Wrong People. •Peter Parker•

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Jane's Pov.

Mi affretto a nascondere i soldi e con lentezza, guardandolo sempre dritto negli occhi, mi avvicino a Peter, ma lui è già davanti a me.

Spero che non abbia assistito a tutta la scena, o che almeno non abbia capito.

È stato così strano vederlo arrabbiato e lo è diventato scoprendo che a volte faccio uso di droghe, se sapesse che le spaccio pure... Non voglio nemmeno immaginare che succederà.

«Perché eri con lui? Cosa ti ha dato? » Sbotta lui, alzando il tono di voce.
Non credo di averlo mai visto così.

«Io...» Balbetto in cerca di qualche scusa.

Sembra proprio che i ruoli si siano invertiti...

«Non provare a mentirmi. So cosa facevi.»

«Davvero?» Degludisco.

«Sì! Quello è il tuo spacciatore.» Il suo tono di voce si abbassa nel dire spacciatore. Come se pronunciare quella parola invocasse il diavolo.

Non ha capito nulla e non so se questa si possa definire fortuna. Nel vocabolario di Jane Davis la fortuna non esiste, come le gioie.

«L'ho presa per te.» Mento, inventandomi la prima cosa che mi passa per la testa.

«Per me? Ma sei impazzita? »

«Scometto che non l'hai mai provata e in questi giorni volevo farti una sorpresa.»
Ma che diavolo sto dicendo? Qualcuno mi tiri un pugno sui denti e mi faccia star zitta.

«La tua sorpresa è drogarmi? Potevi, non so, comprarmi una pizza?» Ancora una volta il suo tono si abbassa pronunciando la parola “drogarmi”.

«No, certo che no. Avrei preparato delle canne, con della semplice Erba e poi te l'avrei offerte ma se avessi rifiutato non mi sarei offesa. E poi la pizza te l'avrei comprata lo stesso. Sai, la fame chimica...»
Lui continua a guardarmi allibito.
«Ne avrei preparate anche alcune con del Fumo. Così ne avresti della scelta.» Aggiungo.
Se devo mentire lo farò bene.
E poi non è così male come idea se non fosse che si sta parlando di Peter Parker, lo stesso ragazzo  che quando mi sta vicino mentre fumo delle sigarette, tossisce per il fumo. Per non parlare del fatto che è Spider-Man.