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D - S E O N G H W A

《Cosa ti porta a credere che io abbia parte del mio tempo da dedicare ad uno con te?》borbottai subito, prima ancora che il mio nuovo compagno di classe potesse parlare. Vidi Kim Hongjoong sgranare gli occhi, particolarmente offeso dal fatto di non essere stato il primo ad avere avuto parola. Era agitato, e si dondolava vagamente sul posto, mantenendo una postura esageratamente rigida pur di apparire meno basso rispetto a me. Lo guardai divertito, per una volta soddisfatto della mia statura.

《Anche io non ho tempo da perdere, mi dispiace offendere il tuo ego.》mi guardò storto, sempre più impettito.《Come ci organizziamo per domani?》

Trasalii solo nel sentirlo pronunciare quelle parole, scuotendo subito il capo. La prospettiva di trascorrere anche solo qualche minuto con un esemplare di così poco spessore, mi disgustava. Bastava osservare il suo vestiario innegabilmente trascurato, per capire quale genere di persona fosse. Ancora mi chiedo come fossi finito in una situazione simile: Choi San era stato il primo ad attaccar briga con il suo compagno, tirandolo per i capelli e rincorrendolo per la classe. Osservando Kim Hongjoong tremante dinanzi a me, avrei potuto provare persino tenerezza nei suoi confronti: di solito, non a tutti capita un demente del genere (Choi San) come migliore amico. Eppure non provavo alcun senso di pietà nei suoi confronti, dato che mi sono trovato inspiegabilmente coinvolto nella loro rissa solamente perché ero arrivato puntuale rispetto a loro.

《Senti, pulcioso ratto rosso, non pensarci neanche. Devo studiare.》lo interruppi, innervosito, cercando nella tasca dei pantaloni il mio accendino. Kim Hongjoong mi lanciò una serie di occhiatacce che variavano tra il ribrezzo e la disperazione, facendo diverse e buffe smorfie, afferrandomi impacciato per i polsi.

《Hyung, non si fuma.》mi rimproverò, azzardando un tono minaccioso, barcollando non appena mi scostai dalla sua presa. Lo afferrai con facilità per una spalla, costringendolo grazie al braccio teso a starmi distante di quasi un metro. Mi guardò male, mentre senza complimenti mi accendevo con successo una sigaretta, sietemandomela tra le labbra. Non seppi definire totalmente la sua espressione, per quanto esilarante. Sembrava quasi gli avessi fatto un torto.

《Smettila di guardarmi come se fosse sbagliato. È una cosa del tutto normale.》osservai ovvio, infastidito dal fatto che volessi giustificarmi dinanzi a lui. Con Yeosang era diverso. Mi permetteva di agire e comportarmi come più desideravo, perché aveva fiducia nella mia coscienza. Per quanto ingenuo, questo suo atteggiamento lo apprezzavo particolarmente, comunque essendo io un ragazzo piuttosto suscettibile.

《Scommetto che, al contrario, sei il primo a dire agli altri di non fumare e bere!》borbottò Kim Hongjoong, tossendo appena per il fumo. Abbassai lo sguardo su di lui, sarcastico: picchiò dunque un piede a terra, guardandosi frustrato intorno, alla ricerca del suo fastidioso compare. Choi San se l'era prontamente data a gambe precedentemente, poiché non volendo prendere parte alla sua ennesima lite, e si era rifugiato in infermeria con la scusa di dover assumere ulteriori sali minerali. Sopportavo ancor meno i tipi come lui: irresponsabili e caotici. In confronto a lui, Kim Hongjoong sembrava quasi intelligente.

《Non verrà.》commentai acido, fumando nervosamente. Realmente, come ero finito in quella situazione? Semplicemente, non potevo e non posso andarmene?

《Lo so, ma ci spero sempre.》ammise lui, sorprendentemente tranquillo, come se fosse ormai abituato a situazioni simili. Provai una sorta di disagio di fronte alla sua espressione rassegnata. Sbuffai, gettando la sigaretta ormai finita a terra, spegnendola con la suola della scarpa. Kim Hongjoong rabbrividì, e mi chiesi se improvvisamente non si fosse considerato uno dei tanti naturalisti d'oggi giorno.

Feci per parlare, deciso a concludere lì quella conversazione, ma in quel preciso momento sopraggiunsero Yeosang e il suo migliore amico. Credo si chiamasse Wooyoung, ad essere onesto non mi sono mai particolarmente interessato a lui. Non sono mai andato oltre Yeosang, e forse non è una cosa piuttosto positiva. Yeosang sembrava affannato, aveva le guance arrossate e lo sguardo vacuo, smarrito in uno dei suoi tanti districati pensieri.

《Cosa succede?》chiesi subito, confuso. Wooyoung osservava Kim Hongjoong, senza dire nulla. Sembrava elettrizzato, mentre entusiasta si presentava al mio nuovo compagno di classe. Alzai gli occhi al cielo, mentre Kim Hongjoong si inchinava educatamente di fronte a noi, sorridendo cortese. Patetico.

《Avete terminato?》si intromise Yeosang, vagamente agitato. Gli sorrisi a malapena, annuendo. Sapevo di dover mostrarmi più coinvolto, ma non era semplicemente nella mia natura. Avrei trovato successivamente un modo per farmi perdonare.

《Domani dunque sei libero!》esclamò allora Yeosang, finalmente rasserenato. Sorrise radioso, mentre continuava ad osservarmi, speranzoso. Lo guardai male, non tollerando gesti d'affetto tanto espliciti, specialmente in pubblico.

《No.》tagliai corto, con il solo desiderio di tornarmene a casa. Strinsi il polso di Yeosang, per invitarlo a seguirmi, ma lui non si mosse. Aveva ripreso a fissarmi con quel suo tragico sguardo, come se mi fossi dimenticato la più importante delle date.

𝐔𝐓𝐎𝐏𝐈𝐀 [Ateez]Where stories live. Discover now