Doppia sorpresa

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La prima cosa che vidi aprendo gli occhi mentre qualcuno mi scuoteva per la spalla erano le due faccie sorridenti di Fili e Kili. Quell'identico sorriso che facevano quando stavano per combinarne una delle loro.

"Cosa..." dissi alzandomi a metà dal letto e mi bloccai. Tutti i nani erano schiacciati nella mia stanza.

"Buon compleanno!" Esclamarono all'unisono.

Rimasi impietrita. Avevo smesso di contare i giorni, mi ero dimenticata del mio compleanno.

"Non dirmi che ti eri dimenticata!" esclamò Fili

"Completamente" sussurrai mentre un sorriso si faceva largo sul mio viso

"E noi che ti abbiamo anche fatto un regalo!" Kili finse di essere offeso.

"Davvero?" Mi tolsi le coperte di dosso e mi sedetti sul letto, guardando piena di aspettativa i due fratelli. Fili sorrise e mi porse una piccola scatola di legno. Ora, ricevere una scatola chiusa da due come Fili e Kili avrebbe potuto contentere qualsiasi cosa. Già mi aspettavo qualche scherzo così rimasi basita una volta che vidi il contenuto.

"Ragazzi" sussurai "È bellissimo". Era un ciondolo, una sfera di ametitsta scura circondata da un triangolo d'oro. Un lato del triangolo era stato finemente intagliato nella forma di una delle mie due spade, il secondo lato era formato dalla miniatura delle spade di Fili mentre l'ultimo era l'arco di Kili. Quasi mi commossi.

"Insieme" disse Fili stendendo il pungo chiuso, "Insieme" disse Kili portanto il suo pugno accanto a quello del fratello "Insieme" dissi io infine portanto il mio pugno contro i loro. I nani esultarono divertiti dal nostro piccolo rituale.

Mi misi il ciondolo al collo. Arrivava giusto giusto all'altezza del cuore.

"Nonostante non avresti dovuto venire, voglio farti anch'io un regalo" risuonò la voce di mio padre. Con mia sorpresa si sedette accanto a me sul letto. Mi prese una ciocca di capelli e iniziò a intrecciarla, esperto. Me la fermò con un fermaglio che recava il suo stemma dicendo: "Hai avuto la tua prima battaglia. Sono fiero di te, figlia mia".

Lo abbracciai di slancio. Mentre tutti intorno a noi esultavano.

"Ti voglio bene papà" dissi, usando l'appellativo affettuoso che utilizzavo raramente.

Lasciandolo andare notai che aveva gli occhi un po' lucidi.

Uno a uno i nani si fecero avanti e mi fecero gli auguri. Thorin mi mise le mani sulle spalle e mi diede un bacio in fronte. "Sono anch'io fiero di te. Ti ho vista crescere e diventare da un fagottino inerme alla guerriera che sei adesso" disse sorridendomi. Arrossii e sentii una strana sensazione di calore che si diramava dal petto in tutto il corpo. Non capitava tutti i giorni di sentirsi fare di complimenti da Thorin. Soprattutto visto che il giorno prima mi aveva lanciato uno sguardo carico di minaccia quando aveva realizzato che capivo il Sindarin.

Mentre Kili e Fili si allenavano con Dwalin (io, dopo uno sguardo divertito al mio vestito, ero stata esonerata) vagavo inciampando per la casa di Lord Elrond. Capitai in biblioteca e mi si illuminarono gli occhi. Camminai tra la ricca raccolta, decifrando i titoli, passando le mani sulle copertine di pelle morbida. Trovai un libro con i vari alberi genealogici dei re degli Elfi. E lo tolsi dal suo scaffale. Non ci misi molto a trovarlo. Maedhros. Una miniatura accanto al suo nome lo raffigurava con il mantello al vento, in mano la spada e sopra di lui brillava un Silmaril. La sua dannazione e rovina.

"Non sapevo di interessassi di storia elfica"

Sobbalzai. Lord Elrond era dietro di me. Non lo avevo sentito arrivare

"Principalmente di Maedhros" risposi di getto.

Lui alzò un sopracciglio "Come mai?" chiese

"...ha avuto...una storia interessante" dissi

La riconquista di Erebor (Fili LS)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora