Wrong People. •Peter Parker•

Epilogo.

Jane's Pov.

La testa sembra più pesante di un mattone e mi fa malissimo.
Cerco di alzarmi ma mi sento così debole, non riesco a muovere un muscolo...
Odio sentirmi così.

Con fatica apro un occhio che subito richiudo poiché la luce mi infastidisce.
Ci metto un po' per abituarmi alla luce e quando ci riesco, mi ritrovo davanti una ragazza legata con una corda e con del nastro adesivo sulla bocca.
Mi guarda con occhi spaventati mentre emette versi che non comprendo a causa del nastro adesivo.

Cerco di mettermi in piedi ma ancora non ci riesco, e solo ora capisco che le mie mani sono legate dietro la schiena e le mie gambe sono legate le une con le altre sempre da una corda.
Cerco di parlare ma presto mi rendo conto di aver anche io del nastro adesivo sulla bocca.
Cosa sta succedendo? Dove sono? Perché sono legata? Chi è quella ragazza?

Dopo vari sforzi e molta fatica, riesco a mettermi seduta; mi guardo meglio  attorno per vedere qualcosa di familiare, o magari una via di fuga per fuggire da qualunque posto sia questo.

La stanza sembra girarmi attorno, è come se si muovesse, ma non comprendo se è la mia testa che mi provoca brutti scherzi o se ci siamo muovendo davvero, spero più per la prima opzione.

Dopo aver messo a fuoco il tutto capisco di essere in una stanza molto spaziosa.
Il pavimento come le pareti sono fatte di metallo e fa davvero freddo, sembra un bunker o una cantina tenuta davvero male.

Guardandomi ancora attorno capisco di non esser sola, ci sono altre ragazze più o meno della mia età, legate come me che sono distese sul pavimento e alcune di loro piangono o cercano di urlare, invano.

Mi sento confusa e impotente e odio davvero questa situazione.
L'ultima cosa che ricordo è quando sono andata all'appuntamento per incontrare Mitch, ma poi ho incontrato lui che ha tentato di colpirmi.
Alla fine ricordo un fazzoletto che mi copriva il naso e la bocca e mi impediva di respirare, poi il buio.