuì con veemenza, l'aria disgustata gli alterò i lineamenti quasi perfetti, mentre Annabeth affilava lo sguardo. Capii subito che stava per sparare una delle sue speciali frecciatine, almeno per una volta non ero io il destinatario. Volevo godermi la novità.

Osservai il suo bellissimo viso contorcersi in un'espressione di finta pietà.
"Oh, ti ha fatto davvero tanto male, Adam? Row, ti avevo detto di lasciar perdere i tuoi giochetti perversi. Il ragazzo non è abituato!" commentò con una serietà sconcertante, puntando la forchetta verso l'amica.

Mio malgrado, avvertii le labbra tendersi maliziosamente verso l'alto e abbassai il volto per non nascondere la mia reazione.

Rowan quasi si strozzò con la sua Diet Coke e Adam si limitò a ridere, scuotendo la testa. Poi borbottò una battuta sulle sperimentazioni del college che fece ridere tutti.

Let It All Go [sequel di Both Sides Now]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora