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Jane's Pov.

«Lake?»
Cosa ci faceva lui al Zuev?
Si dimena dalla mia presa e mi guarda sorpreso ma anche spaventato.
Il suo volto è per metà coperto dal cappuccino nero ma da questa distanza riesco a notare il suo occhio nero.

«Barista-troia.» Ricambia con un cenno della testa e con volto impassibile.

Appena sento il suo nomignolo mi devo trattenere dal prenderlo a pugni.

«Vuoi anche l'altro occhio nero per bilanciare?» Chiedo mostrando il miglior sorriso dopo aver fatto un bel respiro per calmare i nervi, per quanti possa calmarmi.

«Non credere che mi faccia scrupoli nel ricambiare. »

«Non credere che non ti possa stendere prima che tu possa alzare un solo dito.»

«Sei venuta qui solo per minacciarmi?»

«No, in realtà non sono qui per te ma ti sei ritrovato sulla mia strada...»

«O tu sulla mia.» Mi interrompe continuando a parlare con tono impassibile, incrociando le braccia al petto.

«Non interrompermi.» Lo ammonisco scandendo bene le parole.

«Uuuh... Che paura.»

«Non provocarmi. È tanto che non prendo a pugni qualcuno e ho della rabbia da sfogare.»

«Dimmi che cazzo vuoi da me e finiscila con questo teatrino.»

Devo restare calma. Devo farlo per Peter e per quelle ragazze.

Wrong People. •Peter Parker•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora