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Jane's Pov.

«Ti ho già detto che sei un pazzo!?» Urlo contro di lui spintonandolo via da me una volta toccata terra.

Il cuore continua a battere sempre più velocemente, credo che voglia uscire dal mio petto.
Sento l'adrenalina in tutto il corpo tanto da non aver più quel mal di testa.

«Scusa ma non ho trovato un modo più veloce per venire qui.» Risponde lui togliendosi la maschera per poi sistemarsi i capelli scompigliati.

«Potevamo prendere un bus.»

«È stato più facile e veloce arrivare qui, altrimenti non saremmo riusciti a tornare a casa, medicarti la ferita e andare a scuola.» Mi spiega con calma per poi voltarsi dandomi le spalle.
Solo in quel momento mi guardo attorno e noto che non siamo al motel ma sulle scale antincendio del palazzo di casa sua.

Rivivo molti ricordi e sono tutti dolorosi e orribili. Ritornare qui è come riaprire una ferita non del tutto guarita.

«Perché siamo qui?» Domando mentre vedo lui aprire la finestra di casa sua ed entrare dentro, ed io lo seguo.

«Non credo che in motel ci sia qualcosa con cui medicare quella ferita e poi, già che ci siamo, potresti riprenderti le tue cose. È da più di una settimana che sono qui.»

«Non c'è bisogno di medicarla, non perde sangue... – Gli dico mentre mi tocco la testa nel punto dove prima mi faceva male per poi guardare la mia mano e vedo del sangue. –Ah. Perdo sangue.»

Wrong People. •Peter Parker•Where stories live. Discover now