Capitolo 28

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JORGE

Ancora non capisco, non comprendo cosa sia successo e perché Martina si comporti in quel modo. Tutta questa situazione mi manda in tilt il cervello, mi frustra a tal punto da non riuscire quasi a lavorare, perché sono concentrato su di lei, su quello che mi scatena. Non so dove sbattere la testa, non so cosa fare, vorrei solo capire per poter sistemare le cose, per tornare ad avere quel rapporto che prima avevamo, perché così non mi piace, non mi piace che non mi guardi, che non mi dedichi nemmeno un sorriso. << E' stato fantastico >> sento dire da Fran, quando mi volto lo trovo nel mio salotto, ero talmente preso dai miei pensieri che nemmeno l'ho sentito arrivare. << Cosa è stato fantastico? >> chiedo io non capendo, << L'appuntamento Jorge >> sembra infastidito, con tutto quello che ho in testa me ne ero quasi completamente dimenticato. Ieri sera doveva uscire con Mechi e spero per lui che sia andata come si aspettava altrimenti dovrò subirmi i suoi lamenti e ho già troppo a cui pensare in questo momento. << Vero, come è andata? >> chiedo incuriosito, << Benissimo, come avevo deciso ho noleggiato un cinema tutto per noi, abbiamo guardato un film, poi siamo usciti a cena, non ci crederai mai ma abbiamo mangiato per strada da uno di quei food-truck, ed era contenta. Pensavo fosse un po' snob e volesse tutte cose di classe, ma mi sbagliavo alla grande, in realtà è semplice ed è stupenda >> dice sospirando, << Non ti avevo mai visto così >> lo scruto io, << Perché mi sono innamorato Jorge >> ammette lui, sembra un pazzo con quei occhi persi chi sa dove. << Ok vacci piano Fran >> lo placo, << No sono innamorato Jorge, tu non capisci, lei... lei è quella che cercavo, che aspettavo. Non ho mai riso così tanto come ieri, non mi sono mai sentito così in tutta la mia vita >>. E' come un fiume in piena che non riesco a fermare, ormai è partito, << Ok, ma vacci piano prima di farti del male >> cerco di consigliarlo, << Lo so amico, non sono scemo non posso dirglielo altrimenti si spaventerebbe e potrei perderla >> ha già pensato a tutto a quanto pare << Abbiamo deciso di vederci ancora e lei mi ha dato un leggero e stupido bacio sulle labbra, le labbra più buone del mondo >> dice fra le nuvole e in questo momento penso a Martina, alle sue di labbra, a quanto fossero morbide, saporite, non avevo mai provato niente di simile con nessuna. Rimane quasi tutto il pomeriggio a parlare della ragazza bionda che praticamente ormai ama. Mi ha raccontato di come sono in simbiosi, come se fossero nati per stare insieme, lo ascoltavo contento per lui, ma anche sconcertato per le parole poetiche che usava. A tarda sera mi metto a letto, pensando che domani l'avrei rivista e con l'intenzione di sistemare il problema, qualunque esso sia. Tamburello con le dita sulla mia scrivania, in attesa, in ansia, aspettando che arrivi. Devo parlargli, devo capire perché c'è l'abbia su così tanto con me, non posso continuare a vivere con queste domande che mi frullano in testa. Quando la vedo arrivare e si sistema per lavorare, ci metto qualche secondo a chiamarla. Prima la osservo, la scruto, semplicemente guardarla è un piacere. << Martina puoi venire? >> le chiede e lei subito entra nel mio ufficio, << C'è qualche problema? >> domanda puntando i suoi occhi scuri nei miei, li sento freddi, vuoti. Mi alzo piano dalla mia sedia, giro intorno alla scrivania per mettermi difronte a lei, << Devi dirmi tu se c'è qualche problema >> le dico, ma lei non mi dà risposta. << Non c'è nessun problema >> risponde e fa per andarsene, ma io la fermo afferrandole un braccio, il contatto mi accende. << Aspetta >> le dico e lei torna a guardami, << Dimmi cosa non va >> le ordino. Lei toglie il braccio dalla mia presa e mi guarda in malo modo e quella scintilla le si accende negl'occhi. << Tu non vai >> si innervosisce lei, << Si può sapere che ti ho fatto? >> le chiedo e lei sembra arrabbiarsi ancora di più. Fa un finta risata << Davvero me lo chiedi... sei orribile e non hai rispetto... dopo quello che è successo tra noi, potevi evitare di chiuderti qui dentro con quella >> mi urla in faccia << Che razza di uomo sei, almeno abbi la decenza di farlo quando non ci sono io >>. Sinceramente non ci sto capendo nulla, lei è furiosa con me e non mi è chiara la situazione. << Non capisco >> le dico e lei alza gl'occhi al cielo, << Ti devo fare un disegno? Perché non saprei bene disegnare te e Victoria sdraiati da qualche parte a fare le vostre cose, pochissimi giorni dopo che ti sei infilato in camera mia e siamo stati insieme >>. << Martina >> la chiamo io per fermare la sua ira, << Martina cosa? >> urla e quasi mi spavento, lei respira a fatica e io ho bisogno di farle capire che non è come crede. Lentamente mi avvicino alla porta del mio ufficio e faccio scattare la serratura, lei mi segue con lo sguardo, vado dietro la scrivania e schiaccio l'interfono. << Alba, non far passare nessuno, ho del lavoro da fare con Martina >> borbotto, << Ok, chiaro >> sento la sua risposta. Torno davanti a Martina e la guardo, lei punta il suo sguardo a terra e io le alzo il volto per far incrociare i nostri occhi. << Perché pensi che io sia stato con Victoria dopo New York? >> le chiedo in modo pacato, << Perché non potevo entrare nel mio ufficio, Victoria ha detto ad Alba di non farmi entrare >> spiega, che stronza Victoria, ha fatto crede a Martina ciò che voleva credesse. << Non sono più stato con lei dopo... capisci? >> le dico, << Non ti credo >> mi guarda severa. Le accarezzo il volto e il suo respiro rallenta, << Ti dà fastidio? >> chiedo poi, << Cosa? >> borbotta confusa, << Pensare che io faccia sesso con lei >>. Mi fissa per qualche secondo, << Non mi importa >> esclama, ma la sua voce trema, << Non mi importa quello che fai, basta che tu non lo faccia qui! >> cerca di spiegare, ma capisco che forse non è il vero motivo per cui è infastidita. << Mi vuoi? >> le chiedo poi senza peli sulla lingua, lei sgrana gl'occhi e sembra confusa dalla mia domanda, << N-no >> balbetta. Piano le faccio scivolare la mano dal viso, percorro la linea del collo, fino ad arrivare piano al suo cuore. << Io credo di si >> dico piano << Respiri piano, il cuore ti batte forte e le tue pupille sono dilatate >>, e anche io sto provando quelle cose, perché la desidero ancora. Ci guardiamo per quello che sembra un eternità, con la mia mano che ancora ascolta il suo cuore martellare nel petto, in simbiosi con il mio. E poi senza preavviso le nostre bocche si scontrano e finalmente quelle sensazioni piacevoli mi pervadono, il suo profumo mi invade e il suo sapore sembra ancora più buono di quello che ricordavo. Le sue mani mi passano tra i capelli e sono in preda all'estasi. Mi tolgo la giacca con un rapido gesto, lei mi allontana mettendomi una mano sul petto, mi guarda come se non capisse bene cosa stia succedendo. Ma poi afferra la mia camicia e mi tira a se, baciandomi con una passione che mai avevo conosciuto. Le mie mani finiscono sulle sue cosce nude e piano le stringo nelle mie mani, mentre lei mi sbottona la camicia con veemenza, come se non riuscisse proprio più a controllarsi. La sollevo piano e la faccio sedere sulla mia scrivania, dove si aggancia con le gambe al mio corpo e mi toglie del tutto la camicia. Non so perché, ma le sorrido prima di baciarla ancora e ancora e ancora, intanto che le mia mani la spogliano dal vestito che indossa e sfiorano la sua pelle calda e morbida. << Ti voglio Martina e voglio solo te, qui con me >> le dico vicino all'orecchio, piano, con il mio solito tono arrogante, sento le sue mani stringermi ancora più forte. Lei si abbandona tra le mie braccia, la sento mugolare di piacere quando le bacio il collo e poi risalgo alla sua bocca. Mi perdo nel mio mondo preferito, in quel posto dove provo cose che non avevo mai provato prima, mi perdo in lei come non ho mai fatto con nessuna al mondo. E ancora non posso crederci che stia succedendo ancora, non posso credere che sia qui con me, a farmi provare queste cose che pensavo di non sentire mai più. Mi lecco piano le labbra per gustarmi il suo sapore sulla mia bocca. Le sue mani sul mio corpo mi lasciano scie di brividi che si percuotono dentro di me, che mi fanno sentire più vivo che mai. Finalmente ho ritrovato il mio paradiso e quanto mi piacerebbe restarci per sempre. 


Autore: Eccoci qui, sono sicura che vi piacerà particolarmente questo capitolo!! Ora ne vedremo delle belle, come reagirà Martina quando si renderà conto di quello che è successo? Siete pronti? A domani con il nuovo capitolo e GRAZIE A TUTTI 

Autore: Eccoci qui, sono sicura che vi piacerà particolarmente questo capitolo!! Ora ne vedremo delle belle, come reagirà Martina quando si renderà conto di quello che è successo? Siete pronti? A domani con il nuovo capitolo e GRAZIE A TUTTI 

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My Dear Boss (Jortini)Where stories live. Discover now