𝐔𝐓𝐎𝐏𝐈𝐀 [Ateez]

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[N/A] Alla fine sono riuscita ad aggiornare :) Avrete, un capitolo allegro. Lo prometto. Per adesso, non ve lo metto il punto di vista di Seonghwa😈

O - H O N G J O O N G

How long has the moon and earth been together like this? Can I be by your side, shining with existence? You are my planet, I'm just a moon to you.

Raggiungemmo la mensa scolastica in poco tempo. Io e San non eravamo soliti frequentarla, dal momento che non ci piaceva particolarmente il cibo che aveva da offrire, ma in casi eccezionali ci capitava qualche volta di passarci. San continuava a lanciarmi occhiate preoccupate, poco convinto della mia decisione. Gli sorrisi appena, rassicurante, cercando tra la folla la chioma rossastra di Mingi. Fui costretto ad alzarmi sulle punte dei piedi, troppo basso per riuscire a guardare oltre la fila di fronte a me, ed un'immagine mi attraversò involontariamente la mente: le mani di Seonghwa sui miei fianchi, abili e pronte nel sollevarmi verso l'alto per aiutarmi a raggiungere un qualsiasi mio obbiettivo, soddisfando ogni mio capriccio.

Ma quelle calde mani attorno alla mia vita non c'erano più, mi avevano lasciato cadere. Quelle mani che credevo avrei stretto per un'eternità, il tempo adatto per dedicargli tutto me stesso.

Colto impreparato, caddi a terra senza neanche rendermene conto. San mi afferrò prontamente per un braccio, prima che potessi rompermi un qualsiasi osso, guardandomi male. Mi diede un leggero schiaffo, scuotendomi per la spalla.

《Sei impazzito?》mi rimproverò, aiutandomi a rimettermi in piedi. Molti alunni si erano voltati verso di noi, ridacchiando sommessamente. Volli sprofondare dalla vergogna, coprendomi il viso con le mani. San mi guardò, sempre meno convinto, arrendendosi comunque alla mia ostinazione. Lo sentii sospirare, e semplicemente non dissi nulla.

《Hongjoong?》mi chiamò una voce. Sbirciai dal piccolo spazio tra le mie dita, sorridendo sollevato nel riconoscere Mingi. Riportai le mani all'altezza dei miei fianchi, guardandomi cauto intorno. Mingi mi sorrideva radioso, salutandomi con una mano. Imbarazzato, ricambiai il saluto, mentre San si affrettava subito a lasciarci soli.

《Vieni, ti offro il pranzo!》Mingi mi poggiò rassicurante un braccio attorno alle spalle, guidandomi verso il bancone. Quel gesto mi parve invadente, ma non glielo dissi. Effettivamente mi comprò di tutto, soddisfando orgoglioso ogni mia richiesta, anche se mi ero impegnato ad ordinare qualsiasi cosa potesse rispecchiare i gusti di entrambi. Non dissi neanche questo. Ci sedemmo in un tavolo appartato, uno di fronte all'altro. Mingi mangiava a sazietà, visibilmente contento di quel nostro incontro. Io avevo lo stomaco bloccato, ma mi impegnai a mangiare tutto ciò che avevo chiesto solamente per non rendere inutile la sua spesa. Sicuramente quei soldi aveva dovuto guadagnarseli con un lavoro part-time, e al solo pensiero mi vergognai anche del solo fatto di non avere fame.

Mingi iniziò a raccontarmi degli aneddoti divertenti della sua infanzia, riuscendo a distrarmi per diversi minuti. Il suo tono di voce, basso e roco, era particolarmente coinvolgente. Vederlo divertirsi in quel modo, era rassicurante. Lo ascoltai piacevolmente, riuscendo finalmente a rilassarmi, nonostante una domanda continuasse ad invadermi la mente facendomi distrarre facilmente.

《Io ti piaccio?》chiesi allora, d'improvviso. Mingi mi guardò stupito, probabilmente non aspettandosi quella domanda. Non seppi stabilire chi fosse il più nervoso tra i due: le mie mani continuavano imperterrite a sudare, mentre Mingi evitava il mio sguardo. Le sue lunghe gambe continuavano impacciate a tremare da sotto il tavolo. Quel pensiero mi fece sorridere appena, ed arrossire allo stesso tempo. Da quando le persone si interessavano così particolarmente a me?

Mi morsi l'interno di una guancia, scuotendo immediatamente il capo. Piacevo solamente a Mingi. Seonghwa mi aveva semplicemente preso in giro, aprofittando della mia ingenuità. Probabilmente aveva bisogno di una distrazione, la situazione con Yeosang non poteva certo risolversi con un semplice mazzo di rose. C'era qualcosa ben oltre i fiori, ben oltre la mia semplice presenza. Seonghwa amava Yeosang, e mi ritrovai a sperare stupidamente che un giorno sarebbe stato in grado di dimostrarglielo. Qualcosa si spezzò nel mio cuore, e mi ritrovai a raccoglierne i pezzi, solo ed umiliato nel mio arido isolamento.

《Pensavo fosse ovvio che mi piacessi.》le parole di Mingi mi riscossero dai miei pensieri, rischiarandomi la vista. Il suo sorriso mi sembrò ancor più luminoso del solito, dolce ed accogliente come non lo era mai stato. Mi ritrovai confortato da quelle sue parole, e mi morsi un labbro. Mingi ricambiò il mio sguardo, la limpidezza dei suoi occhi addolciva il suo sguardo sincero. Sorrisi anche io, a malapena.

《E come mai?》sussurrai, esitante.

《Come mai?》Mingi si grattò il capo, imbarazzato. La sua risata mi giunse ovattata alle orecchie, la sua figura si agitava teneramente sulla sedia. Sorrisi ancora, stavolta con più naturalezza. Non volevo si sentisse a disagio.

《Non sono molto bravo con le parole, sai?》sorrisi, comprensivo. Mingi mi strinse le mani da sopra il tavolo, imbarazzato, tentando in qualche modo di scusarsi per quella sua mancanza. Rosso in viso, distolsi lo sguardo, e mi ritrovai a boccheggiare non appena notai la figura slanciata di Seonghwa fare il suo ingresso nella mensa. Improvvisamente la presenza di Mingi non mi tranquillizzava più.

《Comunque potremmo frequentarci, non credi?》Mingi pronunciò queste parole nel momento stesso in cui Seonghwa incatenò il suo sguardo al mio. Tra tutti gli studenti, aveva trovato me. Una bollente rabbia si scatenò d'improvviso nel mio petto. Mi sentivo inspiegabilmente preso in giro, e quel doloroso ribollire nello stomaco mi infastidiva. Sentivo di poter vomitare da un momento all'altro, per questo feci la prima cosa che mi venne in mente.

Afferrai Mingi per la cravatta, chinandolo su di me e baciandolo.

[N/A] Vi dico solo che sono stufa di soffrire per questi due stronzi😤