8. Hai vinto alla lotteria!

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CACCIA ALL'UOMO! Alexander Haynes Senior, magnate industriale del ventunesimo secolo, ucciso dal figlio!

Questo è quello che leggo da più di mezz'ora sul display del mio pc. Non appena sono arrivata a casa, ho subito messo in moto internet per cercare informazioni ed è sconvolgente la quantità di articoli che parlano di questa cosa.
Tutti identificano Kyle Haynes, papà di Axel, come il potenziale assassino. Non c'è un singolo articolo in cui l'uomo non venga fatto passare come un mostro approfittatore, accecato dalla rabbia e dalla sete di potere.

Descrivono come movente dell'assassinio la volontà di voler possedere le industrie Haynes senza limiti e restrizioni.
Liberarsi quindi del padre sarebbe stato l'unico modo.

Se tutto ciò fosse vero, se il padre di Axel ha davvero ucciso suo nonno, si spiegherebbero tante cose.
In primis, si spiegherebbero le cattiverie dette sul suo conto il giorno del nostro primo incontro al cimitero dai suoi parenti.
In secondo luogo, si spiegherebbe l'atteggiamento diffidente e distaccato che riserva nei confronti delle persone.
E per ultimo, si spiegherebbe il motivo dei suoi strani comportamenti come quello di oggi pomeriggio.

Forse quei fiori, quelle peonie rosse, significano qualcosa. Forse quell'uomo è suo padre.
No, non può essere. Perché dovrebbe portare dei fiori all'uomo che ha ucciso, non ha senso. Tutta questa storia non mi è chiara e più ci penso, più non capisco niente.
Axel in ogni caso ha ragione, non posso giocare alla piccola investigatrice. Ci penserà la polizia.

Abbasso le schermo del computer e lo poggio sul comodino di fianco a me. È già notte inoltrata, domani c'è scuola ed io ho bisogno di dormire.
Sistemo al meglio il cuscino sulla mia testa e spengo finalmente in cervello.
A distanza di qualche minuto, sono già fra le braccia di Morfeo.

***

Vi è mai capitato di sentire il vostro corpo pesante e spossato? Di non avere voglia di avere contatti umani con nessun essere vivente che respiri?
Ecco, oggi per me è una giornata di quelle.
Sono le dieci del mattino ed io sto attraversando il corridoio per raggiungere la mia prossima lezione.

Questa mattina Scott non è venuto a scuola, è rimasto a letto con la febbre perciò ho evitato possibilmente una grande scocciatura.
Lo so che è brutto da dire sul proprio fidanzato, ma Scott certe volte sa essere una palla al piede.
Lo so che nella maggior parte dei casi lo fa per il mio bene, perché non vuole che mi cacci nei guai, ma è come se con questo suo atteggiamento apprensivo mi soffocasse. Probabilmente tutto ciò è solo l'espressione del languido sentimento che provo nei suoi confronti. Devo parlare con lui, devo mettere fine a questa storia insensata.

Io non lo amo e andare avanti causerebbe solo problemi.

Anche Brittany oggi non si è fatta vedere. Mi ha inviato un messaggio con scritto che sarebbe stata parecchio impegnata e che probabilmente ci saremmo viste domani agli allenamenti. Poco male.
Anche lei sa essere ingestibile a volte ed io oggi non ho voglia di ascoltare le sue frivolezze.

Cammino lentamente evitando più gente possibile. Oggi ho l'umore a terra e vorrei sprofondare negli abissi più profondi per trovare un po' di pace e serenità.
La testa mi scoppia dal forte dolore alle tempie ed io non sono il tipo che prende medicinali per queste sciocchezze.
In ogni caso, penso che smettere di pensare ad Axel potrebbe aiutare a placare i miei dolori.
Non ho fatto altro da ieri ed ora sono un po' stanca.

Questa notte ho dormito poco e male. Dopo un paio d'ore di sonno rilassante mi sono svegliata nel cuore della notte di soprassalto. Non sono più riuscita a dormire e per ammazzare il tempo ho ripreso le mie ricerche su Alexander Haynes Senior.
Ho scoperto che abitava a New York, non troppo distante da qui, ma che da giovane è nato e cresciuto a Windsburg. Sposato con una giovane ma bella cameriera, ha avuto due figli: Kyle Haynes e Jackson Haynes.
Entrambi sono sposati. Il primo dei due ha divorziato dopo la nascita del primogenito, mentre il secondo vive una vita serena con la sua famiglia proprio nella nostra cittadina.

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