Orchi e regine

634 28 0
                                    

La seconda notte ci accampammo su un ampio dirupo. Piano piano tutti andarono a dormire. Io ero seduta vicino al fuoco mentre Fili fumava la pipa e Kili fissava il fuoco perso nei suoi pensieri. D'un tratto vidi un pezzetto di legno che era rotolato fuori dal fuoco. Lo presi in mano ma vidi che aveva una forma strana sembrava...un drago! Con un paio d'intagli lo avrei reso davvero uno Smaug in miniatura. Sarebbe stato un portafortuna.

In quel momento un verso ruppe il silenzio.

Bilbo si alzò a sedere di scatto

"Cos'è stato?" chiese

"Orchi" disse serio Fili "tagliagola, vanno in giro di notte, uccidendo nelle ore più buie" continuò Kili, anche lui mantenendo una faccia seria "Silenziosi. Non resta più nulla dopo il loro passaggio, solo sangue". Lanciai uno sguardo a Bilbo, pareva terrorizzato. I due fratelli iniziarono a ridacchiare ma in quel momento Thorin con voce dura intervenne:

"Vi sembra divertente? Un attacco degli orchi vi sembra una cosa su cui ridere?"

"Non volevamo dire niente, zio" disse Kili abbassando lo sguardo

"No esatto, voi non sapete niente del mondo" disse Thorin prima di allontanarsi a grandi passi.

"Non prendetevela ragazzi. Thorin ha molte ragioni per odiare gli orchi" Disse Balin che si era avvicinato vedendo le faccie mortificate dei due fratelli.

"Come mai?" chiese Bilbo

"Moria" sospirò Balin e iniziò a raccontare. Non volevo sentire quella storia di nuovo. Non volevo sentire come i nani, dopo essere stati scacciati da Erebor avevano tentato di riprendersi il reame di Moria ed erano stati attaccati da legioni di orchi. Mio padre aveva perso la vita in quella battaglia. Il nostro re Thror era perito, ucciso da Azog il profanatore, suo figlio Thrain, padre di Thorin era disperso da allora e Thorin era riuscito a salvarsi per un pelo, mozzando un braccio ad Azog.

Mi alzai, prendendo il mio pezzo di legno-drago, e mi allontanai dal fuoco. Sedendomi in cima al dirupo, lontano dalle voci, lasciando penzolare le gambe nel vuoto. Faceva freddo, allora piegai le gambe e le tirai contro il petto abbracciandole e appoggiando il mento sulle ginocchia, guardando in modo assente davanti a me. Non avevo ricordi di mia madre e pochissimi di mio padre. Ma mi rattristava sempre nel profondo sentire di come lui era morto.

"Non dovresti stare da sola al freddo" disse una voce profonda dietro di me. Nello stesso tempo sentii che qualcuno mi posava sulle spalle un mantello bordato di pelliccia. Odore di aghi di pino. "Thorin" dissi sorridendo. Lui si sedette accanto a me. "Sai che non sono sola, ci sarà Dwalin a pochi passi di distanza che mi controlla". Lui rise: "Sì, è proprio qui dietro". Mi circondò le spalle con il braccio e appoggiai la testa contro la sua spalla. Mi sentii protetta. Thorin accanto a me, mio padre poco dietro come uno spirito custode munito di una forza sovrumana e due asce. Chiusi gli occhi e mi rilassai contro il corpo caldo di Thorin. Non avevo più mio padre ma avevo una strana famiglia adottiva che non mi faceva mancare l'affetto.

"Ci riprenderemo Erebor" sussurrai. Ne ero profondamente convita.

"Sì Iskra, ci riprenderemo casa nostra" Dopo un attimo di silenzio aggiunse "saresti un'ottima regina"

Mi irrigidii "Cosa?" Un lampo mi attraverò la mente: Dwalin! Aveva detto a Thorin del mio disegno? Kili non mi avrebbe mai tradita così.

Lui m'ignorò, mi guardava la mano: "Cos'hai lì?" mi chiese

Abbassai lo sguardo: un'ala sbozzata del mio drago spuntava dalla mia mano chiusa a pugno. Stringevo le nocche così forte che stavano diventando bianche.

"Niente" dissi arrabbiata" Non è ancora finito" mi alzai lasciando cadere il mantello dalle mie spalle e lanciando un'occhiataccia a mio padre –che rimase impassibile- tornai accanto al fuoco in tempo per sentire Bilbo chiedere " e Azog, che fine ha fatto?" "Quella feccia è morta a causa delle ferite" rispose Thorin che mi aveva seguita. Non mi sfuggì lo sguardo tra Balin e Gandalf alla risposta del re. Anche a me sembrava strano che uno come Azog fosse morto per un braccio tagliato. Ci voleva ben altro, ma non mi pareva il momento di discutere. Volevo solo rifugiarmi tra le braccia di Fili, ma dopo quello che mi aveva detto Thorin non mi sembrava il caso, quindi mi buttai su Kili, che mi strinse in un abbraccio da orso. Sapeva che la storia di Moria aveva un brutto effetto su di me

La riconquista di Erebor (Fili LS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora