Capitolo 38

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JORGE

Mi guardo in giro per vedere se la trovo, è scomparsa ormai da più di un quarto d'ora e Mechi mi ha detto che era andata in bagno, ma non è ancora tornata. Sono tormentato, frustrato e ho bisogno di lei, come se fosse aria per i miei polmoni. Facu sta ancora raccontando avvenimenti divertenti e imbarazzanti che hanno avuto lui e Alba, tutti ridacchiano per le sue storie, è sempre stato un ottimo narratore, ma io non riesco a concentrarmi su ciò che dice, continuo a pensare a lei, a guardare verso l'ingresso della villa dei miei genitori aspettando che lei torni. Passano altri cinque minuti e l'agitazione si fa sempre più spazio dentro di me, dove diavolo si è andata a cacciare? Dov'è? << Martina non è ancora tornata >> dico alla bionda, << Si è strano sono passati ormai venti minuti... potrebbe essere ancora in casa o magari non trovava il bagno >> cerca una risposta lei, << Vado a cercarla >> borbotto io e mi allontano da tutti loro. Faccio passare ogni corridoio, ogni stanza di questa enorme villa senza trovarla e inizio davvero a preoccuparmi. Torno in giardino alla festa chiedendo ad alcune persone se l'avessero per caso vista, ma niente, sembra sparita chissà dove nel nulla. Mi guardo ancora un po' in giro con la speranza che compaia, che riappaia davanti ai miei occhi. << Jorge >> sento qualcuno chiamarmi e quando mi volto vedo Mechi venirmi incontro, << Martina è a casa >> esclama quando ormai mi è affianco, << A casa? >> chiedo io confuso, come ha potuto tornare a casa senza dire niente, scappare così in quel modo e perché? Forse sono stato troppo invasivo con lei, forse avrei dovuto davvero starle lontano il più possibile, ma non posso è più forte di me, è una cosa che non riesco e non posso controllare. Ho la testa in panne, non so più che fare, non so come gestire tutto questo, per me è tutto nuovo, queste sensazioni, questo modo di volerla vanno oltre a ciò che mi aspettavo, cose che mai in vita mia ho provato. Mi dirigo verso il cancello della casa dei miei genitori e cerco James, lo trovo poco dopo appoggiato all'auto, << Hai portato a casa Martina? >> gli chiedo io, << Si Signore, ha insistito parecchio, volevo avvertirla, ma lei mi ha pregato di non farlo, sembrava stranita e confusa >>. Le sue parole mi toccano, se James ha notato questo in lei forse è perché voleva davvero scappare, voleva davvero tenermi lontano. << Ok, hai fatto bene a riaccompagnarla >> dico semplicemente e ritorno alla festa. Piuttosto di scoprire che ha preso un taxi o abbia chiesto un passaggio a qualcuno, preferisco sapere che è stato il mio autista a riaccompagnarla, almeno so che era al sicuro e non era sola. Vado subito a versarmi un bicchiere di vino e sento una mano appoggiarsi alla mia spalla, << Amico >> esclama Fran e io mi volto a guardarlo, << Mi ha detto Mechi che Martina se ne è andata >> mi scruta lui, << Già a quanto pare se ne è andata >> borbotto guardando verso la pista da ballo, dove mi torna in mente il ballo di prima, con lei, stretta a me e sento una stretta al cuore quando tutte quelle sensazioni invadono di nuovo il mio corpo. << E cosa hai intenzione di fare ora? >> chiede mettendosi le mani in tasca e fissando anche lui la pista da ballo, << Niente Fran, assolutamente niente >>rispondo io. Sento i suoi occhi posarsi su di me, << Sei sicuro Jorge? Insomma è stato impossibile non notarvi mentre ballavate insieme >>, << Fran lei vuole starmi lontano >> gli faccio notare << E va bene così >> dico anche se non è vero, anche se la cosa mi crea una voragine dentro, ma devo farmela andare bene, è una sua scelta, non posso incatenarla a me se non vuole. << Si ma... ti sei chiesto perché vuole starti lontano? Insomma, non ti sei posto il dubbio che forse vuole starti lontano perché quello che prova è troppo e sa che tu non lo accetteresti mai quel sentimento? >>, guardo il mio migliore amico. Penso alle sue parole mentre alcune persone che conosco si intrattengono in una chiacchierata con me, fatico a seguire il discorso perché nella mia testa ho solo lei, mi chiedo se sia possibile che lei in qualche modo abbia iniziato a provare davvero qualcosa per me, anche se mi sembra impossibile, potrebbe avere il mondo perché avrebbe dovuto innamorarsi di me? Insomma, lei non mi ha mai sopportato, quello che c'è stato tra noi è stato intenso, profondo, ma non so se per lei era amore, io l'amore non lo conosco. Ha sempre cercato di tenermi alla larga, di starmi lontana, mi ha sempre rimproverato per i miei atteggiamenti poco carini nei suoi confronti, mi ha visto portare a letto donne diverse, la cacciavo dal uso ufficio, una volta l'ho pure chiamata ubriaco perché ero arrabbiato con lei. Come potrebbe amarmi? Finalmente le persone con cui stavo parlando mi lasciano libero e io mi ritrovo solo con i miei pensieri, sempre rivolti a lei, a tutto quello che mi scatena. Vorrei urlare, ma mi impongo di stare calmo, di non perdere la pazienza. << Ehi fratellone >> mi affianca Lodo << La mamma ti sta cercando >> mi avverte lei, << Che vuole? >> chiedo io, << Non saprei, ma ti stava cercando ora è vicino al banchetto dei dolci >> mi avverte e poi si allontana per andare da Diego, gli stringe la mano e lui le dà un leggero bacio sulla nuca, in segno di amore. Li guardo e penso a come sarebbe tenere per mano Martina per strada, mi chiedo come sarebbe svegliarmi con lei, come sarebbe starle accanto e sentirla mia, davvero mia e non in senso fisico. Con questi pensieri in testa cerco mia madre e la trovo che si sta gustando un pasticcino al pistacchio, che lei ama tanto, << Sono davvero squisiti >> commenta appena mi vede arrivare, << Lodo mi ha detto che mi cercavi >> le dico io, << Si, caro ti stavo cercando >> mi sorride lei e mi appoggia una mano sul braccio, << Stavo cercando Martina, ma tua sorella mi ha detto che è andata via >>, il mio respiro inizia a farsi pensante e mi agito, con le dita mi allargo il colletto della camicia. << Si è tornata a casa >> le dico, << Peccato, ma per quale motivo caro? >> mi chiede e non so che risponderle, << Credo fosse stanca >>, << Sciocchezze >> commenta poi << Non sai dire le bugie Jorge >> mi rimprovera. Io la guardo stranito, << Non fare il finto tonto, tu credi che io non sappia che c'è stato qualcosa tra voi, insomma sei mio figlio ti conosco >>, sgrano gl'occhi e inizio ad avere caldo, mi chiedo come faccia a capire sempre tutto di me, sarà anche mia madre, ma io non sono una persona semplice da capire. << Come fai a sapere... >>, << Perché ti vedo come la guardi e non ti ho mai visto guardare nessuna in quel modo, non che avessi mai avuto l'occasione di conoscere le tue come dire spasimanti, ma sei diverso, soprattutto da quando lei è entrata nella tua vita, sospettavo qualcosa solo che non ne ero convinta, poi vi ho visto danzare, sembrava che foste su un altro mondo, solo voi due >> sorride dolcemente e mi passa un pasticcino << Mangia >> mi dice come un ordine che io eseguo senza ribattere. << Buono vero? >> chiede lei, io annuisco, << Avrei tanto voluto farli assaggiare a Martina, peccato >> si dispiace lei. << Mamma >> la chiamo io << Perché mi hai detto queste cose su di lei? >> le chiedo, << Perché devi capire tesoro >> il suo sguardo si fa dolce, << Capire cosa? >> le chiedo io. Lei ridacchia leggermente, << Vuoi un mio consiglio Jorge... vai da lei, se la vuoi davvero non lasciarla scappare >>. Il mio cuore fa una capriola nel petto e ricomincia a battere più forte che mai. << Che aspetti? >> mi chiede << Su, su, l'amore non dovrebbe aspettare >> mi sorride e i brividi mi percorrono il corpo, << Vai Jorge... lo sai anche tu quello che provi in realtà, non sono io a dovertelo dire, ora corri da lei >>. Una fiamma si accende dentro di me, l'adrenalina inizia a scorrermi nelle vene e l'unico mio desiderio ora è di vederla, di averla davanti a me. << Vado >> esclamo, do un veloce bacio a mia madre sulla nuca << Grazie mamma >> gli sorrido e poi mi dirigo all'auto convinto di quello che sto per fare. << James >> lo chiamo, << Si, signore? >> chiede efficiente, << Portami a casa di Martina per favore >> gli dico prima di entrare in auto, << Subito Signore >> risponde lui e si mette alla guida. In auto cerco di capire cosa fare, cosa dire. Sono partito in quarta, so solo che ho bisogno di vederla, di stringerla. Non è mai successo in vita mia che mi sentissi in questo modo, sono così nervoso che mi tremano le mani. << Lo sai anche tu quello che provi in realtà >> mi passano nella testa le parole di mia madre, perché lei lo sa, lei sa benissimo cosa sto provando e forse lo sto capendo anche io, anzi credo di averlo proprio capito. Prima ero accecato, prima non capivo. Pensavo che era semplicemente una attrazione che io non riuscivo a gestire, non tolleravo il pensiero di provare qualcosa perché nella mia vita ho sempre lasciato in disparte queste cose, ma poi è arrivata lei e tutto è cambiato, anche io in un certo senso sono cambiato. Tutte quelle strane sensazioni, tutto quel desiderio che provo nei suoi confronti è semplicemente una cosa: Amore. E ora sto per dirglielo.

Autore: Eccoci qui con un altro capitolo. FINALMENTE L'HA CAPITO!!! c'è da festeggiare... ora come reagirà Martina, soprattutto lo farà entrare in casa? Purtroppo fino a Lunedì non ci sarà, mi dispiace ma per gl'ultimi tre capitoli dovrete aspettare. A presto e GRAZIE COME SEMPREE <3

 A presto e GRAZIE COME SEMPREE <3

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My Dear Boss (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora